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LA PSICHIATRIA UFFICIALE : STRUMENTO DI TIRANNIA AL SERVIZIO DEL POTERE ???

Ultimo Aggiornamento: 06/11/2008 21:12
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Il percorso di distruzione della psichiatria
Tratto da PSICHIATRIA del CCDU

E’ stato spesso detto che chi non conosce la storia è condannato a ripeterla. Questo certamente vale per le Pratiche della psichiatria, le cui "cure" distruttive e le false soluzioni hanno portato alla rovina della società più e più volte. L'evoluzione della psichiatria non ha seguito basi scientifiche ma i soldi e, come strumento dello stato, le tendenze politiche del momento. Questo breve arco di tempo fa da cronaca alla storia che si sta ripetendo. Abbiamo iniziato con i primi praticanti, i cui trattamenti brutali e programmi sociali risultarono in sofferenza e dolore indicibili. Vedrai che nel caso della psichiatria, alcune cose non cambiano mai.
1700 – 1800 : LE ORIGINI DELLA PSICHIATRIA
I primi trattamenti per i malati di mente non erano differenti dalla tortura. I pazienti venivano confinati in gabbie, celle o stalle per animali, incatenati nudi ai muri, picchiati e frustati. Benjamin Rush, autore del primo libro di testo di psichiatria americano, insegnava che il terrore ha effetti terapeutici, sosteneva terapie come il salasso, la repressione, il bruciare parti dei corpo, lo shock come ad esempio immergere a sorpresa il paziente in bagni di ghiaccio
1879: L’UOMO UN ANIMALE
Prima dello psicologo tedesco Wilhelm Wundt, la parola psicologia significava "logia - studio del" e “psiche - anima". Wundt si rifiutò di accettare lo spirito umano perché "non scientifico", dichiarando che l'Uomo era un animale e la sua nuova scienza, la psicologia sperimentale, il rimedio alle malattie dell'uomo. Le teorie di Wundt, che trovarono l'appoggio degli imperialisti tedeschi del 19° secolo, si diffusero rapidamente in tutto il mondo attraverso i suoi numerosi studenti che incominciarono a fare esperimenti con scimmie, cani, ratti, gatti e polli, tentando di risolvere l'enigma del comportamento umano.
1833: ELIMINARE GLI INADATTI
La parola eugenetica, che significa “la buon specie", fu coniata dallo psicologo inglese Francis Galton (cugino di Charles Darwin). Galton teorizzò che l'incrocio selettivo degli adatti poteva portare alla razza superiore, come l'aristocrazia inglese di cui faceva parte. Nella stessa epoca Herbert Spencer sviluppò “l’evoluzione della psicologia” teorizzando che molte persone nella società erano biologicamente imperfette e degne solo di una “morte veloce”.
1905: LA CRESCITA DELL'IGIENE MENTALE
Lo psichiatra Ernst Rudin e Alfred Ploetz fondarono la Società tedesca dell'igiene razziale per attuare il piano per la superiorità razziale promosso nel libro di Ploctz del 1895, “La sanità della nostra razza e la protezione del debole”. Ploetz propose che le cure mediche non fossero fornite ai "deboli" così che potessero morire. Rudin invece diventò uno dei principali architetti del programma di igiene razziale nazista per liberare la Germania dagli "inadatti".
1915: EUGENETICA NELLA SOCIETA’
Finanziati da potenti famiglie americane, gli psichiatri hanno promosso l'eugenetica come una "scienza". In breve tempo, leggi sulla sterilizzazione obbligatoria furono approvate in 24 stati americani ed in quasi tutte le nazioni non cattoliche dell'ovest, desiderose di "purificare i geni". Furono sterilizzati criminali, tossicodipendenti, folli ed idioti e, troppo spesso, poveri ed analfabeti. In Svezia, uno dei motivi della sterilizzazione erano “le caratteristiche inconfondibili degli zingari". Sotto l’egida di queste leggi, Stati Uniti, Giappone, Svezia, Danimarca, Finlandia e Norvegia costrinsero alla sterilizzazione circa 164.500 persone.
1925: IL PRELUDIO DELL'ORRORE
