La community Cristiani Ecumenici da msn a ffz
Se credi che il dialogo fra le diverse confessioni di fede sia importante per la pace, per la civile convivenza, per il rispetto della persona umana, per fare un passo avanti verso l'unità della Chiesa fondata da Gesù Cristo, se ti piace il dialogo tra le diverse confessioni di fede, allora questo è il posto giusto per te.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

EVANGELICI E PROTESTANTI : SONO UGUALI ??? CAPITELO CON QUESTI ESEMPI ....

Ultimo Aggiornamento: 26/04/2009 18:06
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 2.475
Post: 140
Registrato il: 31/10/2008
Registrato il: 02/11/2008
Sesso: Maschile
Moderatore CristianiEcumenici
07/11/2008 19:29
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Aborto protestante. Un nuovo rito che fa discutere
Un «rituale di guarigione da un aborto» da adottare in tutte le Chiese protestanti per le donne che interrompono la gravidanza. Lo pubblica il settimanale delle Chiese evangeliche italiane, Riforma. Il rituale prevede una preghiera comunitaria, seguita dalla testimonianza della donna che ha abortito. Al termine del racconto una delle donne presenti alla cerimonia pronuncia la formula: «Sii guarita sorella, sii integra». Quindi una donna porta un vaso pieno di terriccio nuovo e vi sparge dei semi pronunciando una formula: «La vita è rotta, la vita muore, ma la vita rinasce, la vita continua». La donna che ha abortito innaffia il vaso, che le viene donato. Per le Chiese protestanti l’aborto è pienamente legittimo e affidato alla libera scelta della donna. Il rituale è un segno della «solidarietà» della comunità nei confronti di chi ha abortito.
Quanto qui sopra riportato è stato pubblicato la settimana scorsa sul settimanale Panorama.
La posizione ufficiale della Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno in merito all’aborto risale al 1992 (vedi documento alla pagina
www.avventisti.it/chisiamo/doc.asp?idx=5). In essa si afferma il valore e il rispetto della vita.
La Chiesa avventista, pur non condividendo l’aborto praticato nel “quadro di un controllo delle nascite, di scelta del sesso del nascituro o di comodità degli sposi”, riconosce allo stesso tempo che il luogo etico di tale scelta è l’individuo e non un dato sistema religioso o politico. La Chiesa si pone nei confronti della donna che sceglie di abortire come consigliere morale, sostegno psicologico, aiuto materiale e un luogo di “riflessione biblica per comprendere le proprie responsabilità morali alla luce delle Scritture”.
Mario961


Sursum Corda !
OFFLINE
Post: 2.475
Post: 140
Registrato il: 31/10/2008
Registrato il: 02/11/2008
Sesso: Maschile
Moderatore CristianiEcumenici
07/11/2008 19:32
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Gli inizi della Riforma in Svizzera (1516 - 1525)
All'inizio del XVI secolo il modo di vita degli Svizzeri è confrontato con cambiamenti radicali. La popolazione è aumentata e molti giovani sono costretti all'emigrazione in qualità di mercenari. Al loro ritorno portano nei villaggi nuove idee. Il denaro che hanno guadagnato e il bottino conquistato corrompono i costumi e suscitano il desiderio del lusso.

Anche i cantoni svizzeri sono influenzati da nuove grandi correnti di idee che vanno diffondendosi in Europa. L'Umanesimo, movimento che vuole il ritorno alle fonti dell'Antichità, conosce ovunque un grande successo. Basilea, con l'università fondata nel 1460 e le numerose stamperie, ne è il centro di interesse per la Svizzera. Vi insegnano e vi risiedono uomini famosi e istruiti come lo svittese Paracelso e il celebre Erasmo da Rotterdam. Anche a Zurigo opera un gruppo di studiosi legati a questo movimento.

L'idea del ritorno alle fonti si afferma anche in campo religioso. Già alla fine del XIV secolo alcuni vogliono ritornare alla fede dei primi cristiani. La Chiesa cattolica del tempo è in piena crisi; l'alto clero si accaparra le cariche più redditizie e pratica il nepotismo (Tendenza a favorire i famigliari nell'attribuzione di posti e incarichi). Parroci e vicari sono spesso ignoranti. Alcune pratiche come il commercio delle indulgenze, il culto esagerato delle reliquie dei santi e il caso Jetzer a Berna nuocciono all'immagine della Chiesa. Il clero dei cantoni rurali rimane comunque più vicino e a contatto del popolo rispetto a quello delle città svizzere e della Germania.

Influenzato da Lutero, l'umanista Ulrico Zwingli, curato di Zurigo, predica la riforma della Chiesa cattolica. Dal 1519 Zwingli insegna che la religione deve basarsi unicamente sulla Bibbia. Bisogna dunque abbandonare tutto ciò che la Sacra Scrittura non menziona: conventi, culto delle reliquie e dei santi, celibato dei preti, devozione alla Madonna. Le idee di Zwingli si propagano a macchia d'olio e le autorità di Zurigo organizzano una "disputa". Durante questa pubblica discussione teologica Zwingli affronta i rappresentanti del vescovo di Costanza e ne esce rafforzato così che le autorità di Zurigo gli concedono libertà d'azione. Durante il 1523 e 24 introduce graduali cambiamenti nella pratica religiosa e nel 1525 il protestantesimo diventa religione ufficiale di Zurigo.



Le guerre di religione del XVI secolo

La nuova fede si espande rapidamente, propagata dai discepoli di Zwingli; Vadiano converte San Gallo, mentre la campagna rimane fedele all'abbazia e al cattolicesimo. La riforma trionfa a Sciaffusa grazie a Hofmeister. L'umanista Ecolampadio convince i Basilesi ad accettare la nuova religione. Nel 1528 anche Berna si unisce ai riformati. Da allora gli Svizzeri formano due blocchi ben distinti e ostili tra loro. I cantoni della Svizzera centrale, meno toccati dalla crisi ecclesiastica, non sentono la necessità di riformarsi. Vivono del servizio mercenario che Zwingli ha proibito a Zurigo e che vorrebbe proibire ovunque in Svizzera. I Waldstätten inoltre temono che la Riforma diventi lo strumento utilizzato da Zurigo per dominare la Confederazione. In questo periodo di forti tensioni nascono due patti militari: l'"Unione Cristiana" che raggruppa i cinque cantoni cattolici e l'Austria e l'"Alleanza evangelica" che riunisce i quattro cantoni protestanti, Bienne, Mulhouse e Strasburgo. Glarona, Friburgo, Soletta e Appenzello rimangono in disparte.

La guerra ha origine dalle controversie sui baliaggi comuni d'Argovia e di Turgovia, dove ogni blocco vuole imporre la propria religione e non risparmia le provocazioni. Nel giugno del 1529 più di 20'000 protestanti si oppongono a 9'000 cattolici a Kappel, vicino a Zugo. Glarona interviene opportunamente per riconciliare i due campi. La prima pace nazionale è sottoscritta il 26 giugno. Ad ogni cantone è lasciata la facoltà di scegliersi la religione desiderata, mentre nei baliaggi comuni ogni comune sceglierà mediante voto. I cattolici sono obbligati a sciogliere la loro alleanza.

La pace durerà solo due anni. Nel 1531, a causa di incidenti nel baliaggio comune di Turgovia e della volontà di Zwingli di predicare la Riforma anche nei cantoni cattolici, le ostilità riprendono. Zurigo proibisce ai cattolici, che si stanno preparando alla guerra, l'accesso ai mercati. I riformati sottovalutano gli avversari e hanno la peggio. La seconda pace nazionale, firmata nel gennaio 1532, modifica lo statuto dei baliaggi comuni a favore dei cattolici; d'ora in poi più nessun comune potrà diventare protestante, mentre sarà possibile far ritorno alla fede cattolica. La diffusione della Riforma nella Svizzera tedesca subisce così una battuta d'arresto.

