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E leggittimo lo stato d'Israele?

Ultimo Aggiornamento: 26/11/2008 08:33
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Stavo discutendo con alcuni conoscenti della situazione in Palestina,e la discussione è andata a finire sullo stato d'Israele.Non posso fare a meno di chiedermi se quando si parla della legittimità in senso storico-politico dello stato di Israele gli arabi non abbiano in parte ragione.Fino alla fine dell’Ottocento la questione non si poneva nemmeno perché la presenza ebraica in Palestina era minima, poi con una massiccia immigrazione e il clamore suscitato dall’Olocausto il sogno degli ebrei di ritornare in "Terra Santa"e creare uno stato Ebraico è diventato realtà.Mi chiedo tuttavia se sia stato giusto creare uno stato a tavolino senza consultare le popolazioni circostanti?Gli arabi hanno sempre espresso la loro contrarietà ad uno stato Ebraico anche prima del 1948, l’opposizione arrivata dopo è quasi ovvia secondo me.Inoltre nonostante le nazioni unite abbiano stabilito che la capitale ebraica debba essere Tel-Aviv,lo stato ebraico ha conquistato Gerusalemme,autoproclamandola capitale,andano contro la comunita internazionale;difatti la comunità internazionale non riconosce Gerusalemme come capitale in quanto città di fatto "occupata".Con questo non voglio dare addosso agli Ebrei in alcun modo,specifico che ovviamente le sparate di Ahmadinejad non possono essere condivisibili e che anche il revisionismo storico sull’Olocausto è una delle correnti di pensiero più squallide oggi in circolazione.Secondo voi lo stato d'Israele è leggittimo?Spero che possa nascere una discussione civile,senza eccessi,o eventuali discorsi estremisti.



[Modificato da Pain dio dei sei mondi 21/11/2008 15:08]
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stati creati a tavolino
Caro Pain,
a quanto ne so, quasi tutti gli stati del medio oriente e del nord Africa, sono stati creati a tavolino[SM=g10973]  dagli accordi tra le diverse potenze coloniali europee.
Basta guardare i loro confini "dritti" segnati con riga e squadra sulla carta.
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ISRAELE

Come credenti possiamo dire solo che il ritorno degli Ebrei nella terra di israele promessa da Dio ad Abramo, Isacco e Giacobbe - i tre patriarchi - è  il meraviglioso adempimento della profezia di Ezechiele capitolo 38 . Quell'avvenimento , Pain, è la dimostrazione ulteriore (per chi ne avesse bisogno) che la Bibbia ed il suo Autore dicono la verità .  Israele aveva ed ha il diritto di stare in quel territorio che fu promesso da Dio ai loro padri ; Israele è sempre il primogenito fra le nazioni davanti a Dio !! La Parola e le Promesse di Dio non possono essere annullate. Ciao.

Mario

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Risposta a Pain dio dei sei mondi


Stavo discutendo con alcuni conoscenti della situazione in Palestina,e la discussione è andata a finire sullo stato d'Israele.Non posso fare a meno di chiedermi se quando si parla della legittimità in senso storico-politico dello stato di Israele gli arabi non abbiano in parte ragione.Fino alla fine dell’Ottocento la questione non si poneva nemmeno perché la presenza ebraica in Palestina era minima, poi con una massiccia immigrazione e il clamore suscitato dall’Olocausto il sogno degli ebrei di ritornare in "Terra Santa"e creare uno stato Ebraico è diventato realtà.Mi chiedo tuttavia se sia stato giusto creare uno stato a tavolino senza consultare le popolazioni circostanti?Gli arabi hanno sempre espresso la loro contrarietà ad uno stato Ebraico anche prima del 1948, l’opposizione arrivata dopo è quasi ovvia secondo me.Inoltre nonostante le nazioni unite abbiano stabilito che la capitale ebraica debba essere Tel-Aviv,lo stato ebraico ha conquistato Gerusalemme,autoproclamandola capitale,andano contro la comunita internazionale;difatti la comunità internazionale non riconosce Gerusalemme come capitale in quanto città di fatto "occupata".Con questo non voglio dare addosso agli Ebrei in alcun modo,specifico che ovviamente le sparate di Ahmadinejad non possono essere condivisibili e che anche il revisionismo storico sull’Olocausto è una delle correnti di pensiero più squallide oggi in circolazione.Secondo voi lo stato d'Israele è leggittimo?Spero che possa nascere una discussione civile,senza eccessi,o eventuali discorsi estremisti.



