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CREATI ANTICORPI SUPER CONTRO OGNI VIRUS - ANCHE CONTRO QUELLO DELL'INFLUENZA AVIARIA

Ultimo Aggiornamento: 24/02/2009 12:04
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ANTICORPI MONOCLONALI "AD AMPIO SPETTRO"
Anticorpi monoclonali "ad ampio spettro"

Neutralizzano un gran numero di sottotipi dell'influenza A, fra cui quello dell'aviaria, legandosi a una regione altamente conservata dello stelo dell'emoagglutinina
PAROLE CHIAVE H5N1

emoagglutinina

Anticorpi monoclonali umani in grado di neutralizzare un ampio gruppo di virus dell'influenza A, compreso il virus dal ceppo H5N1 responsabile dell'aviaria, sono stati identificati da ricercatori del Dana-Farber Cancer Institute, del Burnham Institute for Medical Research e dei CDC di Atlanta. La notizia è data sull'ultimo numero della rivista Nature Structural and Molecular Biology.
Gli anticorpi identificati sono in grado di neutralizzare un ampio spettro di sottotipi dell'influenza A perché si legano a una regione altamente conservata della regione dello stelo del tipo H5 dell'emoagglutinina, la proteina che permette al virus di agganciarsi al suo bersaglio per poi infettarlo. Il fatto di legarsi a questa regione evita che debbano confrontarsi con i cambiamenti conformazionali che caratterizzano le altre parti della proteina e che sono la chiave della capacità del virus di sfuggire al sistema immunitario.

"La porzione della 'testa' dell'emoagglutinina è fortemente variabile, e porta a una varietà di forme del virus tale da sfuggire agli anticorpi che lo neutralizzano"; spiega Robert Liddington, uno dei direttori di ricerca. "La regione dello stelo è invece altamente conservata perché è essa a permettere l'ingresso dell'RNA virale nella cellula ospite ed è molto difficile che una mutazione non finisca per impedire questa funzione.

I vaccini ottenuti da virus attenuati o uccisi non stimolano solitamente la produzione di anticorpi contro la regione dello stelo della proteina perché si trova in una parte molto meno accessibile della parte di testa della proteina. Nello studio i ricercatori hanno utilizzato una proteina ricombinante purificata e non direttamente il virus, in modo che la parte del virus da riconoscere fosse completamente esposta.

Nel corso della ricerca "il nostro anticorpo monoclonale ha protetto i topi dal virus letale H5N1 anche quando è stato iniettato tre giorni dopo l'infezione, ma ciò che è più sorprendente è che lo stesso anticorpo ha protetto i topi da una infezione letale con un tipo di virus molto differente, come il sottotipo H1N1, che causa nell'uomo infezioni stagionali" ha osservato Ruben Donis dei CDC. (gg)

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I ricercatori del Dana-Farber Cancer Institute, del Burnham Institute for Medical Research e dei CDC di Atlanta hanno identificato nel corpo umano la presenza di anticorpi monoclonati in grado di neutralizzare un gran numero di sottotipi dell'influenza A, compreso il virus responsabile dell'aviaria.


Questo è spiegato dal legame che gli anticorpi identificati con la regione dello stelo del tipo H5 dell'emoagglutinina, proteina che permette l'agganciarsi del virus al bersaglio per poi infettarlo.

Robert Liddington, uno dei direttori della ricerca, ha spiegato come a differenza della "testa" dell'emoagglutinina, fortemente variabile, quindi causa di varie forme del virus tali da sfuggire agli anticorpi, la regione dello stelo sia altamente conservata perchè permetta l'ingresso dell'RNA virale nella cellula ospite.

Inoltre, Ruben Donis dei CDC ha sottolineato come nel corso della ricerca "l'anticorpo monoclonale ha protetto i topi dal virus letale H5N1 anche quando è stato iniettato tre giorni dopo l'infezione, ma è più sorprendente che lo stesso anticorpo ha protetto i topi da una infezione letale con un tipo di virus molto differente che causa nell'uomo infezioni stagionali".



Claudio Torre
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tratto da "La Stampa" del 23/02/2009 - versione online
Ecco il vaccino antinfluenzale universale




I super-anticorpi in grado di combattere ogni tipo d'influenza.


Scienziati americani hanno scoperto e riprodotto anticorpi in grado di disattivare I virus dell’influenza, compresa quella aviaria.
La ricerca è stata condotta presso il Dana-Farber Cancer Institute di Boston, con a capo il professor Wayne Marasco, e il risultato è stato pubblicato sulla rivista ‘Nature Structural and Molecular Biology’.
Questi super-anticorpi sarebbero attivi non solo contro ogni forma di influenza, ma negli studi effettuati su cavie da laboratorio, hanno mostrato essere efficaci anche contro pericolosi virus quali il temuto H5N1 responsabile dell’influenza aviaria e l’H1N1, tristemente passato alla storia nel 1918 come influenza ‘Spagnola’ che causò numerose vittime. La loro efficacia starebbe nella capacità di legarsi alla base della chiave per mezzo della quale i virus influenzali entrano nelle cellule e le infettano: la proteina emoagglutinina (HA).
Poiché questa struttura - descritta da uno scienziato, come un "virale tallone di Achille" - è geneticamente stabile e ha resistito a una mutazione nel corso del tempo, gli anticorpi sono efficaci contro diversi ceppi.
I ricercatori hanno riprodotto in laboratorio decine di miliardi di anticorpi ‘anti-influenza’ di cui ne hanno selezionato i 10 dotati di maggiori poteri.

L’influenza stagionale uccide più di 250.000 persone ogni anno e la pandemia influenzale, che si verifica con l'emergere di ceppi virali mortali contro le persone con immunodeficienza, rimane una minaccia sempre presente. I vaccini sono da tempo la prima linea di difesa contro l'influenza, ma i virus stagionali si evolvono rapidamente per cui i vaccini devono essere aggiornati ogni anno. “Questa nuova scoperta però ci avvicina allo sviluppo di un vaccino universale contro i virus influenzali” hanno dichiarato gli scienziati.
(Luigi Mondo e Stefania Del Principe)

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