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LE MALEDIZIONI GENERAZIONALI - NUOVA ERESIA CHE GIUNGE DA AMBIENTI CARISMATICI D'OLTRE OCEANO -

Ultimo Aggiornamento: 05/11/2008 18:41
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Traduzione da questo articolo in inglese sul tema delle "MALEDIZIONI GENERAZIONALI" che è una nuova "dottrina di demoni" sorta , sembra, anch'essa in ambito pentecostal-carismatico.

www.letusreason.org/Pent13.htm

GUERRE SPIRITUALI
Vediamo oggi della gente che usa termini quali “legare“ e “slegare” come esercizio della propria autorità spirituale di credenti su Satana . sulle potenze e creature demoniache nel regno dello spirito. Molte persone vengono convinte dai risultati.

Certa gente pretende che abbiamo l'autorità ed il potere di legare il diavolo ed i suoi demoni. Altri affermano che possiamo legare anche malattie come il cancro e slegare delle persone dalla presa del diavolo, che può includere la povertà.
Dopo due anni di preghiere e digiuno che annunciavano dei giochi che non ci furono in Canada i Cristiani non poterono impedire le Olimpiadi Gay di Vancouver . Ha scritto David Wilkerson nel suo giornale del mese di Aprile del 1991 :” L’intera struttura ecclesiastica dell’America non ha potuto bloccare la messa in onda de (il film blasfemo) “L’ultima Tentazione di Cristo” …..ma abbiamo potuto fermare l’aborto in venticinque anni? No, esso sta peggio di prima ai nostri giorni …ci sono oggi dei Cristiani giusti che dichiarano di conquistare il mondo a Gesù. Ma io non conosco nessuna nazione che essi abbiano espugnato finora!”
Osserviamo molti seminari ed incontri di preghiera sulle guerre spirituali che si moltiplicano per addestrare la chiesa riportandola nella sua posizione legittima.
La chiesa è diventata seria nelle sue posizioni ed i militanti riconquistano il territorio per Cristo. Con buone intenzioni la gente viene preparata a sbarazzarsi del diavolo e del peccato nella società e nelle nostre città esercitando la propria autorità nella guerra tramite la preghiera e delle dichiarazioni.
Esercitano la loro autorità biblica su di essi legandoli ed insultando verbalmente gli angeli decaduti, anche ricacciandoli giù all’inferno da dove provengono (che non è effettivamente da dove essi sono venuti o dove vanno. Di questo ne parleremo dopo) Le scritture usate per convalidare questa dottrrina sono Matteo 12:29; Matteo 16:19; Matteo 18:18 e Marco 3:27).
Matteo 28:18-10 – E Gesù venne e parlò loro dicendo:” Tutta l’autorità mi è stata data in Cielo ed in terra”. Tutta l’autorità però non è passata a noi. Noi abbiamo bisogno di restare sotto la Sua autorità per poterne avere qualcuna.
La “mappatura” spirituale viene usata anche per identificare delle particolari roccaforti da identificare in determinate aree. Essa consiste nel creare mappe geografiche che si segnano per le proprie ricerche. Quelli che entrano a far parte di questo insieme possono cercare dopo un luogo storico ed imparare dal suo passato che cosa l’ha reso schiavo di certe false religioni. Conoscendo i dettagli del passato e le attività del presente si può dare ai combattenti tramite la preghiera la conoscenza per legare effettivamente le potenze che vi operano.
Gli spiriti territoriali vengono considerati come entità che sovrastano città, scuole e religioni. Questi spiriti territoriali sono truppe d’elite dei principati (demoni) che “tentano di imprigionare (acchiappare) un gran numero di esseri umani …..in una cattività spirituale”. (vedi Peter Wagner “Affrontare le Potenze” pag. 22) .
Metodologicamente si usa l’esempio di Giosuè che marciò con gli Israeliti intorno a Gerico e diede fiato alle trombe l’ultimo giorno facendo crollare la città. Tramite la marcia della preghiera e sgridando il nemico , cantando e pregando le mura che il nemico ha costruito saranno fatte crollare giù rovinosamente.
Esistono anche dei personaggi che odono direttamente da Dio che da al combattente - tramite la preghiera - delle parole di conoscenza. Questo diviene un fattore critico per avere successo nel combattimento spirituale altrimenti si potrebbe perdere l’obiettivo che stanno cercando di raggiungere ed essi (i demoni) rischierebbero di non poter esser più legati. I nomi dei demoni vengono rivelati tramite rivelazioni extra-bibliche date ai sensitivi combattenti della preghiera.
I principali promotori di queste marce della preghiera sono Steve Howthorne e Graham Kendrick della marcia per la celebrità di Gesù. Essi chiamano questa catena di preghiere come un “pregare su un luogo con discernimento”. Mentre tutto ciò diviene come un nuovo tipo di cliché per tutto ciò che si discerne spiritualmente chi riceve informazioni strategiche spirituali direttamente dallo Spirito si può solo meravigliare di come questo possa verificarsi effettivamente nell’esperienza, nella realtà.
Sebbene non ci sia nulla di male nel passeggiare e nel pregare ciò che essi fanno di questa cosa ne distorce il vero significato. Le catene e le marce della preghiera vengono usate per affrontare il nemico e respingerlo legando il suo potere con lodi ed inni da guerra spirituale. Il concetto sarebbe che i demoni non possono resistere alle lodi a Dio per cui scappano via. La gente viene coinvolta in un programma intenso (di livello strategico) di preghiere d’intercessione indirizzate per nome contro Satana ed i principati . Abbattendo le fortificazioni costruite dal nemico essi credono di poter purificare dal peccato intere aree delle città.
L’identificazione del pentimento adoperata si rivolge alle persone che confessano ciò che i propri avi fecero ad un'altra razza e nel chiedere poi perdono per loro. Questo è un pentimento ancestrale nel quale si può intercedere e cancellare quello che altre generazioni precedenti hanno fatto nel passato. Abbiamo detto che questo viene fatto per ottenere il perdono. Nel libro “Resi Perpetui nella Giustizia” un pastore Haole (straniero – non del posto) si pente per ogni Cristiano che venne prima di lui e che causò agli Hawaiani delle ferite o del dolore e chiede il perdono per lui. Sebbene ciò possa avere delle buone intenzioni (bisogna dire che ) il perdono viene solo per gli individui e non da singole persone che rappresentano un’intera razza o gruppo di persone verso un altro gruppo. Questo vale specialmente per chi venne offeso in passato e non si trova più qui (vivente) per poter perdonare.
In queste sessioni di guerre spirituali l’assemblea riunita scongiura gli spiriti d’adulterio, d’avidità, d’omosessualità sino ai demoni dell’alcol e della lussuria.
Sebbene l’emotività dei partecipanti s’innalzi il risultato di tutto ciò non assicura in alcun modo il senso od i risultati (che generalmente non ci sono salvo quello di sentirsi bene come in un esercito dove c’è del cameratismo e quello d’aver esercitato il potere sopra il nemico). Tutto ciò viene fatto affinché essi non trovino alcun ostacolo quando si predica il Vangelo. Quel che vediamo dalla nostra angolazione teologica è che ci si riappropria di domini terreni. Viene promossa una teologia della restaurazione che è estranea alla scrittura. E’ Cristo che restaurerà la Terra nel Millennio ed Egli non ha messo questo potere o autorità nelle mani dell’ uomo.
Non possiamo Cristianizzare il mondo ma possiamo rendere degli individui dei Cristiani. Non legando i demoni per renderli innocui ma predicando il Vangelo e facendo discepoli.
Leggiamo Marco 3:27. Se qualcuno asserisce di essere stato istruito da Gesù a legare per primo Satana affinché il Vangelo non venga ostacolato Egli stesso dunque non osservò la propria spiegazione, né lo fecero i suoi apostoli.
Non possiamo impedire ad altre persone di commettere dei peccati legando i demoni. Sebbene la preghiera muova la mano di Dio per compiere azioni miracolose noi non abbiamo l’autorità per fare quello che solo Dio può fare. Ogni persona può fare essenzialmente la scelta per se. Se qualcuno non vuole essere liberato noi non possiamo costringere a liberare una persona od una città. La guerra spirituale è una resistenza personale di ognuno di noi contro i propri desideri peccaminosi che il nemico vuole usare a suo vantaggio. Egli cercherà di annullare la nostra efficacia e ci tenterà per farci andare contro la Parola di Dio .
Se uno legge le Scritture senza alcuna idea preconcetta , s’accorgerà che la preghiera si rivolge solo a Dio. In Galati 5:19-22 molto di quello che viene attribuito ai demoni è colpa in realtà della natura peccaminosa dell’uomo, che si manifesta attraverso le opere della carne.
Sebbene i demoni possano attrarre ed enfatizzare le nostre debolezze carnali possiamo onestamente biasimare noi stessi per gran parte del male che vediamo oggi.
Vediamo dalle Scritture che Satana è il principe di questo mondo (Giovanni 12:31) , l’iddio di questo mondo (2 Co. 4:4) ed il principe della potestà dell’aria di Efesi 2:2.
Non possiamo giungere in alcun modo alla conclusione di una demonizzazione culturale che coinvolga intere città, gruppi etnici e religioni e che noi – in quanto Cristiani – possiamo liberare la gente dal legame dell’uomo forte e dal suo potere.
Sebbene sia vero che le religioni contengano degli inganni spirituali ce ne sono parecchi inventati dall’immaginazione umana e che non si debba essere necessariamente religiosi per non accettare il Vangelo.
Nella teologia pagana quando si vinceva la battaglia contro un altro dio si prendevano i suoi beni ed il suo territorio. Cacciare via il capo dei demoni da un’area significa acquistare quella proprietà per il Signore. Gli Gnostici credevano a delle fortezze celesti che sovrastavano le città. Tutto ciò è simile alla filosofia di fondo del movimento delle Guerre Spirituali che stiamo riesumando con forza bonificando le città per conto di Dio.
Nello Zoroastrismo, una religione Gnostica Persiana c’era il concetto delle due Divinità principali….” Un dio buono che governa il mondo spirituale ed un dio cattivo che governa il regno fisico….. il problema del male si risolve biasimando tutti gli errori di cui è responsabile il dio cattivo (il diavolo) ; il dio buono viene visto come nulla di più che un contrappeso. Si rimane con l’impressione che le due divinità possiedano entrambe uguali poteri sia in qualità che in quantità. Quanto d’errato c’è nel mondo viene attribuito al dio cattivo. Ed è compito suo di rassicurare gli iniziati, i credenti , che il dio buono vince” (“ L’Agonia della Falsità” – Casa Editrice Moody , pag.133).
Nella religione dei Vikinghi Odino , il capo degli dei, fece il bene e se qualcosa andava male la colpa era del dio cattivo, Loki. La gente oggi pensa che Dio debba fare sempre il bene e concedergli l’abbondanza e che sia il Diavolo che voglia togliere queste cose , farla soffrire od ostacolare le preghiere. La Bibbia insegna che Dio può sia distruggere che togliere delle cose se Egli vede che è opportuno fare così, anche se non sempre o in tutte le situazioni.
Paolo lottò contro un’intera città che s’era data all’idolatria in Atti capitolo 17 : come gestì questa situazione ? Egli non organizzò delle preghiere da combattimento contro le loro due divinità principali Zeus o Apollo né legò la loro idolatria. Andò quotidianamente nelle sinagoghe e nel mercato della città fino a quando giunse sulla collina del dio Marte dove sfidò tutti i filosofi di quel tempo. Presentò la scrittura e ragionò con loro tramite gli insegnamenti di Cristo , in modo particolare la resurrezione che egli sapeva fosse troppo presto e difficile per loro da accettare. Egli li sfidò a prendere una decisione.