Anche a Locarno sorge una comunità protestante che però sarà costretta a lasciare la città per trasferirsi a Zurigo nel marzo del 1555.



La Riforma nella Svizzera Romanda

L'introduzione della Riforma in romandia è dovuta all'azione combinata di diversi fattori. Innanzitutto l'ambizione di Berna che non aveva mai rinunciato ad espandere il proprio territorio fino al Giura e oltre (Franca Contea). In secondo luogo dal ruolo dei riformatori francesi Guillaume Farel, Giovanni Calvino e dei loro discepoli. La situazione politica nella Svizzera romanda è molto complessa e confusa e il duca di Savoia vorrebbe approfittarne per costituire un vasto dominio comprendente tutto il territorio tra il Lemano e la Sarine. Per raggiungere questo scopo occorre però rimuovere l'ostacolo rappresentato dai borghesi di Losanna e di Ginevra. Il duca Carlo III non nasconde le sue ambizioni, che inducono Losanna e Ginevra a firmare un trattato di alleanza con Berna e Friburgo nel 1525 e 1526.

Nel 1530 il duca di Savoia assedia Ginevra, di conseguenza Berna reagisce inviando una spedizione in aiuto della città. Il duca ritira le sue truppe ed è costretto a firmare il trattato di St. Julien, rinunciando al dominio su Ginevra. Berna incarica subito Farel di predicare la Riforma nella città lemanica e minaccia di rompere l'alleanza se i Ginevrini non si fossero convertiti. Nel 1535 iniziano così ad accettare la nuova fede. Tuttavia già alla fine del 1535 il duca di Savoia ordina il blocco di Ginevra, violando il trattato e, contemporaneamente, un esercito francese marcia sulla Savoia. Francesco I, Re di Francia, promette aiuto e protezione ai Ginevrini. Berna decide di agire per salvare la città e impadronirsi del Paese di Vaud (1536).

Mentre i Bernesi si mettono in marcia, Friburgo e il Vallese si trovano di fronte a un grave dilemma: lasciare che Berna accresca la sua potenza e favorire così un'ulteriore espansione del protestantesimo, oppure allearsi con Berna e dichiarare guerra a un principe cattolico? Decidono di marciare al fianco dei Bernesi per cercare di salvare il salvabile. Friburgo si impossessa di Estavayer, Romont, Rue, Bulle e Châtel-St.-Denis; i Vallesani occupano lo Chablais. Questi territori rimangono perciò cattolici, mentre Berna impone la Riforma nel Paese di Vaud che si trova ora sotto il suo dominio. A Ginevra, Giovanni Calvino consolida quanto fatto da Farel, trasformando la città in un bastione del protestantesimo, la cosiddetta "Roma protestante".



La Riforma cattolica in Svizzera

Verso la metà del XVI secolo avvengono profondi cambiamenti nella Chiesa cattolica. Diversi papi e alti prelati si rendono conto che bisogna sopprimere gli abusi e rafforzare l'organizzazione ecclesiastica. Questa volontà di cambiamento si manifesta durante il Concilio che si riunisce a Trento dal 1545 al 1563. Grazie a una vasta riforma, la Chiesa cattolica vuole arginare la diffusione del protestantesimo. Il principale artefice di questo rinnovamento cattolico in Svizzera è l'arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo. Egli percorre i paesi cattolici e fonda a Milano un seminario, il collegio Elvetico. Nello stesso periodo il papa nomina un ambasciatore presso i cantoni svizzeri, con sede a Lucerna. L'ordine dei Gesuiti, molto attivo durante la Controriforma, si stabilisce a Lucerna nel 1574, a Friburgo nel 1580, a Porrentruy nel 1591, a Sion del 1636 e a Soletta nel 1668.

Coscienti del momento propizio, i cattolici tentano di riconquistare il terreno perduto. I cantoni svizzeri ed i loro alleati sono scossi da violenti sussulti che non degenerano però in battaglie armate. I cantoni cattolici costringono così Berna a restituire le conquiste fatte a sud del Lemano (il Faucigny) e il Pays de Gex; questi territori ridiventano proprietà dei Savoia nel 1564. Incoraggiati da questi successi, i cantoni cattolici della Svizzera centrale, Friburgo e Soletta sottoscrivono un'alleanza separata detta "Alleanza Cristiana" (lega d'oro o Lega Borromea) (1586) che ha come scopo la difesa del cattolicesimo. L'alleanza viene completata da un accordo con il Re di Spagna: i firmatari si impegnano a lasciar passare le truppe degli alleati sul proprio territorio! Ciononostante, quando si verifica un problema tra due cantoni di confessione diversa, è possibile trovare un accordo. Per esempio nel 1555 Berna e Friburgo si spartiscono amichevolmente le terre del conte della Gruyère, fortemente indebitato nei loro confronti: Friburgo ottiene la Gruyère, Berna il Pays d'Enhaut e il Gessenay.

Verso la fine del XVI secolo si è però vicini alla rottura. Nel 1597 il canton Appenzello si scinde in due blocchi ostili: la parte interna, cattolica e quella esterna, protestante. Nella Svizzera romanda il duca di Savoia cerca di riconquistare i territori perduti nel 1536. Nel 1588 cattolici clandestini di Losanna sono pronti ad agire e ad aprire le porte della città al duca che, con il suo esercito, è costretto a rinunciare a causa del maltempo che non gli permette di attraversare il Lemano. Nel 1602 il tentativo del duca di Savoia contro Ginevra riaccende le tensioni religiose.
Mario961


Sursum Corda !
OFFLINE
Post: 579
Post: 130
Registrato il: 11/11/2008
Registrato il: 14/11/2008
Città: ROMA
Età: 56
Sesso: Maschile
Moderatore CristianiEcumenici
25/11/2008 13:21
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

OFFLINE
Post: 579
Post: 130
Registrato il: 11/11/2008
Registrato il: 14/11/2008
Città: ROMA
Età: 56
Sesso: Maschile
Moderatore CristianiEcumenici
25/11/2008 13:27
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

IDEM COME SOPRA : CHIESA PROTESTANTE EPISCOPALE DEL BRASILE -
www.riforma.it/innerpage.php?id=article20080512143710
OFFLINE
Post: 579
Post: 130
Registrato il: 11/11/2008
Registrato il: 14/11/2008
Città: ROMA
Età: 56
Sesso: Maschile
Moderatore CristianiEcumenici
25/11/2008 13:33
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

IDEM COME SOPRA : I VALDO METODISTI E LA PROCREAZIONE ASSISTITA -
http://www.riforma.it/documents/TeD_Procreazione.pdf


                                                          
OFFLINE
Post: 579
Post: 130
Registrato il: 11/11/2008
Registrato il: 14/11/2008
Città: ROMA
Età: 56
Sesso: Maschile
Moderatore CristianiEcumenici
25/11/2008 13:48
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

CHIESA EVANGELICA TRADIZIONALISTA : L'IFED DI PADOVA DELLA CHIESA DEI FRATELLI -
http://www.alleanzaevangelica.org/documenti/omosessualita.htm

OFFLINE
Post: 579
Post: 130
Registrato il: 11/11/2008
Registrato il: 14/11/2008
Città: ROMA
Età: 56
Sesso: Maschile
Moderatore CristianiEcumenici
25/11/2008 14:01
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

L'EVANGELICO FONDAMENTALISTA BOLOGNESI ED IL PROTESTANTE STORICO E TEOLOGO BOUCHARD -

Chi sono i Cristiani Evangelici

di P. Bolognesi

 

Chi sono i cristiani evangelici? La domanda è legittima. Il nome rischia oggi di essere portatore di equivoci. È quindi necessario definire cosa s'intenda con "evangelici".