Lo psichiatra Alfred Hoche e Karl Binding, Capo della Giustizia del Reich tedesco, scrissero il libro “Il permesso a distruggere la vita delle persone indegne di vivere”. La genetica umana e l'igiene razziale fu scritto da Erwin Bauer, Eugen Fischer e Fritz Lenz. Questi e altri libri e trattati di eugenetica formarono le basi ideologiche dell'opera razziale di Adolf Hitler, il “Mein Kampf” (La mia battaglia) e fornirono la giustificazione "scientifica" per l'uccisione di milioni di persone.
1933 – 1938: LA NASCITA DEI TRATTAMENTI A BASE DI SHOCK
Mentre la medicina ha continuato il suo cammino con la scoperta scientifica di importanti diagnosi e terapie per la cura delle malattie, la psichiatria ha sviluppato brutali trattamenti corre shock a base di Metrozol, shock insulinici ed elettroshock. Se da una parte i medici hanno fatto tutto il possibile per prevenire le crisi epilettiche ed altri tipi di attacchi nei pazienti, dall'altra la psichiatria inventava metodi debilitanti per procurarli.
1935: PSICOCHIRURGIA
Promossa come "cura miracolosa", la psicochirurgia fu sviluppata per distruggere tessuti sani del cervello e controllare il comportamento dell'uomo. Uno studio, durato 12 anni sui pazienti di Egas Moniz, ideatore della lobotomia, mostrò che ebbero ricadute, crisi epilettiche e morte. L'americano Walter J. Freeman promosse con l'uso di un punteruolo una lobotomia prefrontale meno complicata. Moniz eseguì e supervisionò migliaia di queste operazioni, lasciandosi alle spalle pazienti con cervelli danneggiati e vite distrutte.
1940: LE PRIME VITTIME
Gli psichiatri tedeschi iniziarono il loro sterminio sterilizzando i malati mentali e trovarono, nel regime nazista, un ben disposto collaboratore per i loro piani di eugenetica. Entro il 1941 il piano si completò con "successo" con lo sterminio di 300.000 persone considerate "inadatte".
1940: IL PIANO GENERALE DELLA PSICHIATRIA
Il 18 giugno 1940, lo psichiatra militare inglese J. R. Rees durante l'annuale assemblea generale del Consiglio Nazionale per l'Igiene Mentale del Regno Unito delineò le mete della psichiatria nei settori chiave della società, le quali comprendevano l'infiltrazione nella politica, nella legge, nella chiesa, nella medicina e nell'insegnamento. Gli anni della guerra furono il trampolino di lancio per l'espansione della psichiatria che si insinuò nei governi e nei posti chiave dei servizi segreti militari.
1941: L'OLOCAUSTO
Dopo aver messo a punto quella che si può definire una catena di montaggio per lo sterminio dei pazienti nei manicomi, gli psichiatri tedeschi esportarono le loro tecniche, completandole con le camere a gas e i forni crematori, ai campi di concentramento dando luogo all'annientamento di milioni di persone.
1945: LA DISTRUZIONE DEI VALORI
Lo psichiatra G. Brock Chisholm fu sostenitore del piano generale di J.R. Rees del 1940, portando avanti uno degli scopi principali della psichiatria: la "reinterpretazione ed infine lo sradicamento del concetto di giusto e sbagliato”. Chisholm affermò che per prevenire una guerra era necessario che gli psichiatri eliminassero la "moralitá". Nel portare avanti questa missione la psichiatria ha creato un'escalation di violenza, crimine ed una società che abusa di psicofarmaci.
1948: LA FEDERAZIONE MONDIALE DELLA SALUTE MENTALE
I piani della psichiatria furono favoriti dalla formazione di un'organizzazione mondiale chiamata la Federazione Mondiale della Salute Mentale (WFMH, World Federation for Mental Health), i cui co-fondatori furono Chisholm e Rees. Fin da allora la WFMH ha svolto funzioni di consulenza per i governi relativamente al soggetto delle politiche sulla salute mentale. Nello specifico, la necessità di un sempre maggior numero di psichiatri e di fondi.
1952: PSEUDOSCIENZA