QUAL E’ L’AUTORITA’ DEL CREDENTE ?
Vediamo che Gesù, Paolo ed i 70 discepoli cacciavano i demoni (non dai Cristiani) in Luca 10:19. Gesù da ai 70 discepoli l’autorità su serpenti e scorpioni e tutta la potenza del nemico. Questa dichiarazione voleva dire che tutte le varie opere (azioni) del nemico . (Per esempio cacciarono via i demoni Gesù in Marco 5:1-20, i 12 apostoli in Matteo 10:1, i 70 discepoli in Luca 10:17, altri in Marco 9:38-39, Filippo in Atti 8:7 e Paolo in Atti 19:11-12).
Luca 10:19-20 :”Ecco , vi do l’autorità di schiacciare i serpenti e gli scorpioni, e tutta la potenza del nemico , e nulla vi potrà ferire . 20 ma nonostante ciò non siate felici per questo , che gli spiriti vi sono sottoposti, ma siate piuttosto felici che i vostri nomi sono scritti nel Cielo”.
Marco 9:28-29 – “E quando giunse nella casa i suoi discepoli gli chiesero:” Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo ?” ed Egli rispose loro:” Questo genere di spiriti non può essere scacciato via se non con la preghiera ed il digiuno”. Essi non avevano ancora il potere di scacciare un certo genere di demone. Gesù disse questo perché (il demone) non poteva essere scacciato se non per la preghiera ed il digiuno.
I discepoli non avevano chiaramente l’autorità su alcuni demoni che non potevano scacciare e Gesù disse loro che non li potevano scacciare se non attraverso la preghiera ed il digiuno , in altre parole essi dovevano confidare solo su Dio e non sull’autorità che era stata data loro.
In altre parole noi dobbiamo pregare Dio. Non legare o colpire il demone. Noi non abbiamo TUTTA l’autorità, Gesù ce l’ha. Cacciare i demoni non era il compito principale del loro ministero. Dopo che i discepoli ritornarono usando l’autorità data loro Gesù disse che invece avrebbero dovuto gioire che loro nomi fossero scritti nel libro della vita. Il loro ministero era d’aver predicato il Vangelo, poiché solo esso è la potenza di Dio che libera l’uomo. Quando c’è Cristo che vive nel cuore dell’uomo , la potenza del nemico viene frantumata (1 Giovanni 3:8) . Si può certamente cacciare un demone , tuttavia Gesù disse che se la casa che è stata spazzata non viene riempita si troverà in una condizione peggiore visto che il nemico ritornerà con altri sette spiriti peggiori e l’ultimo stato diverrà peggiore di quello precedente (Matteo 12: 43-45). Usò questa parabola come esempio per la nazione d’Israele per mostrare che cosa sarebbe accaduto se essi non lo accettavano. Essa sarebbe stata distrutta e dispersa.
Come possono essere dunque interpretati dei passaggi quali Luca 10:19 ? Se qualcuno si trova sotto l’attacco del nemico , Giacomo 5:7 ci dice di sottomettersi a Dio , resistere nello Spirito Santo ed il diavolo fuggirà via. Noi potremmo essere disubbidienti in tanti modi , noi dobbiamo sottometterci dunque a Dio per prima cosa, resistere dopo, ed il nemico non avrà più alcun punto d’appoggio (o sfera d’influenza) nelle nostre vite.
Non abbiamo saputo di alcun rimprovero verbale quando gli apostoli entrarono in nuove città o che recitassero preghiere per abbattere fortificazioni su delle città, culture o religioni. Non c’è nemmeno un accenno di questo tipo d’insegnamento nella Parola.
Considerate , per esempio, che l’apostolo Paolo stesso fu vittima di un messaggero di Satana (“spina nella carne” 2 Cor. 12:8) . Questo sarebbe stato per lui il tempo opportuno per esercitare la sua autorità spirituale su Satana. Egli invoca invece il Signore per avere sollievo. Egli non sgrida il demone né giudica il suo stato operativo. La risposta di Dio arriva per assicurare soltanto che la Sua grazia è sufficiente. Paolo non ci pensava proprio che potesse sgridare il nemico. Questo sarebbe invece accettabile oggi per quelli che iniziano una battaglia tramite un Guerra Spirituale ? Penso di no ! Possiamo anche notare che il nemico non si trovava dentro a lui ne che avesse bisogno di liberazione. Sebbene possiamo esser tentati , oppressi , tormentati ed anche afflitti dal nemico non possiamo esserne controllati.
Quello che troviamo oggi nel “legare” e “sciogliere” è un termine estratto dal suo contesto ed adoperato in senso spirituale dai Cristiani moderni che cercano più potere. Questo movimento, sfortunatamente, sta conducendo parecchia gente in attività spirituali futili.
Ricorderai forse che 10 anni fa coi combattimenti spirituali dell’esercito di Larry Lea si radunarono 300.000 persone (il costo per potersi unire al suo esercito d’elite fu , naturalmente, di 100 $ per ognuno) . Osservai come li istruiva a sfoderare le spade (questo si trova registrato su dei files video) e colpire il nemico per legarlo roteando in aria le loro spade. Questo è quanto compie il mondo nelle sue guerre salvo che in questo caso legato strettamente all’immaginazione. Fu Pietro che sfoderò la spada per proteggere Gesù quando fu arrestato e colpì l’orecchio del servo del Sommo Sacerdote. Non fu molto buono come esempio di battaglia carnale . Gesù disse:”Tutti quelli che di spada feriscono di spada periranno” (Matteo 26:52). Non possiamo usare metodi carnali per vincere battaglie spirituali.
Com’è dunque possibile collegare tutto ciò alla gente che usa questa autorità nel regno spirituale su Satana ed i suoi demoni ?
In 2 Pietro 2 : 9-12 noi troviamo un ritratto di uomini caparbi che procedono carnalmente , non rispettando l’autorità, che parlano male degli angeli (verso 1) . Il verso ci dice che questi angeli sono superiori a noi , e noi non dovremmo diffamarli o accusarli, ma rispettarli sebbene siano il nostro nemico a causa della loro posizione.
Giuda versi 8 – 10 . L’autore descrive delle persone che nella chiesa disprezzano l’autorità e parlano male di coloro ai quali Dio ha dato posizioni di dominio ;e qui non si tratta solo dei ribelli contro il governo (che in quel tempo era un unico governo mondiale) ma anche di chi parla male contro le dignità (in greco “Doxai” ) in gloria. In molti hanno pensato si riferisse agli angeli , che certamente va bene per il contesto.
Sembra che Pietro nella sua seconda lettera affronti la stessa questione di Giuda seguendo il suo schema strutturale ma trovandosi in una data successiva . “…e specialmente quelli che camminano secondo la carne nei loro desideri impuri e disprezzano l’autorità. Audaci, arroganti, non hanno orrore di dir male delle dignità. Mentre gli angeli, benché superiori a loro per forza e potenza, non portano contro quelle, davanti al Signore, alcun giudizio ingiurioso.” Entrambi gli autori si riferiscono a coloro che non hanno rispetto per quelli che si trovano nelle posizioni più alte sebbene siano caduti (o decaduti) e saranno giudicati.
Vediamo pure che Michele Arcangelo non condanna (giudica) Satana ma gli dice:” Ti rimproveri il Signore ! ” - Michele , benché più grande, non adopera parole d’insulto o esercita la sua autorità . Satana è tuttora un dignitario dell’ordine più alto così non ci può essere una mancanza di rispetto verso il suo ufficio e la sua posizione sebbene egli sia un nemico. Egli (l’Arcangelo Michele) rimise la questione a Dio e confidò che il Signore intervenisse tra di loro per questa cosa. Se un angelo di quell’ordine si preoccupa di come tratti il nemico quanto più noi dovremmo stare attenti.
I versi 8 e 10 riguardano persone che parlano male degli angeli decaduti perché capiscono poco di chi stanno parlando.
Mettendo insieme tutto questo ci rendiamo conto semplicemente di non avere quel genere di autorità o potenza per mettere in catena i demoni o cacciarli via dalle città. Chi dichiara di star compiendo ciò non sta facendo in ogni caso un buon lavoro. Se essi lo legano per quanto tempo dura ciò e da quando ha effetto questo lavoro ? Ogni demone e suo simile sarebbe stato adesso incarcerato. Chi è il burlone che si sta facendo beffe di lui ? La Bibbia ci dice che nel mondo aumenterà progressivamente la malvagità , che verranno tempi pericolosi (che sono già arrivati) che non saremo più in grado d’andare in giro. Tutto ciò culminerà nella riunificazione di ciò che era stato diviso (separato) ed il giudizio s’abbatterà sull’umanità ribelle. Non possiamo legare Satana , perché egli sarà legato per mille anni nel Millennio da un angelo specifico. Questo non ci scoraggi dal fare del bene e nell’essere luce e sale di una società in putrefazione.
Abbiamo anche oggi l’autorità e la forza di resistere alle tentazioni ed alle bugie del diavolo sottomettendoci a Dio , dimorando in Cristo ed indossando la Sua armatura (Efesi 6:12 , Giacomo 4:7) -
Pur essendo nel mondo ma non influenzati da esso noi ubbidiamo a Gesù, qualsiasi male non può toccarci. In Giovanni 17:15 Gesù prega affinché noi possiamo essere preservati dal male. Noi possiamo resistere alle sue tentazioni , perché è più grande Colui che è in noi che non colui che è nel mondo . Camminando nella luce , abbiamo il discernimento dei suoi schemi ed il male non può sopraffarci o farci prigionieri; quella luce è la Parola.
Quando certuni ritengono un demone responsabile di qualche abitudine peccaminosa possono correre il rischio di restare ingannati ; la loro liberazione dipende dunque dall’averli rimessi da un Salvatore Consacrato . Essi ritornano dunque a casa con l’impressione d’aver risolto il problema senza rendersi conto che la maggior parte delle loro battaglie proviene dalla propria natura peccaminosa che resta ancora dentro.
Se c’è un demone che fuma od uno con lo sguardo maligno ed uno lussurioso non potrà andar via ed in seguito s’avrà la sensazione di trovarsi sotto un attacco satanico quando si ripresenta. Questo è tutto un effetto placebo che proviene solo dal potere della suggestione. Non si sono mai concentrati sulla vera fonte del problema. La Scrittura ci dice invece che finche rimarremo in questi corpi combatteremo contro la nostra vecchia natura che ritorna continuamente a vivere . Questo è il motivo per cui Paolo considera il suo vecchio “ego” (natura) come morto. Un demone non può mai fare a nessuno qualcosa a meno che essi girino intorno a quello che c’è già (Giacomo 1:14-16).
Il Principe di Persia viene usato come un esempio di preghiera per il combattimento spirituale. Se noi limitiamo il nostro sguardo a questo evento di combattimento spirituale l’interpretazione sarà errata. Daniele non stava pregando per “legare” il principe di Persia , egli nemmeno sapeva che ci fosse una battaglia. Egli stava pregando per aver rivelata una profezia. Stava cercando la conoscenza per gli eventi futuri del suo popolo. Il principe non fu dato nelle mani di Daniele o di quelle dell’arcangelo Michele , né fu spedito all’Inferno. Esso fu sostituito da un altro principe satanico, il principe di Grecia che venne dopo e che fu pure peggio. Così, se questo fosse stato legato come essi dicono, non operava direttamente ma dietro le quinte.