Essere evangelici

Il termine "evangelici" non è stata una scelta voluta, esso ci è stato affibbiato da altri. Purtuttavia ci sta bene se si vuole mantenere la radice del suo significato. Evangelico proviene dal termine Evangelo (o Vangelo) che significa "buona notizia", la buona notizia di Gesù Cristo. In effetti noi crediamo di doverci riferire al Vangelo ed alla Bibbia come alla somma autorità per la nostra fede e condotta. Essa è assolutamente centrale. L'uomo saprebbe molto poco su Dio e su se stesso se Dio non avesse parlato e non si fosse rivelato nella Sua Parola. Il Dio che emerge dalle pagine della Bibbia non è un Dio indifferente, immobile e muto, ma il Dio che parla.

Per questo la Bibbia è importante, anzi, essenziale per la vita di chiunque. La sua centralità significa prima di tutto che la Bibbia è il mezzo particolare attraverso il quale Dio comunica la sua verità all'uomo. Senza di essa ci sarebbe molta incertezza, ma per mezzo suo vi può essere la luce e la certezza. Poiché Dio ha rivolto all'uomo il suo messaggio, quest'ultimo può sperare, essere liberato e salvato.
In questo senso essere evangelici significa essere coerenti con l'affermazione di Dio come Signore, come Colui che ha parlato nella sua Parola e che attraverso di essa può liberare l'uomo da tutte le sue illusioni rivolgendogli una parola certa per la sua salvezza. Se la Bibbia è il mezzo attraverso il quale Dio comunica la sua verità all'uomo, allora ogni uomo ha la libertà d'accostarsi ad essa. Il potere e la chiarezza della Parola di Dio è tale da non aver bisogno d'altro sostegno che la sua stessa forza. Lo Spirito Santo è capace di rendere efficace la Scrittura nel cuore delle persone.

Per questo si parla anche di "sacerdozio universale" dei credenti. Nel senso che ciascun uomo, il più potente come il più umile, il più ricco come il più povero sono posti, nel loro rapporto con Dio, su di uno stesso piano. E se tutti sono liberi d'accostarsi alla Parola di Dio, tutti sono "sacerdoti". Non c'è bisogno di mediatori umani tra Dio e gli uomini, ma tutti sono fratelli. Le chiese evangeliche non si riuniscono attorno a degli uomini che pure possono avere dei doni particolari da Dio, ma sono riunite da e attorno alla Parola di Dio.


Essere cristiani

Anche su questo termine ci sono troppi luoghi comuni. Con il termine "cristiani" si deve però intendere coloro i quali, come dice la Bibbia seguivano Gesù Cristo e si erano dati a Lui (Atti 11,26). In questo senso si deve pensare agli apostoli, ai discepoli, ai primi convertiti della Pentecoste, a quelli di Gerusalemme, Antiochia, Corinto, ecc. Si pensa a tutti coloro che nel tempo hanno subito scherni, flagelli, catene, lapidazioni, martirii, poiché "di loro il mondo non era degno". Si pensa agli innumerevoli roghi accesi e a tutti coloro che ancora oggi soffrono a causa del nome che portano, quello di cristiani. Oggi, soprattutto nel nostro mondo, non è sempre così. Ci si può chiedere però cosa potevano credere per giungere fino a quelle estreme conseguenze con la certezza di non essere degli illusi.

Noi cristiani crediamo che Gesù sia il solo Signore. Siamo fermamente convinti dalla Parola di Dio, che al di fuori di Lui non sia possibile essere salvati "perché non v'è sotto al cielo alcun altro nome per il quale si abbia ad essere salvati" (Atti 4,12). Gesù è per noi il solo Mediatore tra Dio e gli uomini (1 Timoteo 2,5), perciò non c'è bisogno di alcun altro che faccia da tramite tra Dio e gli uomini. Dio è al di sopra di tutti e di tutto e a Lui solo deve andare la gloria.
Forse ci si può chiedere perché si ritiene di aver bisogno d'un Salvatore. Senz'altro perché in quanto esseri umani riconosciamo la nostra totale incapacità nel realizzare il bene secondo Dio. Dinanzi al Dio santo della Bibbia, ciò che l'uomo può realizzare di meglio non è altro che un "abito sporco". Ciò che la Bibbia chiama peccato non è una generica tendenza o determinazione casuale, non è solo lo stato di penosa incertezza, esso è iniquità e perversione del cuore. Qualcosa che attinge alla più intima essenza del nostro essere e che dinanzi alla santità di Dio è immondo. Per scalzare questa corruzione non è in alcun modo possibile affidarsi a pratiche religiose (digiuni, pellegrinaggi, sofferenze o altro). Questo è ciò che propongono tutte le diverse religioni. Questa è la nevrosi di una falsa salvezza che cresce sul terreno delle illusioni umane. Tutti i sistemi umani dicono: "Tu devi fare". Tutti impongono all'uomo certe richieste che in definitiva egli non può realizzare. Cristo è invece venuto ad annunciare qualcosa di assolutamente diverso, un'autentica buona notizia: "Tu non devi meritarti nulla, io ho compiuto tutto. Tu non devi salvarti, io ti ho salvato. Tu non devi giungere ad un certo livello di giustizia, io sono la tua giustizia. Tu non devi espiare i tuoi peccati, io li ho espiati".


Tutto è compiuto

Come può essere realmente vissuta una tale prospettiva? Soltanto per fede: fede come riconoscimento e accettazione dell'opera della grazia che dice: "Tutto è compiuto!" (Giovanni 19,30). Sotto il cupo cielo della condizione umana Dio lascia trapelare la luce della speranza. Gesù disse: "Venite a me voi tutti che siete travagliati ed aggravati, e io vi darò riposo" (Matteo 11,28). "Io sono la luce del mondo, chi mi segue non camminerà nelle tenebre, anzi avrà la luce della vita" (Giovanni 8,12). Qui non si tratta di migliorare, ma di cambiare radicalmente, di "nascere di nuovo"; non si tratta d'aggiornarsi, ma di convertirsi. Senza Dio anche il progresso non è che decadenza, poiché ogni miglioramento ci pone nuovamente in presenza della nostra derisoria insufficienza e della nostra minacciosa finitudine.

Alle persone sconvolte dalle esigenze assolute di Dio, il Vangelo di Cristo annuncia un perdono totale e quindi la pace. La sua opera è completa ed irripetibile, la sua luce sufficientemente luminosa per far impallidire tutto ciò che è umano e smascherare le meschine illusioni della nostra povertà. La grazia è ciò che non si merita! Forse tanti la stanno cercando da tanto tempo senza rendersi conto che è un dono libero e sovrano di Dio che ama e chiama per nome. Poiché non è un diritto, né qualcosa d'obbligato, essa può essere accolta solo per fede, ma anche con la riconoscenza più completa. "Chi crede nel Figliuolo ha la vita eterna". La salvezza è un dono di Dio che vale per l'eternità. E quando la si è conosciuta la si può confessare davanti agli uomini per la gloria di Dio.






In cosa consiste il culto degli evangelici?