In America alla fine degli anni' 40, con l'arrivo delle assicurazioni contro le malattie, fu necessario per la psichiatria trovare un nuovo modo per diagnosticare malattie mentali. Non essendo riuscita ad isolare una singola malattia mentale scientificamente dimostrabile la professione compilò una lista di sintomi comportamentali definiti “disturbi mentali” che approvò tramite votazione e pubblicò nel nuovo Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali
1954: UN NUOVO PSICOFARMACO
La clorpromazina (Thorazine) fu scoperta dagli psichiatri francesi Jean Delay e Pierre Deniker, fu il primo farmaco “antipsicotico". Fu considerato come una lobotomia chimica e fu soltanto il primo di una lunga serie di “meravigliosi" psicofarmaci introdotti nel mercato come trattamento per la cosiddetta malattia mentale. Quando le cure promesse non si materializzarono, gli psichiatri e le case farmaceutiche cambiarono direzione ed incominciarono a promuovere il fatto che i disturbi mentali erano incurabili e che i loro farmaci potevano controllarne i sintomi. Raggirando i governi per ottenere l'approvazione di trattamenti farmacologici obbligatori sui pazienti si sono garantiti dei consumatori a vita.
1955: DROGARE I BAMBINI
Negli Stati Uniti viene approvato il Ritalin, un eccitante che possiede caratteristiche simili alla cocaina. Divenne il farmaco principale per trattare "l'iperattività" infantile o i disturbi di "deficit dell'attenzione", disturbi che non hanno una base scientifica e che vengono diagnosticati utilizzando un elenco di comportamenti dell'infanzia. A milioni di bambini viene somministrato il Ritalin. Viene promosso come sicuro dagli psichiatri, ma è stato dimostrato che provoca violenza, psicosi, suicidio e pericoli alla salute come per esempio attacchi cardiaci, ictus e morte.
1987: ANTIDEPRESSIVI
Nuovi tipi di antidepressivi, come per esempio il Prozac, furono reclamizzati conte psicofarmaci sicuri con meno effetti collaterali rispetto ai loro predecessori. Nel corso di 15 anni dalla loro scoperta, questi farmaci furono prescritti per ogni sintomo, dalla gelosia alla depressione. Ma nel 2004 furono rivelati un numero sempre maggiore di effetti collaterali su questo tipo di psicofarmaci rispetto a qualsiasi altro tipo. Questo indusse la FDA ed altre agenzie del farmaco ad avvertire i consumatori sul fatto che questi antidepressivi potevano provocare pensieri suicidi e non era consigliato prescriverli ai bambini e non si doveva abusare sugli adulti.
ANNI ’90: IL DECENNIO DEL CERVELLO
per ottenere nuovi finanziamenti governativi e diffondere un numero sempre maggiore di psicofarmaci, gli psichiatri dell'Istituto Nazionale della Salute Mentale concepirono una nuova manovra di marketing: "Il decennio del cervello". Questo fu il modo per giustificare maggiori finanziamenti per "effettuare ricerche su di una base biologica per la malattia mentale”. Furono promossi termini come il "disturbo cerebrale curabile”, la "malattia cerebrale omnicomprensiva" e lo "squilibrio biochimico" dando il via ad una nuova ondata di vendite di psicofarmaci che nel 2005 è arrivata a 76 miliardi all'anno in tutto il mondo.
DAL 2000: DANNEGGIARE NEL NOME DELL’AIUTO
Nel corso dei suoi 200 anni di storia la psichiatria non è riuscita a determinare la causa o a sviluppare una singola cura di nessun disturbo mentale. I suoi trattamenti causano dolori e sofferenze indicibili a coloro che cercano aiuto. Invece di migliorare la salute mentale nella società, la psichiatria ne trae enormi profitti. Oggi la psichiatria sta creando l'apparenza di un progresso scientifico nella cura della malattia mentale con nuovi trattamenti al cervello. Ma come la storia ha dimostrato, la nuova miracolosa cura di oggi è l'atrocità di domani. Con la psichiatria alcune cose non cambiano mai, i loro metodi continuano a danneggiare nel nome dell'aiuto.
Mario961