Mario961


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MALEDIZIONI GENERAZIONALI - PARTE SECONDA .
Quando Mosè conquista le divinità egizie tramite la mano di Yahweh , Israele venne finalmente liberato dall’oppressione di Faraone tanto che non ritornarono più indietro e conquistarono la terra promessa prendendola con l’aiuto di Dio. Essi ottennero la terra promessa e così pure noi. I nostri occhi dovrebbero essere rivolti verso il territorio celeste del quale siamo cittadini, non verso un regno terreno . Un'altra osservazione importante è che furono liberati quando fu versato il sangue dell’agnello e fu istituita la parola del Signore . Ebbero fiducia in quel che Dio disse per proteggerli.
1 Giovanni 3:18 : Il Figlio di Dio si manifestò affinché potesse distruggere le opere del Diavolo!.
Notate che si fa riferimento alle “sue opere” e non al Diavolo stesso. Satana fu sconfitto alla croce (Colossesi 2:15) “ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce.” - Il destino del Diavolo e dei suoi angeli è già segnato tuttavia Dio permette loro di continuare (ad agire) . Essi però non hanno alcun potere su di un Cristiano . Egli opera nei figli della disobbedienza e continuerà a fare così finchè non sarà legato da Dio, non da noi .
CHE COS’E’ IL “LEGARE” E “SCIOGLIERE” DELLA BIBBIA
Per comprendere il suo vero significato abbiamo bisogno d’andare al testo usato per la prima volta in Matteo 16:13-20 (Ricorda che ogni Scrittura deve essere letta nel suo contesto affinché possiamo capire il senso originale che gli voleva dare l’autore).
Matteo 16:13-20 – Gesù fece ai discepoli una domanda diretta chiedendo chi essi dicessero che fosse. A Pietro fu dunque rivelato dal Padre che egli era il Messia , il Figlio del Dio Vivente.

