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PARLARE IN LINGUAGGI OVVERO LA GLOSSOLALIA -

Ultimo Aggiornamento: 17/11/2008 12:24
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LA GLOSSOLALIA E' IL SEGNO NECESSARIO DELL'AVVENUTO BATTESIMO DI SPIRITO SANTO ???????????
 
GLOSSOLALIA ALLO SPECCHIO
di Nicola Martella  (tratto dal libro “Carismosofia”)

IL PROBLEMA
Il linguaggio estatico è abbastanza noto agli studiosi delle religioni e di antropologia, poiché è presente in quasi ogni religione. Dall’inizio del secolo l’esperienza della glossolalia  è stata associata , in certi gruppi cristiani, al cosiddetto fenomeno del “battesimo di Spirito” .
A. L’ENTITA’ DEL PROBLEMA
  La glossolalia non è quindi un problema marginale né un fenomeno di secon’ordine all’interno del movimento carismatico; anzi, esso riveste un significato preminente. Senza il fenomeno della glossolalia come caratteristica distintiva attribuita al battesimo di Spirito , forse non esisterebbe neppure il movimento carismatico. Ecco quello che afferma Arnold Bittlinger, il padre del movimento carismatico tedesco, sul fenomeno della glossolalia:” La glossolalia  è molto di frequente il fenomeno mediante il quale le persone trovano accesso alla dimensione dell’evento carismatico. All’interno del movimento Carismatico la glossolalia ha un gran ruolo nella preghiera privata.  Milioni di cristiani, tra i quali pastori, sacerdoti e vescovi , hanno trovato per mezzo della glossolalia l’accesso ad un modo di pregare interiore – senza che pratichino questo dono in un culto pubblico . In secondo luogo , si può, perciò , dire: “Senza glossolalia non ci sarebbe un “Rinnovamento Carismatico “ .
B  L’ORIGINE MODERNA
  Dopo il periodo apostolico si nota che la glossolalia diventa un fenomeno in rapida recessione. Solo sulla scia del movimento irvinghiano  e del movimento pentecostale si arrivò a formulare l’opinione secondo cui, alla fine dei tempi, ci sarebbe stato un diffuso movimento delle lingue e ogni persona battezzata dallo Spirito dovesse parlare in lingue. Dall’inizio del XX secolo in poi, molti si sono chiesti se, basandosi sulla Bibbia, si potesse considerare tale movimento come prodotto dallo Spirito Santo o se non fosse causato ,almeno in parte , da un elemento di natura psichica  e/o , addirittura, occulta.
  Nelle riunioni dei gruppi carismatici la glossolalia è praticata da molti , spesso simultaneamente e senza traduzione. In seguito a ciò molti si sono chiesto più o meno, questo : “ Lo Spirito di Dio agirebbe veramente in tale modo , quindi in netto contrasto con gli ordinamenti della Parola ispirata dallo stesso Spirito” ?
  Approfondiamo ora la questione . L’origine moderna della glossolalia  si fa risalire all’esperienza di una ragazza americana. Da questo fatto di cronaca dell’inizio del XX secolo , il fenomeno è diventato lentamente tradizione. Uno storico pentecostale scrive al riguardo:”Sebbene Agnes Osmond  non fosse la prima a parlare in lingue in tempi moderni , fu nondimeno la prima persona conosciuta che ebbe quest’esperienza dopo aver  ricercato il battesimo dello Spirito Santo con la speranza di parlare in lingue. L’evento ebbe luogo il 1° gennaio del 1901 e fu da quel momento che un gruppo evangelico cominciò ad insegnare la necessità di ricercare il battesimo dello Spirito , che si sarebbe manifestato con lì’esperienza delle lingue” . Un altro storico pentecostale puntualizza: “Il significato di questa manifestazione non era semplicemente di glossolalia , cioè di parlare in lingue (ciò era capitato anche prima) ,   ma che per la prima volta l’idea di essere battezzato o riempito di Spirito Santo fosse associato ad un segno esterno: il parlare in lingue”. (R. Quebedeaux – The New Carismatic p.28)   . Dopo questa esperienza il fenomeno si sparse fra alcuni gruppi evangelici  e divenne il carattere distintivo del  movimento pentecostale , prima, e del movimento carismatico, dopo; infine penetrò tramite quest’ultimo in ambienti cattolici, generando il movimento carismatico cattolico. Il fenomeno divenne, quindi , dottrina e tradizione : chi parla in lingue è stato immancabilmente battezzato dallo Spirito Santo.
    LA GLOSSOLALIA NEL NT
  Leggendo il NT , riscontriamo questi elementi biblici: la glossolalia era un linguaggio prodotto dallo spirito ; avveniva in una lingua sconosciuta alla persona che parlava; s’indirizzava a Dio , edificando spiritualmente la persona che la esercitava . Pubblicamente era permessa solo a due o tre , uno dopo l’altro (non simultaneamente) e solo se c’era chi traduceva (1 Cor 14,27s). Paolo s’aspetta l’estinzione di questo carisma e si oppone ad una sua eccessiva valutazione ed all’opinione secondo cui tutti lo devono avere (1 Cor 13,8) .
 