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Ketamina ai depressi: psichiatri americani pazzi od omeopati?

Marcello Pamio – 10 agosto 2006

www.disinformazione.it

La notizia è di qualche giorno fa. Una grande notizia secondo le agenzie stampa e i quotidiani nazionali.
Si tratterebbe della scoperta di un nuovo e potente trattamento per la cura del male del secolo! Avrebbero scoperto negli Stati Uniti una cura farmacologica miracolosa per la depressione (il disagio che colpisce, secondo gli esperti, dal 10 al 15% della popolazione). Ma così potente sarebbe questo medicamento che: “La depressione viene curata in due ore” (La Repubblica).
Scoperta da Premio Nobel o gli psichiatri sono andati via di testa? La storia della psichiatria direbbe la seconda…ma andiamo avanti.
La cura in questione è l’anestetico Ketamina (catalogato negli States come stupefacente) o Ketamine Hydrochloride. Forse qualcuno la conosce con uno dei seguenti nomi: K, Ket, Ketamine, Special K, Vitamin K (da non confondersi con la vitamina K vera), Smack, Kit-Kat, Keller, Mean Green, Rock Mesc, Rock Messaline, ecc.
Questa sostanza chimica venne sintetizzata dal farmacista Calvin Stevens nel 1962 mentre cercava di produrre in laboratorio un anestetico migliore del PCP (fenciclidina), cioè avente meno effetti indesiderati. Apro una parentesi sul PCP, visto che è in grado di produrre allucinazioni, delirio e disordini del pensiero, e in alcuni casi, la sua ingestione rendeva il soggetto difficilmente distinguibile da pazienti schizofrenici! (1)
Quali sono stati i risultati di Stevens? In pratica è riuscito a produrre un anestetico in grado di provocare effetti psichedelici e allucinatori dissociativi! Non male come anestetico, vero?
E infatti i tossici di tutto il mondo, o quelle persone disagiate che vogliono fuggire dal mondo reale per abbracciare un mondo virtuale fatto di luci e sensazioni amplificate a mille, la pensano proprio così: non male!
Nonostante sia venduta (spacciata?) sotto forma liquida per le iniezioni (bambini e/o animali), può essere fatta evaporare per formare una polverina da sniffare o comprimendola per dare origine a pastigliette comode per l’uso.
Studi effettuati su volontari sani, hanno evidenziato che la ketamina già a dosi subanestetiche produce sintomi positivi e negativi simili a quelli della schizofrenia, oltre ad alterazioni delle funzioni cognitive (diminuzione della attenzione, della memoria e della capacità di giudizio). (2)
Non solo: un’intossicazione acuta da ketamina, è accompagnata da effetti riconducibili a deficit cognitivi come mancanza di motivazioni e appiattimento affettivo. Ma questi ultimi, non sono sintomi che rientrano nella stessa depressione?
Quindi oggi, i grandi luminari della scienza psichiatrica americana, per intenderci quelli che circolano attorno all’Istituto Nazionale di Salute Mentale (National Institute of Mental Health) stanno usando una sostanza che produce sintomi simili alla schizofrenia e vicini alla depressione, per curare persone depresse!
Persone che stanno vivendo un profondo disagio dell’anima, che sono sprofondate negli abissi più neri del proprio essere, e che fanno fatica a vedere la luce e la gioia della vita, vengono letteralmente psichedelizzate e allucinate con una droga, il cui effetto in caso di intossicazione acuta è - guarda caso - simile proprio a quel disagio che stanno affrontando con sofferenza.
Non è un controsenso in termini scientifici? O forse, questi geni della salute mentale sono così avanti che stanno semplicemente mettendo in pratica il principio aureo dell’omeopatia: “Similia Similibus Curantur”, cioè i simili si curano con i simili? Quello che normalmente avvelena e/o intossica a dosi normali, a dosi omeopatiche (cioè estremamente diluite e dinamizzate) può curare…