Lo stato ebraico è sicuramente legittimo, da tutti i punti di vista, se volessimo parlare di stato non legittimo dovrebbe essere quello palestinese.
Il fatto che gli arabi rivendichino il territorio è quantomeno discutibile, in quanto sappiamo che il territorio di Israele è stato arabo solo per un periodo, riassumiamo la storia di Israele in fasi:

Periodo biblico: secoli XVII - VI a.e.v.
Periodo persiano ed ellenistico: 538 - 142 a.e.v.
Periodo romano: 63 a.e.v - 313 e.v.
Dominazione bizantina: 313 - 636
Dominazione araba: 636 - 1099
Dominazione crociata: 1099 - 1291
Dominazione mamelucca: 1291 - 1516
Dominazione ottomana: 1517 - 1917
Dominazione britannica: 1917-1948
Stato d'Israele: 1948-oggi

Vediamo che prima che l’ONU assegnasse il territorio a Israele non era in mano agli arabi, ma ai turchi che perdono la guerra, da che mondo è mondo alla perdita di una guerra si perdono dei territori.
Inoltre è vero che il territorio è stato diviso dall’ONU piuttosto male ma quello assegnato agli ebrei era quello appunto a maggioranza ebraica, questa maggioranza era dovuta all’immigrazione e all’acquisto di terre da parte degli ebrei.
Vediamo quindi un’entrata in possesso legittimo della terra, tuttavia, mentre Israele si proclama indipendente  gli stati arabi Egitto, Libano, Siria e Giordania, con contingenti dall’Iraq e Arabia Saudita, attaccano con l’obbiettivo dichiarato dal segretario della Lega Araba Azzam Pascia' "una guerra di sterminio e di massacro della quale si parlerà come dei massacri dei mongoli e delle crociate", è evidente che gli arabi non hanno usato argomenti validi, ma solo la violenza.
Anche in questo caso vince Israele, come vincerà nelle guerre successive tutte iniziate dagli arabi, ma come detto prima, quando si perde una guerra si perde territorio, quindi Israele a parte il fatto che quella terra è sua dagli scritti biblici, è sua anche legalmente, comprata, assegnata dall’ONU o conquistata perché aggredito.
Sulla legittimità del popolo palestinese invece ci sarebbe da dire che sarebbe questo a non esistere, vediamo cosa dice Zuheir Mohsen rappresentante dell’OLP “Il popolo palestinese non esiste; la creazione di uno stato palestinese è soltanto un mezzo per la prosecuzione della nostra lotta contro Israele e per la costituzione dell’unità araba”

Questi sono solo alcuni fatti, si potrebbe ancora dire molto su questa storia, tuttavia gran parte dei fatti andrebbero a favore di Israele, è evidente che come in ogni guerra anche Israele ha fatto degli errori anche gravi, non ha sicuramente ragione al 100%, tuttavia se consideriamo la grande superiorità numerica, gli obbiettivi e i metodi usati dalla controparte sarebbe difficile comportarsi in modi diverso da come ha fatto

Comunque una volta visto dal punto di vista storico vediamo che il ritorno di Israele e molti dei fatti descritti prima sono l’avverarsi di diverse profezie, vediamone alcune:


Profezie sulla diaspora

Zaccaria 7:14 " Li disperderò fra tutte le nazioni che essi non hanno mai conosciute e il paese rimarrà desolato dietro a loro, senza più nessuno che vi passi o vi ritorni. Essi hanno ridotto il paese di delizie in desolazione "».

Storicamente:
70 d.C. assedio e conquista romana di Gerusalemme.
Distruzione del Secondo Tempio ad opera delle legioni di Tito (sui bassorilievi dell'Arco di Tito, a Roma, sono rappresentati gli arredi sacri del Tempio ebraico portati in trionfo dai vincitori).
Deportazione di molti ebrei (Diaspora ebraica).
I romani soffocano nel sangue la rivolta ebraica del 134 d.C.

