00 17/11/2008 13:30
Ma in definitiva chi è il "settario" ?? Qual è il suo "identikit" ??   Il professor Massimo Introvigne, noto studioso cattolico apprezzato e stimato in molti ambienti cristiani (non solo cattolici) odia i termini "setta" e "settario" e vorrebbe eliminarli del tutto dal nostro vocabolario, dalla lingua italiana, per sostituirli con "culto" e "sostenitore" , "supporter" (come se si trattasse di un incontro sportivo o di un meeting politico) . La realtà è che il settario è una persona normale come chiunque altra nel mondo; è spesso gentile, va spesso al culto domenicale con giacca e cravatta ; la bibbia sotto il braccio è difficile che manchi (quanto meno in campo protestante ed evangelico); cerca di avere l'approvazione di quelli del mondo (in modo particolare di quelli che lavorano con lui o con lui possono svolgere attività sportive o ludiche); in comunità , prima o poi, desidera assolutamente un incarico (non importa se dirigere la scuola domenicale o suonare nell'orchestrina o fare il diacono, l'anziano, portare il messaggio o quant'altro.....) perchè gli risulta intollerabile "essere come tutti gli altri, come tutte le altre" (se è una donna);  non fuma; non gioca; non va al cinema od al teatro; non beve alcolici; non va alla recita di Natale nella scuola elementare del figlio o della figlia; vede le altre persone della chiesa come dei potenziali "concorrenti" e ne sminuisce in tutti i modi le virtù, i pregi, i meriti,  accettando ed eventualemnete amplificando le calunnie da parte di quelli del mondo; giudica i fratelli e le sorelle in Cristo e giudica il prossimo però lo fa in modo sibillino , parlando per enigmi anche se ama dire che "lui" (il SETTARIO) o "lei" (la SETTARIA) "le cose le dice in faccia e non dietro le spalle" ovvero "che ritiene migliore l'ateo o l'atea che esprimono con franchezza la propria repulsione al cristianesimio che non il cristiano o loa cristiana che fingono di essere quello non sono" ; è un uomo (od una donna) che ama il paternalismo, ama trattare con sufficienza chi ha già posto nella propria mente e nel proprio cuore in una condizione inferiore alla propria e lo tratta dall'alto in basso come se volesse "accogliere" il poveretto o la poveretta; adduce sempre scuse per non incontrarsi , anche per ragioni di culto o di fede, con chi non è ricco secondo questo mondo e non gli torna utile per i suoi scopi , i suoi piani ; è spesso cinico; è crudele non di rado; giustifica le proprie azioni sbagliate nei confronti di fratelli e sorelle adducendo gli alibi più assurdi ed astrusi e non può mai mancare l'appoggio delle Scritture che torce sempre a propria perdizione; ama le dispute dottrinali basate su citazioni e contro citazioni  delle Scritture e , pur di avere ragione, è disposto ad arrampicarsi sugli specchi; cerca di strumentalizzare gli altri spacciando questa sua attitudine per amore cristiano ergo per un tentativo di "portare a Cristo" ovvero "portare al ravvedimento" il prossimo , chi riesce a contattare.
(segue)