Gesù dunque annuncia che edificherà la Sua Chiesa sull’affermazione di Pietro secondo la quale Egli è il Messia. (Significa che sulla deità di Cristo si fonderà la Chiesa – questa è la confessione fondamentale della fede) …e che le porte dell’inferno non potranno sopraffarla . Verso 19 – Vediamo il termine che stiamo esaminando – Gesù parla a Pietro e gli da le chiavi del Regno – “Qualunque cosa legherai in terra sarà legata in cielo , qualunque cosa slegherai in terra sarà slegata in cielo” .
Dare le chiavi ad una persona vuol dire affidargli un compito ; nelle Scritture vengono usate come simbolo di autorità e potere, che viene dato specificatamente a Pietro per il suo ruolo nell’inizio della Chiesa.
Legare e slegare può essere usato in due modi diversi dal punto di vista giuridico e dal punto di vista legislativo. Nel significato tradizionale fu usato in senso giuridico “per legare” volendo dire “per punire” , mentre “per slegare” voleva dire “rendersi conto della punizione”.
Usato in senso legislativo “ legare” significava “proibire qualcosa” , “slegare” significava “permettere”.
I termini di “legare” e “slegare” venivano usati dai Rabbi come autorità legislativa nell’interpretare le Scritture. I farisei usarono questa autorità per consentire leggi che erano proibite e proibire leggi che venivano permesse. Facendo ciò aumentavano la loro autorità da aggiungere a scritture al di fuori della Legge che erano artificiali , divenute poi tradizione.
Vediamo che Pietro usa le chiavi all’inizio del libro degli Atti , quando nasce la Chiesa. Usa la propria autorità per aprire la porta a tre gruppi per entrare nel Corpo di Cristo in tre occasioni distinte, usando la chiave legislativa (per “slegare” ) per consentire a chi in precedenza non fosse permesso in quanto pagano di far parte del Regno di Dio attraverso la fede.
In Atti 2:5-41 – Nel primo sermone ai Giudei durante la Pentecoste, furono salvati 3000 Giudei (sebbene il Vangelo sia dato per primo al popolo Giudeo come ramo naturale dell’albero d’olivo , perchè la Chiesa si sta cominciando a formare, esso consisterà sia in Giudei che in Gentili come credenti di un unico corpo) Efesi 2:14-17 –
In Atti 8:14-17 Filippo predicò ai samaritani ed essi credettero (v.12) – Arrivò Pietro ed impose loro le mani (v. 17) – sia Pietro che Giovanni.
Pietro usò le chiavi in un senso “giuridico ” legando e punendo Anania e Saffira per le loro bugie contro lo Spirito Santo.
Pietro usa le chiavi nel senso giuridico di “slegare” qualcosa dopo che ha la visione di Atti 10:9-48. Il Signore gli dice di mangiare quel che stava dentro il lenzuolo . Pietro rifiutò perché era proibito mangiare animali impuri sotto la Legge Mosaica. Dopo tre volte che il Signore gli dice di mangiare perchè sono adesso puri, Pietro inizia a comprendere che cosa significhi la visione.
Questo ha due risvolti nel senso che vien dato a ciò che prima era proibito come cibo e che adesso è permesso; da tutto questo Pietro comprende che da quel che vede il Signore ha purificato tutto col suo sangue.
In Atti 10:44-48 – Ai Gentili – Pietro usò la propria autorità per consentire ai Gentili d’entrare nel Corpo di Cristo , riconoscendo l’opera di Dio che venne fatta col battesimo dello Spirito (1 Corinti 12:13)
ALTRI ESEMPI DI CHIAVI USATE NELLE SCRITTURE

Isaia 22:22 – Ad Eliakim viene data la chiave della Casa di Davide . Per “legare” e “slegare” gli venne data la funzione di portiere o “steward” (in greco : OIKONOMOS ) . Avrebbe tenuto le chiavi affinchè potesse entrare nell’area del tempio ed avere il permesso di comparire dinanzi alla presenza di Dio.

Apocalisse 3:7 – Gesù si rivolge alla Chiesa fedele di Filadelfia. Egli, Gesù, ha la Chiave di Davide ( di governo – Isaia 9:6-7) e che può aprire e chiudere le porte delle Sue chiese operando in un senso legislativo. In Apocalisse 1:18 Gesù ha le chiavi della morte e dell’Ades. E’ lui che controlla la vita e la morte e che giudica i pensieri dei cuori.
Matteo 28:18 – Ogni autorità è stata data a Lui . Controlla tutto questo in un senso “giuridico” . Egli è il capo della Chiesa come dell’universo.
Apocalisse 20:1-3 - Satana viene legato per mille anni da un angelo dopo il secondo ritorno. Questo angelo ha la chiave dell’Inferno . Oggi non possiamo legare questa attività , questo non sarà possibile fino al secondo ritorno di Cristo tramite l’autorità di un angelo speciale, tutto ciò viene fatto in un senso giuridico.
Matteo 18:15-20
C’è un altro testo che riguarda il “legare” e “slegare” che si trova in Matteo 18:15-20.
Questo testo viene usato nelle questioni riguardanti la disciplina della Chiesa. Quest’uso particolare del legare e slegare è valido e diffuso nella Chiesa di oggi. A Pietro, uno dei primi capi, venne data questa autorità in funzione della sua posizione nella Chiesa.
Ci viene detto che quando un fratello commette un errore verso un altro fratello , l’offeso deve andare dall’offensore la prima volta da solo (v. 16) . Se non ascolta o non è d’accordo col fratello offeso , il fratello offeso deve prendere uno, due o più testimoni e chiamarlo fuori . Se non c’è ancora collaborazione chi ha offeso può essere sottoposto alla disciplina della chiesa. (la scomunica finché egli non venga a riconciliarsi) . Questi sono i provvedimenti che bisogna prendere per la riconciliazione se non c’è alcun altra alternativa. L’obiettivo è sempre quello di essere di ristoro.
Versi 18-20 – I due o tre che d’accordo chiedono al Padre nel nome di Gesù è il contesto nel quale avviene la cura (la terapia, la soluzione del problema da parte) dei fratelli per la riconciliazione. Gesù sta in mezzo a loro come Consolatore – Pacificatore . Se siete riuniti nel Suo Nome , la Sua volontà è di portare pace in tutte le situazioni (in tutto quello di cui ci occupiamo e per il quale siamo d’accordo – v.19).
La Chiesa di oggi può legare solo in senso giuridico ed in riferimento alla disciplina della Chiesa e non andando a caccia di demoni come “Ghostbusters” (lett.:”Acchiappa-fantasmi” -).
Giovanni 20:23
Viene data anche questa autorità, che è una dichiarazione rilasciata agli apostoli come per un accordo dell’opera dello Spirito Santo in un peccatore. Si riferisce alla salvezza che essi potevano pronunciare sulla promessa di Cristo. Chi avesse creduto e si fosse pentito (dei propri peccati) si sarebbe salvato. Accettano in seguito chi riceve Cristo e li mettono nel suo corpo per divenire parte della Chiesa. Anche questo è relativo alla disciplina della Chiesa , quando si riceve chi fosse stato scomunicato o continuare ( a mantenere ) l’azione disciplinare che è un termine dell’accordo.
2 Corinti 10:4,5
“Infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le fortezze, poiché demoliamo i ragionamenti e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio”.
La preghiera e la parola sono le nostre armi; se usate correttamente faranno crollare le mura e le fortezze costruite per opporsi alla verità di Cristo e della Parola. Le mura sono costruite con false ideologie e filosofie che hanno irretito il popolo. In altre parole sono dei falsi (o non-veri) modelli di pensiero , immaginazioni vane che tengono prigioniero il popolo.
L’evoluzione, la falsa spiritualità, la sensualità senza ripercussione in tutte le opere della carne. Menzogne come quella secondo cui la morte è solo la transizione ad una sfera più alta , (o quella secondo cui) chiunque sia buono va in Cielo.