  DA ALLORA AD OGGI
   Secondo l’opinione corrente negli ambienti entusiastici  s’insinua che tutti dovrebbero parlare in lingue per essere battezzati dallo Spirito Santo , ovvero, al contrario, che tutti i battezzati dallo Spirito dovrebbero parlare in lingue , essendone il segno visibile; chi non parla in lingue manca della spiritualità che dovrebbe avere. Tommaso Heinze afferma:” In molti gruppi, insieme al fatto che chi non parla in lingue è spesso considerato un cittadino di seconda classe che difficilmente può essere pastore, anziano o diacono, vengono impartite anche istruzioni di come muovere la lingua, lasciare vuota la mente, ecc.”. Questo ben differisce dall’interrogativo negativo di Paolo : “E che parlano tutti in lingue ?”  (1 Cor 12,30)  Inoltre esiste una tendenza insistente e deviante verso un carisma che Paolo mette all’ultimo posto in 1 Cor 12  , poiché è meno rilevante per la Chiesa. Paolo associa gli svariati  carismi  alle diverse e complementari  funzioni di un corpo. Siccome non tutti hanno gli stessi carismi , non tutti parlano in lingue.
  Nel libro degli Atti questo carisma è menzionato solo tre volte , poi il fenomeno è riportato soltanto riguardo alla chiesa di Corinto, che ne faceva un uso così esagerato che Paolo dovette tacciare quei credenti di carnalità, dichiarando il carisma incomprensibile e inadatto all’edificazione della chiesa (1 Cor 14,22 e ss); inoltre, nel catalogo dei carismi Paolo mette la glossolalia e la sua interpretazione all’ultimo posto (1 Cor.12,10).
  LINGUE, SERPENTI E VELENI

  (leggi testo Marco 16,17 e ss) -  Questo è un testo molto citato negli ambienti carismatici. Facendo una ricerca testuale scopriamo però che i più antichi manoscritti non contengono i versi dal 9 al 20  e che altri li contengono solo come glossa , cioè al margine come una nota non contenuta direttamente  nel testo.  Questo vuo dire che qualche copista della chiesa antica , vedendo che il testo finiva in un modo brusco (vedi anche Atti) ha messo un post scriptum marginale per spiegare come siano andate le cose.   In seguito i copisti l’hanno collocata alla fine del testo , e in tal modo essa è giunta fino a noi . Questo discorso deve indurci come minimo a non usare questi versi per formulare dottrine. A ciò s’aggiunga anche il fatto che questi versi descrivono, in fondo, ciò che è poi avvenuto durante l’era apostolica:
• Cacciare demoni – Atti 5:16; 8:6 s
• Parlare lingue nuove  - Atti 2.4 e ss; 10:46
• Invulnerabilità riguardo a serpenti e veleno (Atti 28:3-6; Luca 10:19)
• Imposizione delle mani ai deboli  (Atti 5:15 s; Giacomo 5:14s)