Noi non abbiamo la "messa" cattolica, intesa come ripetizione del sacrificio di Cristo, perché crediamo che Gesù Cristo ha offerto sé stesso come "unico sacrificio per i peccati" di coloro che credono (leggi nella Bibbia in Ebrei 10:12 e Romani 6:9-10), e che "questo Egli l'ha fatto una volta per sempre quando ha offerto sé stesso" (Ebrei 7:25-27; 9:22-28).
Ci riuniamo insieme per offrire al Signore la nostra adorazione, con le lodi, i cantici, le preghiere e le testimonianze, offerte a Lui nella semplicità, e meditiamo la Parola di Dio.


Perché i cristiani evangelici credono in Cristo ma non nella Chiesa?

Noi crediamo sia in Cristo che nella Chiesa! La differenza con i cattolici è nel concetto di Chiesa: loro credono che la Chiesa sia quella di Roma, e che fuori di essa vi sia salvezza (vedi qui). Le altre chiese storiche, come ad esempio quella ortodossa, non riconoscono la presunta supremazia del vescovo di Roma.
Noi evangelici crediamo che "la" Chiesa sia soltanto la Chiesa Cristiana, cioè l'insieme di tutti i cristiani del mondo che credono in Gesù Cristo come loro Salvatore. In questo senso, la Chiesa Cristiana è detta universale (o "cattolica") ed è anche chiamata nella Bibbia "il corpo di Cristo", cioè l'insieme di noi cristiani, con a capo soltanto il Signore.


Quali sacramenti avete? Avete dei sacerdoti?

Abbiamo i sacramenti previsti dalla Bibbia:
1) Il battesimo in acqua (eseguito secondo l'esempio dei Vangeli).
2) La santa cena.
3) La confessione privata a Dio, o anche pubblica per chi lo vuole.
4) Il matrimonio.
5) L'unzione degli infermi.
Non abbiamo l'ordine sacro, perché non è previsto dalla Bibbia, secondo la quale tutti i cristiani sono santi e sono sacerdoti del Signore per offrire a Lui il sacrificio della nostra lode mediante Gesù Cristo
(vedi 1 Pietro 2:5 e Apoc. 1:5-6; vedi anche qui).





(Il brano che segue è tratto da un articolo de "l'Espresso online")


Un’inchiesta commissionata dalla Chiesa valdese e resa pubblica lo scorso 6 maggio ha accertato che gli italiani apprezzano il protestantesimo per “impegno sociale”, “solidarietà” e “rigore morale”, oltre che per una “maggiore conoscenza dei testi sacri” e un “comportamento più coerente con la loro fede”. Ma quanto a informazione, gli intervistati ne sanno poco o niente.

L’inchiesta commissionata dalla Chiesa valdese è indizio di una più generale tendenza delle classi intellettuali, cattoliche e non, nel giudicare selettivamente il protestantesimo d’oggi.

Da parte dei ceti istruiti, l’ignoranza e il discredito colpiscono soprattutto un’area del mondo protestante, quella definita fondamentalista. È un discredito che influenza anche il dialogo ecumenico perseguito dai circoli cattolici più impegnati: ben disposti verso luterani, valdesi, calvinisti e anglicani, ma molto chiusi od ostili nei confronti di pentecostali ed evangelicals (evangelicali).

Ebbene, proprio da parte di un autorevolissimo esponente della Chiesa valdese e del campo progressista, il pastore Giorgio Bouchard, è venuta una vigorosa critica a questo doppio standard. [...]

Scrive Bouchard: “In un’epoca infestata dal peggior relativismo morale e da un materialismo soffocante, i pentecostali rappresentano una nuova e legittima interpretazione della pietas cristiana, fondata su una grande certezza: la presenza dello Spirito, la tanto trascurata terza persona della Trinità”.

Bouchard rovescia “la vecchia opinione secondo cui la crescita del movimento pestecostale nell’America Latina altro non fosse se non una manovra dell’imperialismo americano”. Fa notare, piuttosto, che “un predicatore laico della pentecostale Church of God è stato per vari anni Charles Schultz, l’inventore di Charlie Brown, questa garbata e incisiva autocritica dell’homo americanus”.

Quanto al fondamentalismo, dopo averne descritto l’origine come ritorno ai “fondamentali” della fede contro il relativismo etico e culturale che corrode la civiltà, Bouchard scrive: “Naturalmente questo movimento non è molto gradito agli intellettuali secolarizzati di Boston e di New York. Essi hanno cominciato a usare la parola fondamentalista come sinonimo di oscurantista: si tratta però di un abuso lessicale che va fermamente combattuto. [...] Metà dei 700 milioni di evangelicals che vivono nel mondo di oggi sono fondamentalisti: sono stati nel Gulag sovietico, oggi sono nei campi di prigionia cinesi. Più d’una volta affrontano il martirio per la loro fede, in taluni paesi islamici. [...] Potrebbe darsi che proprio i tanto disprezzati fondamentalisti costituiscano l’ultima manifestazione di quello spirito puritano che tanta importanza ha avuto nella storia della democrazia moderna”.



Si vedano anche:
  • Nato di nuovo: una testimonianza (link)
  • Chi sono gli Evangelici Pentecostali
  • La situazione in Italia (editoriale)
  • Predicazioni del pastore Roberto Bracco (link)
  • Cantici cristiani evangelici
  • Differenze tra cattolici ed evangelici
  • OFFLINE
    Post: 579
    Post: 130
    Registrato il: 11/11/2008
    Registrato il: 14/11/2008
    Città: ROMA
    Età: 56
    Sesso: Maschile
    Moderatore CristianiEcumenici
    25/11/2008 14:17
     
    Email
     
    Scheda Utente
     
    Modifica
     
    Cancella
     
    Quota

    L'APPELLO DI LUIGI D'AVANZO -

    LE VOLPI CHE SCORRAZZANO NELLA VIGNA,
    LE ZIZZANIE CHE SI MESCOLANO AL GRANO

     


    Cari fratelli, desidero rivolgermi prevalentemente ai responsabili delle varie componenti evangeliche presenti in Italia.

    Con la malattia e la morte di Giovanni Paolo II, Papa Wojtyla, l’interesse per la religione è tornato alla ribalta. Sono mesi che la televisione, i giornali, i mass media, non fanno altro che parlare del Papa ed adesso con l’elezione del nuovo pontefice si continua a parlare ancora di religione, di fede, di come sarà questo nuovo pontificato considerando le convinzioni ortodosse, reazionarie, sulla dottrina cattolica di Joseph Ratzinger, Papa Benedetto XVI.

    Alcuni programmi televisivi come Mixer, Porta a Porta, hanno definito gli evangelici gruppi settari, particolarmente i pentecostali, chiese fuoriuscite dai diversi ordini ecclesiastici sia cattolici che protestanti che autonomamente ed incontrollatamente, attraverso i loro Leader, usano qualsiasi tipo di strategia e rito spiritual estatico pur di fare proselitismo e presa sulla gente con messaggi escatologici, minacce dell’inferno, il peccato, la guarigione, la prosperità.

    Gli evangelici confusi con altre sette da diversi mesi a questa parte vengono accusati di: abuso di credulità religiosa, di circonvenzione di soggetti deboli a cui incutono i timori dell’inferno, delle malattie, delle maledizioni, della non prosperità se non si è membro di una chiesa, se non si è sottomesso ad un leader che predica la verità, ecc..

    In un’intervista apparsa sul giornale la Repubblica, sabato 23 aprile, pag. 13, il teologo Leonardo Boff, ex-sacerdote brasiliano ed ispiratore della teologia della liberazione, ha dichiarato: “in Brasile ogni anno migliaia di cattolici abbandonano la chiesa cattolica e si rifugiano nei movimenti e nelle sette evangeliche.” Il teologo Leonardo Boff, nonostante considerato dallo stesso attuale Papa Joseph Ratzinger un ribelle, è oggi a capo di un movimento che raccoglie nel suo seno più di centomila comunità di base e un milione di associazioni (circoli biblici) che professano la teologia della liberazione a lui ispirata. Nonostante in contrapposizione con la chiesa cattolica, egli definisce alcuni movimenti evangelici sette pericolose.