Le fortezze del nemico sono abbattute con la Parola della Verità. Quando il Vangelo viene presentato in opposizione ai ragionamenti contrari alla Parola di Dio ( con una forma apologetica simile ragionò Paolo coi Giudei in merito alle Scritture) essi vengono condotti in cattività ed ubbidienza a Cristo. Il nostro biglietto da visita è il Vangelo. Tutta la potenza del nemico viene ridotta ad una menzogna che viene creduta come verità. Le filosofie moderne e le idee mondane dei nostri giorni che vengono ritenute come verità sono congetture della sapienza umana contro l’eterna verità di Dio. Tutte le menzogne vengono concepite per colpire direttamente l’essenza della Parola. Il Vangelo è velato per quelli che periscono (2 Corinti 11:14). Spetta a noi capire il senso di tutto questo.
E’ la verità della Parola che abbatte gli argomenti di qualsiasi cosa che si esalti contro la conoscenza di Dio. Questo si può applicare anche a noi quando ci conformiamo alla Parola : le cose contrarie alla Parola che una volta pensavamo e facevamo vengono frantumate e sottomesse con l’obbedienza alla verità (v.6) . Potremmo dire che quando venivi sopraffatto dalla tua stessa disobbedienza quella era la punizione della tua vecchia natura ; la tua ubbidienza alla Parola si concilia con la tua temperanza invece che con la mancanza di controllo ( o la mancanza di disciplina).
Efesi 6:12
Parliamo della guerra spirituale che avviene sulla terra nelle menti e nei cuori di ognuno sia che lo sappiano o meno. E’ un’influenza del regno dello spirito che avviene tramite spiriti ingannevoli. Lo stesso spirito che può dare un’ intuizione fisica tramite i sentimenti ed i colori oppure i pensieri può anche spingere qualcuno al suicidio o ad insegnamenti errati. In altre parole , quello che fanno gli spiriti non è ciò che corrisponde al loro nome (al tipo di peccato) ma all’ attività presente. Lo spirito dell’uomo invece è morto in relazione a Dio fino a quando non è perdonato e purificato dal sangue di Cristo. Egli può essere troppo desideroso di esperienze spirituali (provenienti) da altri spiriti che ci vogliono far credere che stiamo incontrando Dio.
Principati = (Archai) che governano l’autorità su delle nazioni. Posizioni su delle
Nazioni
Potenze = (Greco → Dynameis) angeli investiti d’autorità ed abilità.
Governatori del mondo di tenebre = esprimono il potere dell’autorità e
dell’influenza sul sistema mondiale.
Forze spirituali della malvagità = esprimono il loro carattere e la loro natura come
un esercito di contrasto (che si oppone) . Hanno
un’organizzazione militare.
Sebbene questa Scrittura venga adoperata per insegnare ad abbattere le fortezze demoniache e cercare i nomi particolari e le attività di questi demoni sia divenuta una pratica diffusa noi riteniamo che tale interpretazione non sia valida.
LA STRATEGIA BIBLICA DEL COMBATTIMENTO

Quel che viene detto realmente è che c’è un nemico invisibile che ha diversi incarichi come in un esercito con azioni di contrasto organizzate in tutto il mondo e specialmente verso i credenti. Se leggiamo tuttavia nel contesto (versetto 13) ci vien detto d’indossare la completa armatura di Dio per poter resistere nel giorno malvagio. La nostra battaglia si combatte su tre fronti : il mondo (l’amore per il mondo) , la carne ( i desideri della carne) , il diavolo (i suoi inganni e le sue tentazioni). Il nemico ci studia e ci perseguita in segreto; è quando viene scoperto e manifesto quel che sta facendo che egli perde la sua influenza.
Il diavolo viene da noi nei momenti in cui ci sentiamo più deboli. Notate come Gesù – dopo i 40 giorni trascorsi nel deserto – ebbe fame ; poteva aver fame solo se non mangiava. Il diavolo aspettò sino a questo momento per lanciare il suo attacco. Quando fu tentato dal diavolo gli resistette citando la scrittura che fosse rilevante per la sua situazione. Egli distrusse la menzogna proferita e mescolata insieme alla verità. Abbiamo bisogno di conoscere la Scrittura per poter comprendere e vincere. Gesù ha resistito per tre volte agli attacchi del Nemico citando importanti passaggi scritturali volta per volta. Allo stesso modo quando fu sfidato sulla dottrina della resurrezione dai Sadducei. Egli rispose citando la Scrittura con autorità e dicendo:” Voi siete nell’errore non conoscendo le Scritture né la potenza di Dio” (Matteo 22:29) . Questo è quel che voleva dire Paolo con “indossare l’armatura” . Abbiamo bisogno d’essere coerenti nel nostro cammino praticando l’obbedienza altrimenti, quando arriva il giorno malvagio, non potremo resistere. Nessuno impara a combattere in un giorno così c’è bisogno d’un esercizio costante contro il nemico altrimenti si soccombe durante la battaglia principale. C’è scritto nel Vecchio Testamento, in Geremia :”Se non puoi camminare bene coi fanti come potrai correre coi cavalieri ?” -

1 Giovanni 2:14 :”… vi ho scritto perché siete forti, e la parola di Dio rimane in voi, e avete vinto il maligno” .Se noi resistiamo continuamente ci formiamo ed i nostri muscoli spirituali si sviluppano.
L’armatura di Dio di Efesi 6 parla di Cristo e della Scrittura. Dobbiamo essere completamente rivestiti per la battaglia , non soltanto con alcuni pezzi ma dobbiamo esserne rivestiti completamente ed ogni giorno. Essere forti nel Signore ed avere la potenza della Sua forza. Attenzione: è in Lui che veniamo fortificati, non in noi stessi. Tutte queste componenti sono indispensabili per un soldato che vuol vincere in battaglia. (verso 11) :” indossate la completa armatura di Dio affinché possiate restar saldi contro le insidie del Diavolo” . Ripete che la nostra capacità di resistere dimostra il peso dell’importanza. Verso 13 “ Indossate l’intera armatura di Dio” per essere consapevoli delle strategie del nemico….ed affinchè siate in grado di resistere in quel giorno malvagio. Quale giorno malvagio ? (Quel giorno in cui Satana attacca con le tentazioni, quello in cui il vostro essere viene assalito) Verso 14 …ed ancora :”quindi :Resistete!” – La lotta , in questo passaggio, non s’ingaggia allo stesso modo che faremmo con un uomo : la si fa in spirito. Non ci sono “roteazioni” , né “scuotimenti corporali” o “soffi mortali” ai demoni .
Combattiamo restando fermi e “resistere” è l’elemento chiave per veder esaltata la verità sulla menzogna (1 Pietro 5:8) . Noi parliamo della Parola scritta nel nostro cuore (il Logos) anche gridando se necessario. Che diviene dunque il “Rhema” , la parola parlata per la sua applicazione immediata.
Paolo ci propone l’esempio del soldato romano , un’immagine quotidiana per il soldato romano del primo secolo , pronto ad andare in battaglia contro un nemico. Cerca di darci la visione di una battaglia reale contro un nemico che cerca di influenzare le nostre vite. Quando i soldati romani andavano in battaglia non rompevano i ranghi e stavano serrati spalla con spalla avanzando contro il nemico. Questa tattica li rese invincibili quando si muovevano in battaglia. L’armatura romana viene usata metaforicamente per la nostra armatura spirituale di Cristiani. Alcuni pezzi dell’armatura romana vengono omessi come per esempio la lancia. Come Cristiani la maggior parte delle nostre battaglie di questa guerra vengono combattute separatamente, nella nostre vite private, quando non c’è nessuno intorno. Dio si preoccupa del nostro carattere come individui.
L’ARMATURA DI DIO SIGNIFICA “CAPIRE” ED “APPLICARE” LA SCRITTURA.