L’autore dell’epistola agli Ebrei , guardando indietro a quel tempo straordinario, poteva affermare:” Infatti, [una salvezza così grande ] dopo essere stata promulgata all’inizio dal Signore , è stata confermata in mezzo a noi da quelli che l’avevano udita, mentre Dio testimoniava nello stesso tempo con segni e prodigi e miracoli d’ogni genere e doni dello Spirito Santo , distribuiti secondo la sua volontà” (Ebrei 2,3 e ss). A ragion di logica chi si vuol attenere a Marco 16 , deve osservare tutto integralmente , compreso quello che riguarda i serpenti ed il veleno . Chiese in cui si beva veleno non se ne conoscono ; qualcuno maneggia però dei serpenti. E’ quello che fa una chiesa degli Stati Uniti  che, ricercando le lingue, vide che per ragione di onestà non poteva tralasciare il resto. Durante il culto succede, infatti , che i membri si passano reciprocamente dei serpenti velenosi; la pubblicità è garantita, anche  perché qualcuno , ogni tanto, ci lascia la pelle.
UN FENOMENO PRESENTE NEL  CONTESTO MAGICO RELIGIOSO
 La glossolalia, ossia il fenomeno estatico delle lingue , era ed è presente in tutte le religioni del mondo , principalmente nei fenomeni magico-occulti e in quelli medianici e di possessione.  Ciò è confermato da documenti antichi , come ad esempio quelli riguardanti la Pythia di Delfo, e da quelli recenti, come ad esempio risulta da resoconti di alcuni missionari. Tanto nei circoli magici e spiritistici  quanto durante gli esorcismi, avvengono fenomeni di glossolalia. Il parlare estatico era coltivato da alcuni gruppi gnostici ed è tuttora praticato da gruppi neognostici  (per esempio i Mormoni).
 Ex-maghi ed ex-streghe convertitisi all’evangelo, parlando delle loro passate attività occulte, hanno asserito d’aver partecipato spesso alle riunioni di chiese, in cui è praticata la glossolalia di massa (vedi 1 Cor 14,5 e 14,27 e ss) e di aver proferito bestemmie, maledizioni, malie ed esecrazioni in lingue , senza che alcuno se ne accorgesse, ovvero “interpretando”  fischi per fiaschi.
 A ciò s’aggiunga che non mancano persone le quali , pur parlando esse stesse in lingue , asseriscono d’aver sentito parlare altri in lingue demoniache e di aver avuto la sensazione che in quei momenti parlasse un demone o che il messaggio interpretato fosse contrario alla Scrittura.
IL FENOMENO PSICO-ESOTERICO
 