    Durante la penultima conferenza evangelica organizzata dal Coordinamento delle Componenti Evangeliche della Campania a Belizzi (SA) il 21 febbraio 2004 l’emerito Storico Professor Giorgio Spini cominciò il suo intervento con la lettura da Isaia 21:14 «Sentinella a che punto è la notte?» Continuando poi disse: «Mi sembra che il buio in cui siamo subentrati sia abbastanza oscuro.»

    Facendo poi riferimento alle persecuzioni dei pentecostali avvenute durante il regime fascista raccontò che in quel tempo le attività di tutte le Chiese Evangeliche vennero a trovarsi nel campo delle attività politiche condannate dal regime, maggiormente le attività Pentecostali giunsero ad essere considerate eversive e pertanto assunsero la forma giudiziaria del delitto politico e, cosa peggiore, i Pentecostali vennero imputati come un movimento generatore di minorati fisici e psichici, cioè generatori di ammalati e pazzi. Il 9 aprile del 1935 fu emanata la famigerata circolare Buffarini Guidi la quale adottava un provvedimento considerato il più grave atto di intolleranza religiosa che sia stato mai pubblicato in Italia dopo l’unificazione della penisola. Questa circolare poneva a giustificazione della propria ordinanza motivi di carattere razziale prima che con le leggi fasciste nel 1938 fossero poi approvate le leggi razziali contro gli Ebrei; infatti tale espediente sosteneva che le chiese pentecostali svolgevano “pratiche religiose contrarie all’ordine sociale e nocive all’integrità psichica e fisica della razza”.

    Dopo la caduta del regime fascista, il 2 giugno 1946, nacque la Repubblica Italiana - con l’emanazione della nuova Costituzione che con gli articoli 2, 3, 19 e 21 recitava - La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. - É compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana. - Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purchè non si tratti di riti contrari al buon costume. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

    Purtroppo oggi dobbiamo riflettere e far notare che, nonostante questo, certi diritti costituzionali furono scritti ma mai concessi agli Italiani evangelici perché la famigerata circolare Buffarini Guidi restava e continuava ad essere strumento giuridico nelle mani dei nuovi governanti del post – regime per continuare a reprimere e a perseguitare gli Evangelici Pentecostali che dovettero continuare nella clandestinità le loro attività fino al 1955, quando illustri uomini di cultura e giuristi affermati di sinistra come Gaetano Salvemini, Leopoldo Picardi, Carlo Arturo Jemolo, Giorgio Spini e sotto il profilo Tecnico Giuridico Giorgio Peyrot, intervennero tenacemente nella discussione per l’abolizione di questa demoniaca Circolare. (ed i nuovi Governanti del Post – Regime sappiamo chi sono stati e chi sono tutt’ora – “ La Democrazia Cristiana e chi stava dietro di loro”).

    Continuando poi, il Prof. Spini, avvertì i gruppi evangelici presenti a quella conferenza ed in particolare i gruppi pentecostali di stare attenti perché era preoccupato particolarmente per loro, presagendo: «Se si arrivasse ad un momento che la magistratura venisse imbavagliata, come spesso recentemente qualche potente di oggi tenta di fare e come d’altronde è già successo con il crocifisso nelle scuole, cosa credete? Prima o poi torneremo ai bei tempi, una volta imbavagliati i magistrati è tolta la nostra protezione, non lo credete? Ditemi, non lo credete che dietro congruo compenso non si troverà qualche bel professore di medicina che in base a serie indagini scientifiche dichiarerà che i pentecostali sono tutti una banda di matti da legare? Se non lo credete scusate eh, ma siccome siamo in pieno mezzogiorno mi pare che smentite l’antico detto meridionale “ca’ nisciun è fesso”. Sentinella a che punto è la notte? Direi che siamo ad un punto molto oscuro, molto preoccupante e l’alba ancora non si vede, badate bene che chi vi parla non è una specie di pio qualunquista che vi dica: “Ma ché, questi, o quelli, valgono lo stesso, ma ché, laviamocene le mani ed occupiamoci solo delle nostre faccende interne delle nostre chiese.” Chi vi parla è uno che ha una militanza di circa 70 anni sulla groppa, anni di lotta non sempre incruenta.»

    Poi riferendosi a papa Giovanni Paolo II, Papa Wojtyla, continuò: «Non è stato un papa qualsiasi, egli è stato il papa che ha fatto santo Pio IX, il santo padre che per difendere il suo potere temporale si è tuffato le mani nel sangue umano e non una volta: nel 1849 quando chiamò i francesi a schiacciare la Repubblica Romana; nel 1860 facendo combattere le sue truppe a Castel Filardo; nel 1867 facendo strage dei Garibaldini a Mentana e perfino nel 1870, quando era ormai completamente inutile, fece perdere ancora la vita inutilmente a soldati. Questo papa, Giovanni Paolo II, è stato il papa che ha fatto santo José María Escrivá de Balaguer il fondatore dell’Opus Dei, la società segreta di estrema destra spagnola in cui il regime fascista di Franco traeva tutti i suoi quadri finanziari; Opus Dei, i cui rapporti segreti con il mondo dell’alta finanza sono tutt’ora un problema gravissimo per il mondo e particolarmente per i paesi poveri.»

    Rivolgendosi poi ad un certo numero di deputati del Parlamento Italiano, tra cui anche alcuni della sinistra, dichiarò che essi sono all’oscuro di questi fatti e non si rendono conto della gravità e dell’esistenza di questo potere occulto e verrebbe voglia di dir loro di pentirsi, di convertirsi, di non correre più dietro alle sottane dei papi e dei cardinali e di non spellarsi più le mani ad applaudirli e, nell’interesse di tutti, di impegnarsi a difendere la laicità dello Stato italiano.

    Volgendosi di nuovo agli evangelici continuò: «Proprio perché la notte è così oscura, è più attuale Matteo 5,13: “Voi siete la luce del mondo, dunque non mettete la lampada sotto il moggio, ma mettetela in alto affinché illumini tutta la casa.”

    Voi, dice Gesù, proprio voi! Ma come - possiamo rispondere - noi? Noi, quattro gatti? Noi? che spesso non andiamo d’accordo neanche tra di noi; noi? che non abbiamo i miliardi, non abbiamo il controllo dei mass media; noi? contro cui è evidente che i nostri padroni del paese hanno dato ordine alla TV ed alle televisioni che certe parole siano soppresse, a cominciare da Gesù. Vedete mai che la TV pronuncia il nome di Gesù? La TV parla solo del papa, ma non di Cristo. La TV vieta ai suoi spettatori di venire a conoscenza del messaggio del Vangelo e degli Evangelici. Si, proprio a noi è stato dato questa vocazione dal Signore ed è anche rimproverato ai farisei ed ai sadducei: “voi non sapete interpretare i segni dei tempi” (Matteo 16: 3). “I segni dei tempi”, lo chiedessero a me, quali mi sembrano i segni dei tempi. Risponderei che non sono un indovino, non sono un infallibile, ma pure nella mia grande fallibilità e debolezza mi sembra di scorgere un segno dei tempi della spaccatura che si è aperta dentro la chiesa cattolica, tra l’ala che in sostanza sostiene la linea papale, che come ho detto è la linea del Opus Dei, e dei cattolici che invece vorrebbero tornare alla linea di riforme della chiesa che era comparsa al tempo di Giovanni XIII 3° e del Concilio Vaticano II .