1. La cintura della Verità – un’attitudine di onestà e integrità, la Verità è sia la Parola che Gesù. Questo significa che il fondamento d’ogni cosa che compie un cristiano si basa sulla Verità che è la Parola applicata alle nostre vite. Il Nemico non può attaccarci coi suoi metodi se noi camminiamo nella Verità. Bisogna avere la Parola dimorante in noi per poter essere usata in qualsiasi situazione nella quale siamo coinvolti che sia contraria alle vie di Dio.
2. La Corazza della giustizia – il nostro equipaggiamento protettivo. Questa protegge i nostri organi vitali. Satana attacca spesso quest’area condannandoci per non esser stati giusti. Noi resistiamo ed operiamo per i suoi (di Cristo) meriti, non per i nostri. Nessuno può essere giusto per i propri meriti ; lo si diviene per la giustizia di Cristo che s’indossa (Isaia 59:17 – Filippesi 3:9 – 2 Corinti 5:21) . Siamo potenzialmente dei giusti; comunque ci conformiamo quotidianamente al Suo Figlio che ci santifica in senso pratico. Se facciamo quel che ci viene richiesto anche se sbagliamo il Nemico non può farci venire alcun senso di colpa. Se ci poggiamo suoi Suoi (di Cristo) meriti non ci dovremo punire per gli sbagli commessi
3. .I piedi che sono pronti a portare il Vangelo della Pace - si riferisce al servizio per il nostro Signore, morire ai propri motivi per vivere per i suoi motivi. I soldati romani indossavano dei sandali speciali che davano loro sicurezza sul campo di battaglia. Questo si collega a Romani 10:15 :” Quanto sono belli i piedi di quelli che annunziano buone notizie!” Questo è il motivo per cui nulla di tutto ciò ha a che fare col “legare” o con lo “slegare” . Portiamo il vangelo solo a chi sente la necessità della salvezza. Non c’è alcuna testimonianza di angeli decaduti (Isaia 52:7) . Dobbiamo considerare il Vangelo come nostra proprietà; come dice san Paolo :”Secondo il mio Vangelo…”. Siamo ambasciatori di Cristo che conducono le persone a far pace con Dio (2 Corinti 5.18-21).
4. Lo scudo della fede - E’ la nostra protezione contro i dardi infuocati (frecce infuocate) del maligno . Era un largo scudo grosso abbastanza da proteggere l’intero corpo. Tutti i pensieri che il nemico ci invia ci spingono a peccare, e quando noi pecchiamo egli fa in modo che pensiamo di non poterci accostare a Dio perché Egli non vuole più perdonarci. Bisogna confidare in Cristo – sapere che Egli sta con noi ed intercede per noi (al nostro posto). Le sue promesse sono vere e non permettiamo alle bugie del nemico di toccarci (Genesi 15:1-6) . Imparare ad orientare lo scudo nella direzione giusta. Questo significa restare rivolti con la faccia verso il nemico senza girargli le spalle. Se ti alleni ad aver fede quando non vedi in alcun modo nessuna via umana possibile il nemico non potrà più spargere i semi del dubbio e perderà la speranza d’attecchire ; i dardi s’infrangeranno sul tuo scudo.
5. L’elmo della salvezza. – Sapere da dove veniamo e dove stiamo andando, per un futuro garantito. Per proteggere le nostre menti sapendo che noi siamo in Lui e nella Fede. Se siamo insicuri nella mente il nemico ci influenzerà nel nostro cammino e nella battaglia. La mente viene attaccata spesso dalla condanna del nemico che ci fa domande sulla nostra salvezza o che non ci fa sentire abbastanza bene. Avere la conoscenza corretta della nostra relazione (con Dio) che vanifica tutte le domande (i dubbi) che sorgono e che provocano sensi di colpa (Isaia 59:17). Noi restiamo fermi nel vangelo e nella sua verità.
6. La Spada dello Spirito . che è la nostra arma di difesa per vincere nelle battaglie. Ricordare le Sue promesse e la Sua parola che è applicabile per le nostre situazioni immediate. Le verità eterne di Dio devono essere confrontate a qualsiasi cosa discutibile o contraria per demolire quei ragionamenti mascherati da verità spirituali. La parola che può tagliare e giudicare qualsiasi cosa (Ebrei 4.12) farà il suo compito nelle nostre vite se noi la useremo con abilità e nella fede. Quando siamo sfidati dai filosofi e dalle culture del mondo d’oggi è la Parola che corregge. Noi abbiamo l’intera Parola di Dio disponibile per tutte le situazioni. Dobbiamo restare nella Parola quotidianamente per combattere la battaglia che può giungere in qualsiasi momento. Se tu sei un lettore anemico , con una scarsa comprensione, avrai un cammino di sconfitte. Dobbiamo applicare la conoscenza che abbiamo avuto e procedere per mezzo di questa.
7. Pregare con ogni tipo di preghiera – per gli altri e per noi stessi restando pronti ad una richiesta del Signore di non far volare una mosca senza il Suo consenso per non contare sulla nostra forza. Questa è la nostra difesa e se qualcuno ci dice di non pregare o di non trovarci nella giusta attitudine di preghiera , ciò è esattamente quello che avrete bisogno di fare. La soluzione – Matteo 26:41 “Vegliate e pregate, affinché non cadiate in tentazione” ….la mancanza di preghiera e di potenza è la via maestra per essere sconfitti. Dobbiamo trovarci nell’attitudine di un esercizio di preghiera che ci rende dipendenti da Dio. Ci sono tanti tipi di preghiere diverse per le nostre richieste a Dio. I termini possono cambiare ma il principio resta lo stesso ; sia Dio il fulcro e noi dipendenti sempre da Lui.

SOMMARIO

1. Indossa l’intera armatura ogni giorno. (Efesi 6:11-18) – Questo si fa leggendo la Parola , conoscendo Cristo ed applicando i Suoi insegnamenti . Quando restiamo in Cristo siamo vittoriosi . Egli combatte per noi quando noi restiamo fermi (risoluti) in Lui.
2. Sii sobrio e vigilante contro Satana e le sue astuzie (2 Pietro 5:8-9) . Stai attento al Nemico ed ai suoi attacchi come alle sue distrazioni.
3. Non date luogo a Satana (Efesi 4.27 – Giacomo 4:7) Combattete contro le sue tentazioni non appena le scorgete nei pensieri. Conoscete le astuzie di Satana, i suoi schemi e strumenti per ingannare (2 Corinti 2:11) . Evitate le aree nelle quali sapete che siete vulnerabili , allenatevi nel concentrarvi in Cristo e nella Sua Parola.
4. Sconfiggiamo Satana restando fermi nella Parola di Dio e nel potente Spirito che ci rafforza nelle nostre debolezze. (Matteo 1:11 – 1 Giovanni 2:14)
5. Sconfiggiamo Satana attraverso il sangue di Gesù e la nostra testimonianza (Apocalisse 12:11) Non possiamo essere sconfitti se restiamo fermi in Cristo per fede. Siate sicuri che quanto avviene nella vostra vita , secondo la promessa di Cristo, verrà purificato.
6. Sconfiggiamo Satana nel nome di Gesù Cristo e dei suoi meriti (Efesi 2:20-22) . La nostra posizione in Cristo ci conduce alla vittoria.
7. State in guardia e pregate affinché non entriate in tentazione (Matteo 28:41 – Matteo 6:13) . Dobbiamo procedere con circospezione sapendo che il male intorno a noi può influenzare e colpire la nostra vita spirituale.
8. Conoscete la vostra posizione in Cristo, non procedete per tentativi nel vostro cammino spirituale. Camminate (procedete) secondo quello che Egli ha detto, non secondo quello che non ha detto.


Mario961


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1. {Dario Lacqua} ▲



Egregio Sig. Nicola Martella, per informazione le invio l’intervento, che ho appena scritto sul forum di evangelici.net, con indignazione per alcune espressioni che lei ha utilizzato nello studio a cui fa riferimento questa mail. [N.d.R.: Il contributo originale si trova qui.]



Inizio citando un passo d’una pagina ricevuta via mail dal Sig. Nicola Martella, con cui devo esprimere forte disaccordo per generalizzazioni ingiustificate e pregiudizio infondato.

Lui afferma: «Si tratta d’abusi d’aspetti biblici negli ambiti carismatici mediante una particolare cornice dottrinale, l’esagerazione di tali elementi e la loro strumentalizzazione in senso ideologico. Qui i singoli aspetti legittimi vengono gonfiati al punto da far apparire ogni conversione come una specie di liberazione da un “demone della maledizione”».

Da questo si sembra affermare che negli ambiti carismatici (quindi compresi gli evangelici pentecostali) sia pratica generale considerare una conversione come una «liberazione da un demone», il che è lontanissimo dalla realtà dei fatti, ho conosciuto molte, e ripeto molte realtà pentecostali e v’assicuro che in NESSUNA di quelle che ho frequentato o visitato io si pensa neppure lontanamente a una dottrina o pratica simile!!!

Lui afferma: «A ciò s’aggiunga l’aspetto dottrinale della (paura della) perdita della salvezza, esistente in tali ambienti, dopo ogni peccato ritenuto troppo grave».

Anche questa è un’affermazione infondata, ma si trova in una pagina che si vanta della sua cristianità!!!!

Se il Sig. Martella ha solo conosciuto chiese pentecostali che insegnano eresie mi farebbe però piacere che non generalizzasse le sue esperienze negative a comprendere «gli ambiti carismatici» in generale, senza neppure avere il tatto di scrivere «in alcuni ambiti carismatici»!!!!!

Il resto dell’articolo è anche una corretta esposizione di concetti biblici e un buon insegnamento sull’argomento, ma tali commenti presupponenti, pregiudizievoli e decisamente errati di generalizzazione m’impediscono anche di semplicemente consigliarne la lettura per il problema specifico, cosa che avrei voluto fare in risposta a un topic nella sezione dottrina... Con indignazione {13 maggio 2008}





2. {Nicola Martella} ▲



Non bisogna mai buttare via il bimbo (l’intero articolo) con tutta l’acqua sporca (le cose che non piacciono). Ad aver posto la domanda è stato proprio un membro di una chiesa pentecostale (non carismatica), il quale parlava «della dottrina che alcune chiese (credo di estrazione pentecostale) stanno propagando».

