chiesavaldese.org - L'altra aria respirata in Francia

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ClintEastwood82
00mercoledì 25 novembre 2009 21:33
L'altra aria respirata in Francia
di Claudio Pasquet
All’incontro dei protestanti in un clima fraterno
Ho accompagnato il coro del Liceo valdese a una «prima» del protestantesimo francese: le assises protestantes tenutasi a Strasburgo. Una specie di incontro, ispirato al Kirchentag tedesco, dove ci si incontra, si riflette, ci si diverte e si sperimentano i molti aspetti della fraternità. La scommessa è pienamente riuscita, la gente ha risposto e la Francia ha potuto verificare che il protestantesimo, dato tante volte per morto da un cattolicesimo che non vede l’ora di poter occupare tutti gli spazi del sacro, è invece vitale, presente e capace di mobilitare e mobilitarsi.
Mi si consenta di fare alcune riflessioni marginali che mi sono venute in mente comparando la nostra realtà italiana con quella francese. Vi è innanzitutto la capacità di lavorare insieme: dai luterani ai pentecostali, dai riformati alle chiese libere (tutti parte della Federazione protestante di Francia) e i risultati si vedono anche in queste occasioni. Vi è poi la capacità di offrire dibattiti, riflessioni, concerti per tutte le sensibilità spirituali e culturali senza le riserve che spesso ci paralizzano nel timore di essere troppo o troppo poco evangelical, troppo semplici o troppo difficili, troppo conservatori o troppo progressisti.

 Un altro tratto caratteristico è la simpatia che come valdesi riusciamo ad attirare: certo un coro di 43 giovani ragazzi e ragazze che canta benissimo fa simpatia, ma c’è qualcosa di più: la consapevolezza che abbiamo un passato comune e che il nostro futuro dovrà esserlo ancora di più. Le chiese nazionali hanno fatto il loro tempo, perché non sognare una chiesa protestante europea sempre più unita? Certo il mio è un sogno, ma sognare queste cose in una delle capitali dell’unità europea credo sia sempre più lecito.
Il nostro coro ha cantato in occasione del culto di apertura della festa e, subito dopo, il presidente del Senato ha dato il suo saluto. Potete immaginare la nostra sorpresa quando la seconda carica di Francia ha citato proprio i valdesi e la loro importanza nella vita del protestantesimo. Poi ha proseguito spiegando l’impostazione della laicità e del rispetto equidistante di tutte le religioni da parte dello Stato. Tre giorni dopo eravamo in Italia e ho visto quasi tutti i politici nostrani, destra e sinistra, gonfiare il petto con i lacrimoni agli occhi che, come bambini offesi, difendevano il «nostro crocefisso». E a me veniva da piangere davvero!

Tratto da Riforma del 13 novembre 2009

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