Ecco allora spiegato l’arcano: l’associazione degli psichiatri non è andata via di testa completamente (anche se il DSM: il Manuale Diagnostico Statisti dei disturbi mentali farebbe pensare il contrario), sta semplicemente dimostrando sul campo che le teorie codificate da Hanneman nel XIX secolo sono corrette.
Se infatti la ketamina provoca su una persona normale in salute «stati alterati delle funzioni cognitive», allora in un depresso (che sta vivendo stati alterati delle proprie funzioni), dovrebbe omeopaticamente indurre alla salute!
I risultati - stando alle dichiarazioni degli esperti - dello studio sarebbero a dir poco sbalorditivi: in sole 2 ore dalla prima dose iniettata, il 71% dei pazienti ha dato segnali positivi di miglioramento e il 29% una remissione completa dei disturbi entro le 24 ore successive.
Cosa dire? Nulla! Se in 2 ore curano una depressione, è veramente eccezionale.
Bisognerebbe però a questo punto conoscere se tra i segnali positivi riscontrati dagli “alchimisti della psiche” vi sono stati pure viaggi allucinatori, dissociazione tra corpo e mente, stati modificati di coscienza, quella grande euforia associata a maggiore insensibilità al dolore che può provocare seri danni fisici, e molto altro ancora.
E’ importante analizzare attentamente i risultati a lungo andare, e non dopo poche ore dal trattamento. Questo perché dopo 2 ore con questa droga si “rinasce” e si vede la luce, e magari dopo 1 mese si gira per le viuzze della propria città alla ricerca di una fialetta e dopo 2 mesi si tenta di imitare il volo di un uccello, lanciandosi però dalla terrazza di casa…
Mancano i dati e le informazioni, ed è assolutamente scorretto veicolare determinate notizie che possono illudere quei milioni di persone che stanno passando un momento molto delicato e critico della loro esistenza. Ultimo, ma non per importanza, è assolutamente deleterio e criminoso far passare per medicamento una droga la cui pericolosità è risaputa e conosciuta da decenni!
Ma d’altronde siamo abituati a simili procedure da parte delle lobbies del farmaco e dall’establishment medico-scientifico nella loro busta paga, anche se in questo preciso caso la strategia rientra nel controllo mentale di massa, infatti la Ketamina ricorda molto da vicino la triste vicenda del Metilfenidato (il principio attivo del Ritalin®) usato per quella sindrome, inventata di sana pianta dagli psichiatri statunitensi negli anni ‘80, e conosciuta nel mondo come ADHD: Sindrome da Deficit di Attenzione con Iperattività!
Note: 
(1) Krystal JH, D’Souza DC, Hoffman R. NMDA receptor antagonist effects, cortical glutammatergic function, and schizophrenia: toward a paradigm shift in medication development. Psycopharmacology. 2003; 169 (3-4): 215-33.
(2) Krystal JH, Karper Lp,Charney DS, et al. Subanesthetics effects of the non-competitive NMDA antagonists, ketamine, in humans: psychotomimetic, perceptual, cognitive and neuroendocrine responses. Arch Gen Psychiatry. 1994; 51: 199-214.
- Malhotra AK, Pinals DA, Breier A, et al. NMDA receptor function and human cognition: the effects of ketamine in healthy subjects. Neuropsychopharmacology. 1996; 14: 301-308.
- Jansen KLR. Ketamine: can chronic use impair memory?. Intern J Addict. 1990; 25:133-139.
Per approfondimenti:
- La Droga2
www.droga2.it/dipendenza-droga/allucinogeni_lsd.htm
- Dronet
www.dronet.org/sostanze/sos.php?codice=5&titolo=Ketamina&language=it
Mario961