    I giornali e la Televisione fanno di tutto per nascondere la verità al popolo italiano e parlano di un cattolicesimo e di una chiesa monolitica ma lo scontro è durissimo. Il Vaticano ha emarginato senza pietà tutti gli esponenti dell’ala riformatrice, il più alto di tutti, voi me lo insegnate, era il Cardinale, Arcivescovo di Milano, Martini che oggi vive in una specie di esilio in Terra Santa, perché per lui non c’è posto presso la Santa Sede. Martini aveva la colpa di essere il più illustre studioso cattolico di ebraico e di antico testamento. Tra l’altro noi Evangelici possiamo ricordare i rapporti fraterni tra questo cardinale studioso della Bibbia ed il suo dirimpettaio protestante, il Professore di ebraico della Facoltà teologica valdese, Garrone.

    Per i cattolici di tipo giovanneo conciliaristi non c’è posto in Vaticano, in quanto essi speravano che morto questo papa potesse essere eletto un papa più aperto alle riforme, più sensibile all’Evangelo. Ma Giovanni Paolo II, o chi per lui, li ha giocati creando di un colpo un numero di cardinali tali da, diciamo così, truccare il gioco in partenza, in modo da assicurare comunque l’elezione di un futuro papa della stessa linea di Wojtyla, magari peggio. Anzi, io sono convinto che sarà peggiore! Perché se il papa Wojtyla ha emarginato tutti i cattolici di tipo ecumenico vicino agli evangelici, il prossimo, non fatevi illusioni, li perseguiterà come accadde un secolo fa con Pio X, che perseguitò i modernisti. Se dovesse succedere che si arriverà a una crisi del genere, allora cosa succederà agli evangelici? I nostri padri di cento anni fa ebbero la dignità di dare una mano fraterna ai perseguitati. In particolare i battisti crearono una rivista, “Bily crist”, in cui potessero collaborare anche i cattolici modernisti per ridare loro la parola attraverso il giornale. Se si arriverà a questa crisi, che accadrà? Sapranno gli evangelici ricordare che Gesù ha detto in Luca 14:34 “Voi siete il sale della terra, ma se il sale diventa insipido, gli uomini lo gettano, lo calpestano”? Oppure si laveranno le mani delle loro responsabilità come Pilato? Perché questo è il problema che ci sta davanti, cari fratelli. La radio, la televisione, la stampa, fanno di tutto per imbrogliare la gente. Questa spaccatura è il problema che ci sta davanti. Non dico altro, fratelli e sorelle, vi dico solo di prepararvi alle prove che molto probabilmente vi attenderanno. Meditate seriamente questo versetto di Luca e che lo Spirito Santo ci guidi in questa meditazione, Amen.»

    G. Spini

    Nel corso di una trasmissione televisiva di Mixer è stato evidenziato il fenomeno delle sette così definito :

    Un vero e proprio mercato delle religioni. In Italia sono presenti circa 616 denominazioni religiose, ramificate con gli antichi culti e le moderne religioni, il fenomeno è in crescita e sta suscitando serie preoccupazioni, fanatici che si autodefiniscono ministri di culto ed esercitano messe, culti improvvisati, nonostante non siano stati ordinati da nessun ordine religioso né siano dipendenti da enti ecclesiastici. Costoro non sono in concordia con altre chiese, vivono isolati ed autonomamente esercitano l’arte sacerdotale; per poter giustificare la loro ciarlataneria essi occupano una posizione apicale tra gli adepti ed esercitano un’autorità assoluta ostentando una santità, una purezza ed una conoscenza che altri non hanno; predicano una libertà ed una fantasia che altri non predicano, poteri spirituali personali, unzioni particolari, doni di guarigioni ed altro. Essere uguali ad altre confessioni religiose non giustificherebbe la loro elezione divina, la loro separazione né la loro retorica quindi per un’ autoaffermazione personale e per continuare a fare proseliti, screditano e demonizzano tutti e tutto ciò che è in contrapposizione con loro.

    Nel concludere questo trattato, per non renderlo lungo, desidero rivolgermi brevemente a tutta la fratellanza evangelica:

    Cari fratelli in Cristo, nati di nuovo, molto probabilmente in Italia, tra queste 616 denominazioni religiose, sicuramente esistono delle sette e molto probabilmente ci sarà anche qualcuno come d’altronde già in principio come leggiamo da: Tito 1:11 uomini che sovvertono le case intere, insegnando cose che non dovrebbero, per amor di disonesto guadagno.

    Ma noi nati di nuovo, evangelici perché Cristo si è fatto conoscere da noi, non abbiamo nessun motivo di contendere né nessun interesse da difendere, siamo propensi al dialogo, alla solidarietà, alla pace, alla carità fraterna; la maggior parte delle persone che sono diventate spontaneamente membri delle nostre chiese lo hanno fatto perché hanno gustato il calore e la solidarietà fraterna attraverso i quali hanno saggiato la comunione con Cristo per l’unzione dello Spirito Santo.

    Cari fratelli, in questo momento storico in cui la notte è oscura abbiamo bisogno di creare tra tutti i nati di nuovo la catena della solidarietà. Adoperiamoci affinché le barriere tra le chiese evangeliche cadano, preghiamo affinché gli uomini che fino ad adesso si sono opposti all’unità degli evangelici siano investiti dalla potenza dello Spirito Santo e capiscano che per difendere la nostra testimonianza, la nostra libertà, è giunta l’ora del dialogo. La nostra forza, il nostro scudo, ci sarà se con onestà, nel rispetto della diversità denominazionale, riusciremo a creare un movimento di opinione, una vera forza sociale che sappia dialogare con le altre forze che caratterizzano la società civile. Così facendo ci distingueremo dai disonesti, dai ciarlatani e dai megalomani e non saremo confusi con le tante sette che commettono iniquità, le volpi che scorrazzano nella vigna del signore per saccheggiarla, la zizzania che si mimetizza col grano.

    Gli Ebrei durante e dopo le persecuzioni nazi-fasciste capirono che dalla loro unità dipendeva la loro sopravvivenza, ed infatti attraverso la catena della solidarietà tra gli stessi Ebrei dispersi in tutto il mondo riuscirono a costituire l’attuale Nazione Ebraica.

    Prima che la notte diventi più oscura per gli evangelici italiani, gli attuali rappresentanti delle varie denominazioni evangeliche per il bene dei giovani e delle future generazioni evangeliche devono ragionevolmente essere disponibili al dialogo tra gli evangelici per un confronto costante con le Istituzioni, la società civile ed i mass media.

    Che Dio ci faccia riflettere e ci assista in questo momento.

    Vostro fr. in Cristo
    Luigi D’Avanzo

    OFFLINE
    Post: 579
    Post: 130
    Registrato il: 11/11/2008
    Registrato il: 14/11/2008
    Città: ROMA
    Età: 56
    Sesso: Maschile
    Moderatore CristianiEcumenici
    02/12/2008 16:25
     
    Email
     
    Scheda Utente
     
    Modifica
     
    Cancella
     
    Quota

     

    Fede e omosessualità, anche insieme

    A sentire e leggere ciò che sostiene la chiesa cattolica romana, sembrerebbe che fra i gay e le chiese - quasi verrebbe da dire, fra i gay e le religioni - non ci può essere mai un punto d'incontro né mai ci sarà.