Le tecniche dello “svuotamento mentale” e quelle del come esercitare le lingue alla glossolalia, mostrano una forte contiguità sia con le tecniche di suggestione  e di autosuggestione psicologica sia con quelle magico-esoteriche. L’affinità con le manipolazioni mediali è invece mostrata dal fenomeno detto della “contaminazione” mediale: alcune persone toccate da chi stava parlando in lingue hanno cominciato, a loro volta,  a farlo. Questo transfer  d’energie e facoltà ricorre abbastanza spesso in campo occulto (confrontare: pranoterapia , contaminazione spiritica).
SOMIGLIANZA COI FENOMENI MEDIANICI
Sia l’autore che altri consulenti spirituali , mettendo alla prova il fenomeno della glossolalia, hanno osservato che , nella maggior parte dei casi , si tratta di un fenomeno simile a quello che si trova in ambienti estatici ed esoterici. Si tratta del fenomeno dell’engramma psichico, cioè della fissazione magico-ipnotica di un a”parola chiave” nella psiche dell’utente, dell’iniziato, dello yoghi, del guru. Nei  fenomeni medianico-esoterici  (ad esempio yoga, meditazione trascendentale) tale parola diventa una parola-codice personale e segreta , che l’iniziato recita ininterrottamente; tale recitazione costante e incessante gli permette d’entrare in uno stato alterato di coscienza e produce il rapimento mistico , l’ “eclissi mentale”, ecc. ecc.) .
 Uno degli aspetti fondamentali riscontrabili nei fenomeni medianici è la coercizione esercitata sul soggetto e la sua incapacità a sottrarsi a tale costrizione. Nelle informazioni del “Comitato dei pubblicisti cristiani” si legge quanto segue:”Ciò è descritto , a volte, così che è come se la mandibola e la lingua diventassero autonomi e si sottraessero al controllo della mente. Uno che parla in lingue [ ha asserito ] : Non è la mia mente che formula le parole. Mi sembra che io mi trovi spettatore accanto a me stesso e mi ascolti”.
GLOSSOLALIA ED ESOTERISMO
 Leggendo le opere di Agnes Sanford , madre del movimento carismatico, s’incontrano opinioni e dottrine che sono tipiche dello spiritualismo esoterico , della psicologia esoterica , e dello spiritismo.
 Nel suo libro sui doni di guarigione ella scrive :” Ora, nel parlare in lingue , questa potenza che giace latente nell’inconscio di tutti gli uomini , ….è richiamata alla vita, cosicché l’inconscio può prendere contatto con l’inconscio di un altro che vive da qualche parte su questa terra, o con qualcuno che abbia vissuto qui in precedenza o che vivrà solo nel futuro…”. Questo è tipico della comunicazione spiritica.
 Arnold bittlinger , il padre del movimento carismatico tedesco, è stato alquanto influenzato da Agnes sanford; egli ha pubblicato nel suo scritto :” …e parlano il altre lingue”  un articolo della Sanford  col titolo :” Esperienze con il parlare in lingue” . In tale scritto, nel capitolo dal titolo “Glossolalia considerata psicologicamente” Bittlinger valuta positivamente Morton Kelsey , discepolo dello psicoterapeuta ed esoterista Jung :”Nella scuola di C.G. Jung la glossolalia è considerata come una lingua che proviene dall’inconscio collettivo . Così scrive ad esempio il discepolo di Jung , il prof. Morton Kelsey :”Nella glossolalia avviene una vera coscientizzazione di contenuti che provengono dagli strati più profondi dell’inconscio collettivo”. Bittlinger prosegue:”Secondo quest’opinione parlare in lingue sarebbe quindi un’espressione dell’inconscio collettivo che collega tutta l’umanità. Questa fu anche la mia impressione , quando incontrai per la prima volta il fenomeno. In questo modo si potrebbe spiegare anche il fenomeno della xenoglossia “(il parlare una lingua esistente ma sconosciuta al soggetto).
 Riflettendo sul fatto che per mezzo di Arnold bittlinger il movimento carismatico ha messo piede in Germania , si ripropone la domanda di quale “Spirito” è permeato questo movimento , visto che al suo interno si fa riferimento , come autorità, a quelle persone che hanno avuto a che fare chiaramente con lo spiritismo. Per dare un’impressione del contenuto dottrinale e del ruolo centrale legati a queste persone, riportiamo quanto dice Wolfram Kopfermann, personaggio di spicco del movimento di “rinnovamento carismatico” all’interno della Chiesa Luterana:” Una propria letteratura del Rinnovamento ecclesiale evangelico (protestante) è ancora in procinto di sviluppo. Finora si può far riferimento ad alcune pubblicazioni  di Arnold Bittlinger , soprattutto all’ambito generale dei carismi e, in modo particolare, al tema del pregare in lingue, le quali pubblicazioni sono considerate come opere standard . A Bittlinger va soprattutto il merito di aver teologicamente riflettuto già negli anni sessanta sulla questione del movimento carismatico e di averla presentata in modo tale da poter essere recepita da molti ascoltatori e lettori critici tedeschi.”
PASSIVITA’ COERCIZIONE E GLOSSOLALIA
 Barratt è considerato il padre del pentecostalismo europeo , poiché per mezzo di lui il “fuoco pentecostale” è arrivato da Los Angeles in Europa . Ecco come narra lui stesso il suo “battesimo dello Spirito” :” La forza arrivò così improvvisa e potente da dover giacere sul pavimento e parlare ininterrottamente per un certo tempo. Sembrava come se c’era una mano d’acciaio sulla mia mandibola . Tanto la mandibola quanto la lingua erano mosse da una forza invisibile”.  Come si può notare si tratta del fenomeno del controllo diretto da parte di una potenza estranea. Quest’esperienza è spesso narrata in modo simile da altre persone.
 Ecco come il pastore coreano Yonggi Cho narra il suo battesimo di spirito :” All’improvviso la stanza s’illuminò. Onde come fumo affluivano dentro. Io ero preso da timore. Pensavo che la casa stesse in fiamme e cercavo di chiamare aiuto , ma non riuscivo ad emettere nessun suono. Disperato , guardai intorno a me e vidi due piedi accanto a me. Guardai in su e vidi un abito bianco. Poi, mirai un viso, che era come un potente sole, dal quale scaturivano raggi di luce. Non sapevo ancora chi fosse, finchè non vidi la corona di spine. Essa penetrava le sue tempie e del sangue scendeva giù. Ora sapevo che era Gesù Cristo. Sembrava che il suo amore m’inondasse…..Una gioia meravigliosa scaturì dal mio interiore. La mia lingua e le mie labbra iniziarono a parlare. Io cercavo di smettere, ma sembrava come se un’altra persona li controllasse e si volesse esprimere irruentemente. Non sapevo che cosa fosse, ma constatavo che più io parlavo più mi sentivo meglio”. ( Wort und Geist – Dicembre 1973 - p.13)
GLOSSOLALIA ALLA PROVA
 Chi viene a consulto, spesso lo fa per motivi diversi da quelli delle lingue. Normalmente si vuole superare un problema legato a profonda depressione , a strani fenomeni avvertiti nel corso della vita , a crisi spirituali e deviazioni morali.  Spesso è per caso che si giunge a parlare del fenomeno e le persone praticanti la glossolalia  sono, di solito, reticenti quando sono chiamate a mettere alla prova un carisma che esse ritengono di aver ricevuto dallo Spirito Santo. Esse dicono, ad esempio :” Io l’ho chiesto insistentemente al Signore per anni; quando l’ho avuto è stato meraviglioso. E poi, qual è un padre che dà un serpente al posto di un pesce ? o un sasso al posto del pane ?” .
 Le persone sono molto reticenti a far mettere alla prova il proprio carisma. Quando ciò è successo, i consulenti spirituali in tutto il mondo hanno registrato un tasso di provenienza psichica o, addirittura, medianica della glossolalia che si aggira intorno al 98-99 per cento. Generalmente solo in uno o due casi su cento non si è certi, siccome entrano in giuoco altri elementi. In circa due terzi dei casi di glossolalia , si tratta di fenomeni psichici.
 Si constata sempre di nuovo che persone , che prima di convertirsi avevano delle facoltà extrasensoriali , spesso non confessate e rinunciate al momento della conversione, in ambienti entusiastici sperimentano repentinamente la trasformazione delle doti mediali in facoltà di lingue e di predizioni.  Non a caso il fenomeno delle lingue è molto esteso in zone ad alto tasso di penetrazione magica, ad esempio in Africa e nell’estremo Oriente  (٭).
 Le tecniche di manipolazione psico-esoterica  (svuotamento della mente, esercizi, ecc. ecc.) adottate in certi gruppi, rendono il problema più acuto.
 Quando la glossolalia ed il problema per cui sono venute a consulto sembrano essere collegati (spesso menzionano, ad esempio, una serie di esperienze occulte) chiedo loro di fare una “preghiera di rinuncia condizionata” , che suona più o meno così: “ Signore Gesù Cristo , se il carisma delle lingue, che ritengo tu mi abbia dato, in effetti, non provenisse da te ma fosse una facoltà mediale e diabolica, ti chiedo di toglierlo da me per sempre; in tal caso, io rinuncio ad esso e ad ogni legame magico che l’ha generato….”  .
 
