MAOMETTO E LA NASCITA DELL'ISLAM -
Ripreso da altro sito cristiano -
Nel libro viene specificato che in quel tempo, nella Penisola Arabica , c'erano delle figure ascetiche un po' vagabonde, molto rispettate dalla popolazione pagana nomade (beduina) chiamati "hanif" . Cito testualmente:
"Erano conosciuti col nome di hanif e la loro vita psichica , a quanto pare, seguiva linee ben note agli psicologi; in Occidente se ne trova un esempio nella storia di George Fox, che scriveva:"Al comando di Dio , il giorno nove del settimo mese dell'anno 1643 lasciai i miei parenti, rompendo ogni relazione con giovani e vecchi"., e che, quando andò nella città di Lichfield per accusarla pubblicamente di sanguinosi delitti, era in una febrile condizionedi spirito.Tutto ciò fa parte delle condizioni generali dell'Arabia di quel tempo, condizioni che non bisogna dimenticare quando si studia la storia di Maometto." Alan Bouquet - Breve Storia delle religioni pag. 337 -
Cito ancora dallo stesso libro:
"A causa dei ripetuti vagabondaggi nel deserto intorno alla Mecca, la salute di Maometto declinò sempre di più, ed egli cominciò ad udire delle voci, tra cui una , più insistente delle altre, che gli ripeteva: "Tu sei l'eletto, proclama il nome del signore" - Infine, in una notte (che in seguito fui chiamata la notte El Qadr), in una grotta, ebbe una specie di rapimento, durante il quale sentì una voce che gli gridava:"Iqra!", ossia "recita!"...........- Ebbe allora la visione della prima sura , scritta a lettere di fuoco su un panno . Appena la visione svanì, Maometto si precipitò all'aperto, dove credette di udire la voce dell'arcangelo Gabriele e di vederne i grandi occhi. Atterrito, fuggì, ma non potè liberarsi della visione allucinante di quegli occhi finchè Khadija, stringendolo fra le braccia nel talamo, non riuscì a calmare il suo parossismo. Se questo episodio è vero, si può congetturare che egli avesse subito una specie di raptus neurotico ossessivo, che si calma e si dissipa con la normale esperienza sessuale". Alan Bouquet - Breve Storia delle Religioni pag. 338.