    E invece esistono chiese, cristiane e sorelle di quella cattolica, che non solo non condannano lesbiche, gay, bisex e transgender, ma persino li accolgono con affetto e, a volte, li benedicono. Un esempio fulgido di questo comportamento - e, al tempo stesso, eterna nemesi del Vaticano - è la comunità valdese che in numerose occasioni ha rotto il fronte oscurantista delle chiese, per schierarsi dalla parte delle donne e degli uomini in carne e ossa, rispettando quel comandamento dell'amore che per Gesù raccoglieva e superava tutti gli altri comandamenti.

    Di fede e omosessualità si parlerà dal 10 al 12 novembre al centro Ecumene di Velletri, al prossimo convegno del Refo, la Rete evangelica fede e omosessualità. Ci saranno anche don Franco Barbero, della comunità di base di Pinerolo, e la pastora valdese della Spezia.


    TRATTO DAL SITO DELLA COMUNITA' VALDO- METODISTA "ECUMENE"  di VELLETRI (ROMA) CONTRADA

    CIGLIOLO !!!!

    OFFLINE
    Post: 579
    Post: 130
    Registrato il: 11/11/2008
    Registrato il: 14/11/2008
    Città: ROMA
    Età: 56
    Sesso: Maschile
    Moderatore CristianiEcumenici
    02/12/2008 16:40
     
    Email
     
    Scheda Utente
     
    Modifica
     
    Cancella
     
    Quota

    E' POSSIBILE ESSERE OMOSESSUALI E CRISTIANI ALLO STESSO TEMPO COME SOSTENGONO VALDESI, METODISTI, BATTISTI E LUTERANI ??
    Vergogna ! Anatema ! E' da oltre 10 anni che questa gente turba la cittadina di Velletri -nei Castelli Romani - a Sud di Roma - con la presenza di gente che cerca di mettere assieme , in un contesto pseudo-cristiano, "il diavolo e l'acqua santa" !! Gente che si proclama "protestante" o "evangelica" o "cristiana" e non è invece niente delle ultime due e non sappiamo quanto della prima ! Gente che ha scambiato la sacralità della fede cristiana per un "impegno politico" prima e "sociale" dopo a favore di categorie di persone che vogliono farsi passare come "perseguitate" e che invece sono , nella magior parte dei casi , "figli e figlie di papà" viziati (o  viziate)che hanno dichiarato guerra a quei credenti davvero "EVANGELICI" che cercano d'avvicinarsi a Dio in semplicità e purezza di cuore e di spirito ! L'obiettivo principale di costoro è la Chiesa Cattolica Romana ( e non lo nascondono nemmeno nell'articolo del post 1) ma subito dopo ci sono i credenti evangelici - quelli veri, non quelli come loro - che essi definiscono SPREGIATIVAMENTE "fondamentalisti"  e contro i quali , nella stessa Velletri, hanno fatto scatenare una persecuzione odiosa e feroce  da parte della popolazione, in prevalenza cattolica e con idee politiche conservatrici, divertendosi alle spalle di questi cristiani e credenti evangelici. Ribadiamo , all'uopo, ancora una volta , per  gli uomini e le donne "di buona volontà" di Velletri e dintorni che debbono informarsi su una distinzione importantissima tra CRISTIANI EVANGELICI (le cui posizioni sono molto vicine, nelle tematiche d'attualità ed in parte di quelle teologiche, a quelle della Chiesa Cattolica Romana) e  PROTESTANTI che usurpano il titolo di CRISTIANI per sè ed i propri simpatizzanti laddove sono quasi tutti atei e agnostici dichiarati, filo-islamici e filo comunisti  (del comunismo più ottuso e  becero che esista , alla sinistra di Rifondazione e dei Comunisti Italiani !!!) . DOVETE FARE QUESTA DISTINZIONE  benchè, in apparenza , le due esperienze provengono entrambe dalla Riforma di Martin Lutero ed appaiano pressocchè uguali!! Gli evangelici cristiani , allo stesso modo dei cattolici, non sono a favore del divorzio, non sono a favore del comunismo, non sono a favore dell'aborto, non sono a favore della clonazione o dell'uso delle cellule staminali, non sono a favore dell'eutanasia ma non sono, soprattutto , a favore dei pacs (o "coppie di fatto" come vengono definite in altro modo) e ,soprattutto , non sono a favore dell'omosessualità e del lesbismo    a qualsiasi titolo perchè la Bibbia, la Parola di Dio , in tale materia è molto chiara e non può essere "interpretata" in altro modo come pretendono alcuni (ed alcune) !! Alcuni di voi cittadini e cittadine di Velletri o di appartenenti ad alcuni corpi delle istituzioni,  hanno pensato erroneamente che TUTTI I CRISTIANI EVANGELICI  al PARI DEI PROTESTANTI di "ECUMENE" fossero "gay" o fortemente a favore dei "gay" anche perchè "istruiti" ed "imbeccati" da alcuni individui spregevoli  appartenuti nel recente passato a questa comunità e adesso "FUGGITI" ALL'ESTERO  ED IN ALTRE LOCALITA'  DELLA REGIONE LAZIO !!  L'INCONTRO SULLE TEMATICHE OMOSESSUALI PROMOSSO DALLA CHIESA VALDESE E METODISTA DI ECUMENE IN VELLETRI TRA L'1 ED IL 12 NOVEMBRE 2006 - CONTRADA CIGLIOLO - E' LA PROVA CHE SOLO TALI CHIESE PROTESTANTI SONO FAVOREVOLI A TALI CATEGORIE SOCIALI (esattamente : VALDESI, LUTERANI, METODISTI e BATTISTI !!) a differenza delle CHIESE CRISTIANE EVANGELICHE italiane  (principalmente : PENTECOSTALI, ASSEMBLEE DEI FRATELLI , AVVENTISTI ) CHE HANNO SEMPRE DETTO QUELLO CHE DICE LA BIBBIA, CIOE' CHE LA PRATICA OMOSESSUALE SOTTO QUALSIASI FORMA NON SI PUO' CONCILIARE CON LA FEDE CRISTIANA (COSA CHE HA FATTO UN BEN NOTO EX PASTORE DI ECUMENE DI QUELLA "PARROCCHIA" CHE BATTEZZO' L'ALTRETTANTO BEN NOTO ( NELLA STAZIONE DI VELLETRI, G.C.) SENZA CHE QUEST'ULTIMO SI RAVVEDESSE PRIMA DEL PROPRIO PECCATO E DELLE PROPRIE INCLINAZIONI ABIETTE !!! NON FATE DI TUTTA L'ERBA UN FASCIO !! NON INSISTETE! NON  VI OSTINATE SU QUESTA COSA E NON PECCATE CONTRO DIO !! SAPPIATE CAPIRE DOVE STA' IL BENE E DOVE STA' IL MALE TRA I "NON CATTOLICI" DI VELLETRI !! AVRETE A DISPOSIZIONI PIU' NOTIZIE, A BREVE , SULL'INFAME RADUNO CHE STANNO TENENDO NELLA VOSTRA CITTA' E NELLA  APPARTATA CONTRADA CIGLIOLO !! CHE DIO CONVERTA PRIMA E DAVVERO LA GENTE DI "ECUMENE" A LUI ED APPRESSO TUTTA LA CITTADINANZA DI VELLETRI CHE IN QUESTO EQUIVOCO (E QUESTA INFAME MENZOGNA) CI HA SGUAZZATO E CI SGUAZZA  !!
    OFFLINE
    Post: 579
    Post: 130
    Registrato il: 11/11/2008
    Registrato il: 14/11/2008
    Città: ROMA
    Età: 56
    Sesso: Maschile
    Moderatore CristianiEcumenici
    02/12/2008 16:41
     