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PSICHIATRI:TANTI MORTI QUANTI IN GUERRA -
 
Psichiatria: tanti morti quanti in guerra
Da Rudin ai nostri giorni

Davis Fiore – tratto da http://www.nopsych.it/article298.html

L'idea di creare una razza pura e sterminare gli "inferiori" si consolidò ventotto anni prima dell'ascesa di Hitler. Nel 1905 la psichiatria stava già portando avanti il progetto eugenetico e quando i nazisti salirono al potere nel 1933, lo psichiatra Ernst Rudin assieme ad altri stavano compilando le leggi per la sterilizzazione della popolazione (Sterilization Act). Poco più tardi 375 mila cittadini tedeschi sarebbero stati sterilizzati.
Il pensiero psichiatrico ha giocato un ruolo decisivo nelle questioni politiche che hanno preceduto il secondo conflitto. Per di più, sin dalla sua adolescenza, Hitler fu sottoposto a pesanti trattamenti mentali. A causa della sua cecità, nel 1918 fu ricoverato in un ospedale psichiatrico, dove Edmund Forster lo sottopose a ipnosi, convincendolo che dovesse riacquistare la vista per dedicarsi alla rinascita della nazione. In seguito, Thoedore Morrel gli prescrisse l'Ekodal e il Pervitin, due potenti psicofarmaci, che lui assunse sino alla sua morte, nel 1945.
Rudin stesso, che a quel tempo gestiva l'Istituto Kaiser Wilhelm di Monaco, suggerì l'eliminazione di tutte quelle persone che costituivano un peso per la società. A Hadamar e in altri sanatori, pochi anni dopo, furono sterminate 275 mila persone, tra handicappati, anziani e malati.
A influenzare Hitler furono anche i testi psichiatrici che lesse: "Liberazione della distruzione della vita priva di valore" di Hoche e Binding (1920), e "Principi di ereditarietà umana e igiene razziale" di Bauer, Fisher e Lenz (1921).
Fatti come questi mostrano l'enorme influenza della psichiatria nel secondo conflitto mondiale. E se nei campi di concentramento sono decedute dieci milioni di persone, ogni anno, più di 100 mila persone muoiono all'interno delle istituzioni psichiatriche, ancora oggi. Le sofferenze subite dagli internati sono spesso atroci. Ogni anno, a causa dell'elettroshock, fino a 10 mila persone muoiono, ogni 75 secondi un cittadino nel mondo subisce un trattamento psichiatrico non volontario. Quando si sentono queste cifre, non si può che pensare a un altro olocausto.
Ovunque abbia messo piede la psichiatria, crimini e distruzione hanno avuto il sopravvento. Il nazismo non è che uno dei contesti politici in cui si è insinuata. Persino il braccio destro di Bin Laden, Ayman Al Zawahiri, sarebbe un ex psichiatra, esperto nel lavaggio del cervello, mentre secondo "The Times" Al Quaeda creerebbe kamikaze con l'uso dell'ipnosi, combinata a droghe e dolore. Anche Slobodan Milosevic, che portò avanti la pulizia etnica in Kosovo, fu per 25 anni paziente dello psichiatra Karadzic.
Se possono essere perpetrare simili crudeltà con la psichiatria, il fatto che si stia occupando con tanto interesse dei bambini mi preoccupa. Che ne sarà del loro futuro?
Mario961


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