Quanto a me distinguo chiaramente e nettamente fra le chiese pentecostali storiche (prima ondata) e quelle carismaticiste (terza ondata). Con le prime collaboro, con le seconde no. Tale netta distinzione si può vederla sia nel mio libro «Carismosofia» («Le “tre ondate” dello spirito», pp. 18-30), sia nell’articolo «Pentecostali e carismaticisti: distingui necessari», presente su questo sito. Considerare tutti i pentecostali come carismaticisti è un grande e grossolano errore, come ho avuto spesso modo di ribadire; io personalmente sono in contatto con credenti e pastori pentecostali che rifiutano assolutamente il carismaticismo e i suoi leder. Il lettore costruisce le sue tesi e il suo dissenso proprio su tale fraintendimento.

Fatta tale distinzione, è fuori dubbio che i metodi della «pastorale esorcistica» siano usati frequentemente dai predicatori carismaticisti (p.es. R. Bonnke, B. Hinn, Cesar Castellanos e iseguaci del G12) come pratica comune, imponendo le mani alla gente per liberarla dal presunto «demone della maledizione». Si veda in «Carismosofia» gli articoli «Pastorale esorcistica», pp. 205-212; «Pastorale esorcistica: guarigione interiore», pp. 213-219; «La strategia di una “guerriglia” spirituale», pp. 220-224.

Per l’attribuzione a spiriti di questioni che si possono chiarire diversamente, sia biblicamente che razionalmente, si veda l’articolo «Lo spirito della malattia?» e la mia risposta alle tesi di un carismaticista antitrinitario.

Ecco un annuncio della «Chiesa cristiana carismatica Bet-el» (provincia di Padova): «SEMINARIO: Metti fine alle maledizioni di famiglia. Sabato 5 Aprile 2008, dalle ore 09:00 alle ore 18:00, insegnamenti con liberazioni da ogni maledizione generazionale, Sala del Culto San Giorgio in Bosco».

Quanto alle deleterie conseguenze di una ideologizzazione della «maledizione generazionale» rimando come esempio al libro «Liberazione generazionale - Un’importante chiave per la guarigione» di Paul Cox. Come ciò si traduca poi nell’immaginario e nella pratica di certi cristiani, si vedano le riflessioni di Paolo Montecchi. Le tecniche dello spiritualismo esoterico, delle diagnosi e delle metodiche guaritorie dell’esoterismo, vengono assunte, trasportate in una logica cristianizzata e presentate come bibliche. Per l’approfondimento delle guarigioni esoteriche e della loro cristianizzazione rimando ai miei libri «Malattia e guarigione 1-2» (cfr. pp. 155ss.218-227).

Quanto alla perdita della salvezza (e alle paure da essa suscitata), su questo sito abbiamo discusso abbondantemente la questione e ci siamo confrontati lungamente su di essa con esponenti carismaticisti.

► Due tesi a confronto sulla perdita della salvezza 1 (A)

► Due tesi a confronto sulla perdita della salvezza 2 (A)

► Due tesi a confronto sulla perdita della salvezza 3 (A)

► Due tesi a confronto sulla perdita della salvezza 4 (A)

► Si può perdere la salvezza? (T)



Quindi, non si tratta di nulla di nuovo. Sebbene il lettore abbia partecipato alla discussione su evangelici.net come «Ddsound» sulle questioni inerenti alla «maledizione generazionale», è probabile che conosca le tematiche menzionate (p.es. differenza fra carismatici e pentecostali; pastorale esorcistica; perdita della salvezza) meno di quanto egli stesso pensa di sapere. Si noti inoltre che io non ho parlato al riguardo di «ambiti pentecostali» in genere, ma di «ambiti carismatici», che sono ben altra cosa. È probabile che «l’indignazione» del lettore sia causata da una certa dose di mancanza di conoscenza approfondita di tali cose. A tale riguardo lo invito a fare una ricerca più approfondita in opere e articoli di rinomati leader carismaticisti: allora avrà altro su cui veramente indignarsi!





3. {Andrea Viel} ▲



Effettivamente la «maledizione generazionale» è qualcosa d’inesistente nella Sacra Scrittura. Ne fanno un gran dire diversi predicatori, forse per la smania di vincolare le persone sempre più alla loro capacità carismatica. Pregare per una persona nel nome di Gesù, inibire o sciogliere i legami generazionali sulla vita del credente di turno oppresso da un apparente legame con debolezze proprie d’un qualche avo, è diventata ormai una moda. È una pratica, a mio parere deleteria nel modo più assoluto, inventata dal diavolo per rendere ulteriormente deboli i già deboli cristiani.

È triste vedere che Dio dice a Caino che «il peccato è alla porta, ma tu lo devi dominare», e i cristiani cercano sempre nuove scuse per dichiararsi impossibilitati a non fare il bene. Con la «maledizione generazionale» è tutto risolto. Non è colpa mia, ma del mio avo. Addirittura è colpa di Dio, che invece d’avere misericordia del mio avo, lo ha maledetto. Quindi se non è colpa mia, devo cercare un qualcuno che prega per me e mi libera di questo legame.

Mi rimane ancora una scusa, dopo. Perché vedi, se non risolvo, è perché quello che ha pregato per me, non aveva abbastanza «unzione» per liberarmi. Direi che il processo è diabolico. Qualcuno dovrà rendere conto a Dio d’una tale falsità.

A livello ebraico, non esiste assolutamente che HàShem [N.d.R. lett. «il Nome», eufemismo per Jahwè, cioè Dio] possa da un lato benedire e dall’altro maledire. Il termine che noi traduciamo maledire / maledetto non ha lo stesso significato della tradizione ebraica. Laddove noi leggiamo per esempio, nella nostra traduzione, «maledetto fino alla quarta generazione», la Scrittura non intende questo nel suo origine. Ricordiamo che Dio è ricco di misericordia. Non è che ultimamente perde la pazienza... Quello che intende è che quando una persona agisce perversamente contro l’Eterno, Dio non applica il suo giudizio subito (che coinvolgerebbe quindi anche le generazioni future), ma attende fino a quattro generazioni, per vedere se tra costoro c’è qualcuno che si converte dalle sue vie malvagie, e faccia revocare il giudizio. Un giudizio che, eventualmente, s’esaurisce con l’ultima generazione, non portando strascichi futuri.

Quindi la maledizione generazionale, è un concetto tutto cristiano (neo pentecostale) che non ha alcun fondamento nelle Sacre Scritture. Per fare un esempio, al riguardo di quanto ho riportato, prendiamo Caino. Caino uccide Abele, Dio lo scopre e gli dà una punizione. Tutte le Bibbie cristiane riportano Genesi 4,15 così: «Ma il Signore gli disse: “Ebbene, chiunque ucciderà Caino, sarà punito sette volte più di lui”. Il Signore mise un segno su Caino, perché nessuno, trovandolo, lo uccidesse».

L’originale ebraico riporta differente: «HàShem gli disse: “Quindi chiunque uccida Kàyin prima della settima generazione [sarà punito]!”. HàShem pose un segno a Kàyin affinché chiunque lo incontrasse non lo colpisse».

Onestamente, oltre che esatta, la versione originale ebraica mi sembra più coerente come discorso. Il Targum dice che HàShem incise sulla fronte di Caino una lettera del Suo nome. Quindi su Caino vi è la punizione di HàShem, ma gli vengono date sette generazioni per ravvedersi, e poi si parla della numerosa discendenza di Caino, proprio per dimostrare che HàShem non lo punì prima d’aver visto molte generazioni.

Ci sarebbe tanto da dire, molto di più di quanto un evangelico ha la capacità di vedere, ma usciamo fuori argomento. Ritroviamo Caino insieme a Lamec al versetto 24, che nelle Bibbie cristiane recita (mantenendo lo stesso errore interpretativo): «Se Caino sarà vendicato sette volte, Lamec lo sarà settantasette volte». Mentre invece nella traduzione ebraica dice: «Poiché alla settima [generazione] è stato ucciso Kàyin e Lèmekh [lo sarà] a settantasette».

