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GLI EROI CHE SALVARONO IL CRISTIANESIMO E LA CIVILTA' OCCIDENTALE

Ultimo Aggiornamento: 03/12/2008 15:28
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RODRIGO DIAZ di BIVAR (parte seconda) -
LA BATTAGLIA DI LAS NAVAS DE TOLOSA (1212)

La battaglia di Las Navas de Tolosa, ovvero la battaglia di al-‘Iqāb in arabo:معركة العقاب, Ma‘rakat al-‘Iqāb , è la battaglia finale tra spagnoli e l'esercito almohade berbero-arabo, con aliquote non indifferenti di Turchi, Turkmeni e Curdi, che fu battuto dalle forze riunite dei cristiani della Penisola iberica.

Nel 1212 Navarra, Catalogna, Aragona, Castiglia, Austichi uniscono le forze vincendo la battaglia che porterà alla nascita della Spagna e del Portogallo dopo il matrimonio di Ferdinando II di Aragona e Isabella di Castiglia nel 1469: anno in cui gli spagnoli - con una forte autoreferenzialità - considerano sia finito il Medioevo.

Lo scontro costituì la rivincita della clamorosa sconfitta patita dai cristiani spagnoli 17 anni prima nella battaglia di Alarcos/al-Arak del 19 luglio 1195 ad opera del terzo sovrano almohade Ya‘qūb al-Mansūr. Prodromo indispensabile della vittoria fu il superamento delle endemiche contrapposizioni fra i sovrani cristiani spagnoli e fu infatti quando un accordo legò solidalmente tra loro il re di Navarra Sancho VIII il Forte e Pietro II d'Aragona che le basi della vittoria si poterono dire alfine gettate, malgrado all'accordo restasse inizialmente estraneo Alfonso IX di León. All'alleanza garantirono la loro partecipazione anche Alfonso II del Portogallo e i cavalieri Álvaro Núñez de Lara, Diego López de Haro e Lope Díaz, mentre papa Innocenzo III garantiva all'impresa lo status di Crociata. All'alleanza presero parte anche Franchi, con alcuni vescovi, e l'Ordine dei Templari.

Gli Almohadi erano, dopo la morte di Ya‘qūb al-Mansūr il 22 gennaio 1199, in preda a una crisi dinastica, visto che nuovo Califfo divenne il diciassettenne figlio del defunto, il vanesio Muhammad al-Nasir, attorniato dai suoi zii abbastanza incompetenti.

La battaglia fu preceduta da incursioni lanciate da Alfonso VIII di Castiglia nelle provincie di [[Murcia] e Jaén e il giovane califfo accettò lo scontro che invece gli sconsigliava il capace suo governatore d'Ifriqiya, ‘Abd al-Wāhid b. Abī Hafs (eponimo dei futuri Hafsidi).

I sovrani cristiani di Castiglia, Navarra e Aragona presero nel giugno 1212 Calatrava, il cui governatore fu giustiziato poco più tardi da Muhammad al-Nāsir cui egli aveva voluto portare la notizia. Ciò provocò l'astensione dai futuri combattimenti della maggior parte dei musulmani di al-Andalus, che trovarono ingiustificata e insensata tale condanna.

Gli Almohadi replicarono assediando la fortezza di Salvatierra (base dell'ordine di Calatrava]], conquistandola, per poi proseguire su quelo che sarebbe stato di lì a poco il teatro della battaglia.

Al corpo centrale almohade facevano da ali i volontari (mutawwa‘a ) sulla sinistra e gli andalusi comunque rimasti nell'esercito islamico sulla destra.

Quando l'attacco cristiano iniziò, l'ala sinistra dei volontari respinse i contingenti cristiani che si contrapponevano loro mentre la cavalleria cristiana metteva del tutto sorprendentemente in fuga gli andalusi, che quasi non combatterono.


Armi di NavarraL'urto maggiore si ebbe dunque al centro mentre lentamente anche l'ala sinistra cominciava a cedere alla pressione cristiana. Lo sfondamento fu inevitabile e il califfo sfuggì a stento alla morte, rifugiandosi a Baeza, nel momento in cui sulla sua guardia personale piombò Álvaro Núñez de Lara.

Si dice che la tenda del Califfo fosse stata circondata da catene, poste a sua difesa. L'averla violata (malgrado la fuga di Muhammad al-Nāsir) inorgoglì a tal punto la Casa di Navarra da indurla a cambiare le proprie armi, raffigurandovi su campo rosso catene dorate con, al centro, un verde smeraldo, lì dove sorgeva la tenda califfale poi presa.
La vittoria cristiana fu totale e le perdite musulmane gigantesche. Fra i vincitori i più importanti caduti furono Pedro Arias (Gran Maestro dell'Ordine di Santiago, morto per le ferite il 3 agosto) e Gomez Ramirez (Gran Maestro dell'Ordine del Tempio) e Ruy Diaz (Gran Maestro dell'Ordine di Calatrava) Di lì a poco, a Marrakesh, il califfo moriva il 13 dicembre 1213.
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