    Email
     
    Scheda Utente
     
    Modifica
     
    Cancella
     
    Quota

    CHE COS'E' IL "LIBERALISMO TEOLOGICO" ??
    Dalla Critica Biblica, la Bibbia venne considerata e studiata come un libro qualunque e, su queste basi, si giunse a delle affermazioni che toglievano al sacro Libro la sua unicità, la sua autorità e la sua credibilità. Jean Astruc per esempio, un medico francese, mentre faceva ricerche sopra le leggi sanitarie bibliche giunse alla conclusione che gli scritti attribuiti a Mosè erano stati scritti, in realtà, in epoca posteriore a Mosè. Questa e tante altre affermazioni liberali sono state smentite dalle ricerche più recenti e l'autenticità della Bibbia è stata riaffermata e provata; ma la Critica Biblica aveva dato impulso e nutrimento al nascente spirito liberale in seno al cristianesimo.
    Diverse concezioni contribuirono a far sì che la visione biblica dell'uomo e del mondo venisse trascurata. Charles Darwin, nel 1859, annunziò che l'uomo era il frutto di un'evoluzione da forme inferiori di animali. Sigmund Freud definì l'impulso sessuale come l'impulso fondamentale della natura umana. Karl Marx definì la religione "oppio dei popoli". Queste e altre influenze spinsero l'uomo lontano da una vita guidata dalle norme cristiane e nella confusione morale, caratteristica del nostro tempo.
    Il liberalismo cercò di conciliare il cristianesimo con le più recenti scoperte scientifiche, di conservarli entrambi. Le più grandi denominazioni cristiane videro ben presto alcuni dei loro esponenti attratti dalle vedute liberali. La predicazione spostò il suo accento dalla giustizia e dal risveglio personali, ad un vangelo sociale interessato all'abolizione delle aree depresse. Le chiese Battiste, Metodiste e Presbiteriane dovettero assistere alla secessione di gruppi che si opponevano alla tendenza liberale in direzioni opposte; il pentecostalismo fu una reazione indiretta, giacché in esso i credenti trovarono una realtà spirituale allora assente dai gruppi maggiori, e cioè il battesimo nello Spirito Santo e la manifestazione delle lingue.
    Si deve a Carl F. H. Henry un'esposizione sistematica ed un'analisi critica del liberalismo. Dal suo libro Remaking the Modern Mind (La ricostruzione delle mente dell'uomo moderno), ecco le principali teorie liberali:
    1. Secondo i liberali la Bibbia è fallibile. Non è la Parola di Dio scritta da uomini ispirati dallo Spirito Santo e quindi infallibile, come credono i cristiani fedeli all'Evangelo; per i liberali gli scrittori della Bibbia sono degli uomini ispirati nello stesso modo in cui lo sono tutti i grandi scrittori di ogni tempo, valenti e nobili ma soggetti ad errori.
    2. L'uomo è fondamentalmente buono. Non è un peccatore, ma semplicemente un "disadattato": se agisce male, è perché non vive in condizioni a lui adatte; ma se le sue condizioni di vita vengono migliorate e diventano rispondenti alle sue esigenze, l'uomo non commetterà più il male. Così i liberali si erano illusi, ma di fronte alla tragedia della prima e poi, peggio ancora, della seconda guerra mondiale, dovettero ricredersi e modificare la loro opinione. Sembrava che quanto più la scienza aveva progredito, migliorando le condizioni della società, tanto più la malvagità umana si manifestava, terribile e distruttrice.
    3. Dio è Padre di tutti. Questo della "paternità universale di Dio", come dicono i liberali, è un concetto che confonde i figli di Dio creati da Lui con i figli di Dio nati da Lui (Giovanni 1:12,13). Il rapporto che c'è tra Dio e tutti gli uomini è un rapporto diverso di quello che c'è tra Dio e coloro che, per la loro fede in Cristo, sono stati rigenerati e fatti nuove creature. Tutti gli uomini sono stati creati da Dio, ma solo i credenti sono "stati creati in Cristo Gesù per le buone opere" (Efesini 2:10) ed a costoro, che hanno accettato il Suo Figliuolo, Iddio "ha dato il diritto di diventar figliuoli di Dio".
    4. La natura ha un corso sempre eguale, tutto accade secondo la legge naturale. Non c'è dunque nulla di miracoloso in essa, nulla che intervenga a sostenerla né a turbarne il corso. Di conseguenza, la nascita verginale di Cristo e la Sua resurrezione non sono eventi storici, perché esulano dalle leggi della natura.
    5. Il progresso è sicuro. I vecchi liberali erano ottimisti: dal progresso della scienza erano spinti a credere in un progresso automatico dell'umanità. Pensavano che oramai, grazie alle numerose scoperte scientifiche, il mondo e di conseguenza anche l'uomo sarebbero diventati ogni giorno migliori.
    La teologia liberale ha ultimamente perso molto credito, gli avvenimenti del ventesimo secolo l'hanno costretta a prendere con più serietà la realtà del peccato e della sua profonda radice nell'uomo. Siccome afferma proprio questo, la Bibbia ora riceve un'attenzione maggiore negli ambienti liberali.
    Anche l'archeologia, una scienza sviluppatasi negli ultimi due secoli (XIX e XX), ha inferto un duro colpo alle teorie liberali, avendo dimostrato con le sue numerose scoperte l'accuratezza e l'attendibilità della Bibbia.
    Il liberalismo non è morto, ma è stato seriamente ferito. Tuttavia bisogna ricordare che, per l'umile credente nella Bibbia, la miglior difesa sta sempre in una semplice e convinta testimonianza della realtà della redenzione.




    OFFLINE
    Post: 2.475
    Post: 140
    Registrato il: 31/10/2008
    Registrato il: 02/11/2008
    Sesso: Maschile
    Moderatore CristianiEcumenici
    26/04/2009 18:06
     
    Email
     
    Scheda Utente
     
    Modifica
     
    Cancella
     
    Quota

    TEOLOGIA LIBERALE

    Teologia liberale

    Teologia liberale Orientamento teologico sorto nel XIX secolo dall’incontro delle istanze del pensiero illuminista con la teologia accademica. Sviluppatasi soprattutto in ambito protestante, l’esigenza di una “libera” ricerca in campo teologico (storico e dogmatico) si manifestò anche nel mondo cattolico (vedi Modernismo) anche se papa Pio IX la collocò tra gli “errori fondamentali” del suo tempo, e Pio X la combattè attraverso il “giuramento antimodernista”.

    La teologia liberale evangelico-tedesca presentò al suo interno differenti interpretazioni e orientamenti dottrinali che si misurarono soprattutto con il pensiero di Georg Wilhelm Friedrich Hegel e di Friedrich Schleiermacher. Nel corso del XIX secolo la teologia liberale fu rappresentata da tre scuole: la scuola teologica di Tubinga, la scuola di Gottinga e la scuola storico-religiosa.

    I maggiori esponenti della prima furono Ferdinand Christian Baur e David Friedrich Strauss. Albrecht Ritschl, rappresentante della scuola di Gottinga (insieme con Ernst Troeltsch e Adolf von Harnack), considerava la metafisica e la dogmatica inconciliabili e riteneva che il messaggio teologico più importante consistesse nell’etica, in quanto teologia “naturale”. Questa inclinazione verso una prospettiva etica non fu condivisa dai fondatori della scuola storico-religiosa, Hermann Gunkel e Wilhelm Bousset.

    Mario961


    Sursum Corda !
    Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
    Nuova Discussione
    Rispondi
    Cerca nel forum
    Tag cloud   [vedi tutti]

    Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
    Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
    FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
    Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:12. Versione: Stampabile | Mobile
    Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com