In sostanza il Midrash spiega che Caino era morto per mano di Lamek dopo aver visto la settima generazione, e perché non s’era pentito del suo misfatto il giudizio di HàShem era arrivato; Lamek lo aveva ucciso involontariamente, e aveva anche causato accidentalmente la morte d’un suo figlio, per la disperazione d’aver ucciso Caino. Siccome le sue mogli lo volevano lasciare, lui spiegò la sua innocenza per le morti, dicendo in sostanza che «se la punizione di Caino, che uccise volontariamente, è stata rimandata fino alla settima generazione, certamente la mia punizione verrà posticipata settantasette volte le sette generazioni, perché ho ucciso per errore!». Questo a indicare un lungo periodo.

Spero di non avervi annoiato, ma di sicuro non è volontà di Dio (HàShem) infierire sulla posterità dell’uomo empio, ma addirittura dà molto tempo, nelle generazioni a venire, per tornare dalla via malvagia e riconciliarsi con Dio.

Purtroppo una vasta generazione di nuovi predicatori, attirano i credenti nell’errore, e per vanagloria personale, rendono questi credenti deboli nelle vie dell’Eterno, sempre alla ricerca d’un qualche «santo uomo di Dio» che intervenga su loro e li liberi, con la sua «unzione» dal potere del maligno. Direi che sono abbastanza arrabbiato, vedendo tutto quest’inganno. Shalom fratello… {14 maggio 2008}



Nota redazionale: Non posso che concordare con Andrea. Le sue riflessioni sono interessanti e degne di ulteriore approfondimento e verifica.





4. {Nicola Martella} ▲



Dopo un'approfondita ricerca nel Web, ecco qui di seguito alcune informazioni significative che ho trovato. Risulta ad esempio che il pastore Lirio Porrello (Palermo) sia a favore della «maledizione generazionale» in senso carismaticista. Egli è stato uno dei due contraenti su tale tema in un pubblico dibattito avvenuto nella sua chiesa.



■ Allo stesso link un credente di nome Stefano scrive quanto segue a proposito della prassi di varie chiese carismaticiste: «…da un po’ di tempo alcune chiese di Palermo, nazionali ed estere, predicano la maledizione generazionale, una prima dottrina che ha suscitato in me non pochi dubbi! In queste suddette chiese, per togliere la maledizione, spingono i fedeli a riunirsi in un ritiro fuori città per alcuni giorni. Chi non può allontanarsi dalla città per recarsi in questi ritiri spirituali, per svariati motivi (per mancanza di soldi, per problemi con familiari non convertiti, ecc.), non può usufruire del beneficio di vedersi togliere la maledizione dalla propria vita. In queste riunioni si predica che sulla vita di ogni credente, anche se convertito da anni, pende la maledizione tramandata dagli antenati fino alla quarta generazione, cioè ognuno deve rispondere a Dio dei peccati dei propri antenati (padre, nonno, bisnonno, ecc.). In questi ritiri ad ogni credente si presenta un foglio, dove ci sono scritti tutti i tipi di peccato. Ogni credente deve segnare tutti quei peccati che secondo lui i sui antenati possano aver commesso. Se non si pensa di essere a conoscenza dei peccati degli antenati, bisogna segnarli tutti con una “x”, per essere sicuri di non averne dimenticato nessuno! Poi questo foglio si deve bruciare in un braciere (anche se adesso la pratica del braciere alcune chiese l’hanno abolita). Tutto ciò spinge la gente a credere che la maledizione danneggia la loro vita, anche se hanno creduto già in Cristo e che quindi bisogna fare qualcosa per abolirla. Questo significa che il sangue di Gesù non è sufficiente a benedirli e a togliere la maledizione». Più avanti puntualizza quanto segue: «Quello che posso dirti è che sembra questa strana dottrina venga direttamente dalla Colombia e che sia parte integrante del sistema diabolico del G12 di Cesar Castellanos». Non posso che concordare con la sua analisi. Diversi di tali aspetti hanno sospetti paralleli nell'esoterismo.



■ Aggiungerei il movimento carismaticista «Parola di fede», che ha molte propaggini in Italia. Non è un caso che la chiesa «La Parola della Grazia» di Palermo, il cui pastore è Lirio Porrello, fa parte proprio di tale movimento.



■ Sulla presunta relazione di causa ed effetto fra «maledizione predizionale» e malattie, si veda l’articolo «Infermità, afflizioni e loro cause» e il connesso tema di discussione «Cause delle infermità? Parliamone».



■ Nel Web è stato riportato anche un contributo del pastore Nuccio Cavone, il quale afferma tra altre cose: «Come evangelico che cerca di mettere in pratica il “non oltre quel che è scritto” (1 Cor 4,6) provo solo un innato disagio davanti ai convinti sostenitori della “maledizione generazionale” o di altre dottrine come la “guarigione dell’inconscio” (magari con la tecnica del “cadere nello Spirito”) o il combattimento contro gli “spiriti territoriali” o il “soffio dello Spirito” e simili nuove dottrine.

Capisco che le novità solleticano i pruriti d’udire più delle consueta, vecchia “fede, che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre” (Giuda 3), ma che ci posso fare? Sono un evangelico e ho imparato a basarmi solo sulla Parola di Dio.

Per la precisione, un evangelico di nome e di fatto si basa su ciò che il Nuovo Testamento insegna e pratica. Il criterio secondo cui una pratica “funziona” o “attira la gente” è fuorviante e ci potrebbe portare dritti a Lourdes o a S. Giovanni Rotondo o in Tibet.

Anche il riferimento a passi oscuri e isolati del Vecchio Testamento è rischioso e potrebbe portarci a giustificare la poligamia o lo spiritismo. Nel Nuovo Testamento non mi risulta si parli mai di “maledizione generazionale”; anzi, quando qualcuno Gli chiede se è stato un certo cieco a peccare o i suoi genitori, Gesù risponde lapidario: “...né lui né i suoi genitori” (Giov 9,2-3).

Perché l’apostolo Paolo, Pietro e Giovanni non hanno mai scritto alle chiese di “peccati generazionali” e come venirne fuori?

No, grazie. Perdonatemi la miopia o la chiusura mentale ma preferisco insegnare e praticare ciò che sta scritto» (grassetto nostro). Non posso che sottoscrivere quanto da lui detto!



■ Riporto anche le parole di Giuliano Soveri, un pastore pentecostale di Pordenone, che ha affermato tra altre cose quanto segue sui cosiddetti televangelisti americani: «Ciò che mi sorprende, almeno in parte, è notare la difesa che di costoro fanno alcuni e probabilmente non pochi, che si definiscono evangelici che mi porta a farmi e a girarti una domanda: ma chi sono gli Evangelici? Dottrina della prosperità, Toronto blessing, G12 con corollario di peccato o maledizione generazionale, sono tutti evangelici? E se così è, cosa hanno costoro in comune con l’integrità morale e dottrinale e con l’assoluta sobrietà di Francescon, Lombardi, Petrelli, Bracco, Cannavò e tanti altri servitori autentici che sulle orme di Paolo ci hanno dato ben altri insegnamenti? Eppure tanti di costoro che a questi si richiamano, oggi siedono fianco a fianco con i sodali dei Copeland e degli Hinn nelle Federazioni e nelle Alleanze» (grassetto nostro). Le sue domande e le sue riflessioni sono da prendere sul serio!



Mario961


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05/11/2008 18:41
 
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Resta qui il fatto che le osservazioni fatte da Nicola martella siano più che corrette e che la risposta incontrollata del fratello pentecostale sia fuori luogo . Spesso i fratelli pentecostali s'indignano quando gli si attribuiscono loro dei ben noti credi che tutti sanno di loro esclusiva pertiennza: s'indignano (alcuni) quando gli si attribuisce l'adozione della dottrina della "prosperità e del benessere" od una certa ammirazione per il suo leader più noto - il signor Benny Hinn - e si indignano pure se gli si attribuisce questa nuova dottrina delle "maledizioni ineliminabili" o delle "possessioni demoniache di credenti salvati e nati di nuovo" (che , onestamente , alla luce della Bibbia, non sappiamo proprio come siano possibili !!). A noi dispiace che qualche pastore pentecostale che non condivide tali cose qua e là per l'Italia possa indignarsi e possa richiedere puntualizzazioni improbabili sulla falsità del fenomeno X applicato in senso generale a tutto il movimento... non è intenzione nostra , nè del pastore Martella far innervosire chicchessia ma la verità è la verità e - abbiate pazienza - a noi tocca proclamarla, sia che la cosa piaccia o non piaccia.

Mario
Mario961


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