L’imperatore Adriano cerca di distruggere anche il nome Israele cambiando appunto nome a Gerusalemme in Aelia Capitolina e Palestina la terra di Israele, prima di allora si chiamava Philistia


Profezie sui tentativi di distruzione di Israele
Salmi 83:1-4 O Dio, non restare silenzioso!Non rimanere impassibile e inerte, o Dio! Poiché, ecco, i tuoi nemici si agitano,i tuoi avversari alzano la testa.  Tramano insidie contro il tuo popolo e congiurano contro quelli che tu proteggi. Dicono: «Venite, distruggiamoli come nazione e il nome d'Israele non sia più ricordato!»


Storicamente:
Vedi sopra l‘operato dell’Imperatore Adriano
La shoa ad opera della Germania nazista
Vedi sopra i tentativi delle nazioni arabe e popoli con governi o di religione mussulmana


Profezie sulla distruzione del tempio
Matteo 24:2 Ma egli rispose loro: «Vedete tutte queste cose? Io vi dico in verità: Non sarà lasciata qui pietra su pietra che non sia diroccata».
Marco 13:2 Gesù gli disse: «Vedi questi grandi edifici? Non sarà lasciata pietra su pietra che non sia diroccata».
Luca 21:6 «Verranno giorni in cui di tutte queste cose che voi ammirate non sarà lasciata pietra su pietra che non sia diroccata».


Da notare che Matteo Marco e Luca sono stati scritti tutti prima del 70 data della distruzione del tempio, Giovanni l’unico scritto dopo non ne parla.


Profezia Ritorno di Israele
Ezechiele 11:17 Perciò di': "Così parla DIO, il Signore: Io vi raccoglierò in mezzo ai popoli, vi radunerò dai paesi dove siete stati dispersi, e vi darò la terra d'Israele".


Storicamente:
Vedi sopra


Dio vi benedica
Kiros

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Giovani italiani troppo politicizzati .......
Oltre alle interessanti osservazioni fatte da Kiros c'è da dire che i giovani italiani sono troppo politicizzati e messi in condizione da non poter discernere se le ragioni di Israele siano più o meno valide di quelle dei Palestinesi : gli Israeliani hanno sempre e comunque torto. Punto. E' questo il messaggio che sembrano avere , anzi dal quale sembrano essere bombardati i giovani italiani in special modo quelli che frequentano le scuole superiori e le università - o meglio - le università pubbliche , quelle statali. Da un sito ebraico di due anni fa appresi una cosa da un certo punto di vista un po' comica : c'era una manifestazione filo-palestinese a Roma e c'erano giovani dei partiti dell'estrema sinistra e di sindacati quali il COBAS o la RdB che sfilavano fianco a fianco dei rappresentanti dei palestinesi  tenendo degli striscioni di colore verde con delle scritte in arabo; le scritte degli striscioni italiani inneggiavano alla pace ed alla "fratellanza tra i popoli" ed invitavano Israele a smetterla "con le violenze" .....- Ora , quei giovani italiani non capivano l'arabo e non sapevano cosa c'era scritto in quegli striscioni che reggevano faticosamente per molti chilometri ma un giovane ebreo della comunità libica espulso negli anni '70 coi suoi genitori e la sua comuntà da Gheddafi (insieme a noi italiani ed a tutti gli occidentali) lo capiva benissimo che cosa c'era scritto in quello striscione fotografato e pubblicato sui giornali di tutta Italia . C'era scritto :"A morte tutti gli ebrei ! Buttateli tutti a mare a loro ed a chi li sostiene!"  tra i quali - più o meno - ci sarebbe pure il governo italiano sia esso di destra che di sinistra. In un altro striscione si invitavano i giovani italiani ad attaccare i centri ebraici presenti nel nostro paese per solidarietà verso il popolo palestinese !! Tutto questo con ragazze e ragazzi italiani di Sinistra che saltavano esultanti e gioiosi per il clima di festa e nella convinzione più assoluta che in arabo ci fossero scritti sugli striscioni delle frasi di pace e di fratellanza supergiù equivalenti a quelle degli striscioni italiani del Cobas e delle RdB/Cub o dei collettivi studenteschi . 
Mario
Mario961


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