 ALCUNE DIVERSIFICAZIONI
 Il fenomeno moderno delle lingue si articola in un vasto spettro , che in parte s’interseca  con fenomeni simili presenti nel contesto religioso generale. Qui di seguito differenziamo i vari tipi, ma essi possono comparire in concerto e in pia commistione con un proprio frasario religioso ( Alleluia !  Gesù!  Gloria a Dio!  Amen!)
• Il fenomeno può avere un’origine mediale diretta . Lo spirito in questione usa i centri della parola per parlare in una lingua sconosciuta, dicendo cose esecrande. Siccome il cosiddetto carisma d’interpretazione è  generalmente molto raro, tale spirito rimarrà latitante e chi “interpreta”  dirà pie sentenze scaturite dalla farina del proprio sacco. In tal casi , in certi gruppi, mentre la persona dotata va in uno stato di trance (lucida, semilucida o sonnambula), lo spirito parla direttamente dalla bocca del suo medium , annunciando messaggi celestiali e profezie.
• Il fenomeno può assumere i contorni di un engramma psico-mediale; durante il cosiddetto “battesimo di Spirito” , lo spirito scrive la parola-chiave (spesso un’invocazione al diavolo o un’affermazione di odio verso l’Iddio vivente, ecc. ecc.) nella mente della sua vittima. Durante la manifestazione della glossolalia  , il carismatico (o il pentecostale) non fa altro che pronunciare in continuazione tale frase scritta nel subconscio, è come se un disco ricalcasse continuamente la stessa traccia.
• Il fenomeno può essere costituito da un’effusione psico-emotiva  , a cui si può associare una componente mistico-estatica . Sotto la pressione psicologica del gruppo , esercitando la mente e la parte vocalica e ripetendo all’infinito certe frasi o parole, si giunge a tali esperienze . Tale fenomeno costituisce spesso la porta d’accesso ad altre esperienze di chiara componente spiritica.

SUGGERIMENTI SALUTARI
E’ bene attenersi scrupolosamente alle direttive della Scrittura , se non si vuol diventare preda di spiriti impuri. Ogni esperienza ritenuta pneumatica non solo si deve accordare con la Bibbia , ma deve anche essere soggetta a verifica. E’ un pessimo segno quando ci si vuole sottrarre alla verifica, ritenendo di avere sicuramente un carisma dal Signore. Lo spirito dei profeti è sempre soggetto ai profeti e , perciò, a verifica. Ogni spirito impuro scoraggerà il “detentore” ad assoggettarsi ad una verifica scritturale, mentre lo Spirito Santo non si dispiacerà che vengano messe in pratica le istruzioni della Bibbia. Meraviglia sempre però la reticenza , nel campo carismatico-pentecostale, a sottomettere l’esercizio dei carismi alle regole della Sacra Scrittura. Come fanno notare i fratelli che conoscono il movimento delle lingue, questi sono gli elementi che lo caratterizzano:
1. sono principalmente le donne a parlare in lingue;
2. essendo esse del tutto sconosciute ai partecipanti alle riunioni, non c’è chi le interpreti;
3. di solito la glossolalia è esercitata simultaneamente al momento della preghiera. Notiamo però che anche in quei gruppi, in cui i presenti non parlano in lingue tutti insieme, il contenuto delle lingue non viene tradotto; qualora ciò avvenga, spesso non vi è certezza che l’interpretazione corrisponda realmente al contenuto della glossolalia.

Ecco qui di seguito alcune regole salutari:
• Per dire “amen” a una preghiera è necessario aver capito il discorso logico che è alla sua base (1 Cor 14,16)
• Le cose dette nella chiesa devono servire per l’edificazione della fratellanza presente:”Tutto si faccia per l’edificazione”  (1 Cor 14,26)
• Durante gli incontri le persone che parlano in lingue siano due o al massimo tre (1 Cor 14,27)
• Si deve parlare in lingue uno per volta e non tutti contemporaneamente (1 Cor  14, 27- 33- 40)
• Si deve parlare in lingue nella chiesa solo se è presente chi interpreti (1 Cor 14,27 s)
• Le donne – tranne che per pregare e profetizzare (1 Cor 11,5) devono tacersi nelle riunioni poiché a loro non è permesso parlare (greco: lalein =lallare) in lingue  (1 Cor 14,34)
• Chi dice di poter interpretare possiede veramente tale carisma ? E la chiesa lo ha realmente messo alla prova ? Come è possibile che spesso chi parla in lingue ripete in continuazione le stesse cose (parola-chiave ripetitiva)  mentre l’interprete si dilunga alquanto nel suo discorso ?!
• Il contenuto trasmesso dalla glossolalia, una volta interpretato, si armonizza senza riserve con la Scrittura ?
Conviene, in conclusione, “esaminare ogni cosa e ritenere il bene”  (1 Tess 5,21) . E’ bene mettere alla prova chiunque pretende di parlare da parte di Dio (Deut. 18,20) . E’ bene mettere alla prova anche chi pretende d’interpretare altri , magari facendo parlare qualcuno in una lingua straniera che l’interprete non conosce, come suggerisce Tommaso Heinze.

(٭) Martella qui dimentica d’aggiungere il Brasile dove i pentecostali sono aumentati così tanto da superare perfino i cattolici. Sulla diffusione di pratiche e riti magici in Brasile ci si documenti da soli sul WEB.  

 
 
Mario961


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