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Sciamanesimo

Ultimo Aggiornamento: 06/11/2008 15:56
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LO SCIAMANESIMO


Maschera sciamanica africana

In senso lato lo sciamanesimo puo' essere compreso come l'insieme delle pratiche psichiche e spirituali di uno sciamano, dei suoi aiutanti, apprendisti, artisti, della stessa comunità che lo sostiene, assiste o interagisce con i suoi atti.
In senso stretto invece si applica solo ai sistemi religiosi tradizionali dell'Asia centrale e della Siberia.
Si applica in senso estensivo a tutte le pratiche religiose tradizionali simili a quelle dello sciamanesimo della Siberia .

Lo sciamanesimo va diviso in due parti:

-Lo sciamanesimo storico
Si tratta della piu' antica forma di religione dell'umanità e risale al paleolitico.

-Lo sciamanesimo tradizionale
Le pratiche sciamaniche locali.

Nello sciamanesimo non ci sono archivi né raccolte di documenti, solo racconti, talvolta in veste di favola, proverbi, miti e norme che i vecchi tramandano ai giovani, ripetendoli instancabilmente la sera attorno al fuoco o nei momenti di festa e di solennità per il villaggio. Queste consuetudini, le cui origini si perdono nei secoli, sono la struttura portante, l'anima del popolo.


Storia

Lo sciamanesimo risale al paleolitico, tempo della cultura della caccia, si attenua nella cultura agricola e nelle culture socialmente più complesse. In Siberia e Asia centrale lo sciamanesimo è ancora presente in tutti i suoi aspetti. Oggi si ritrova inoltre in Africa, America sett., Oceania .

Esempi ancora oggi operanti di estasi cultuale iniziatica sono i riti scenografici africani che portano alla possessione per invasamento di uno spirito nella mente o nel corpo di persone scelte causando stati di trance estatica divinatoria o con scopi terapeutici. L’invasato attraverso l’esperienza estatica viene iniziato al mondo degli dèi o dei defunti dove impara ad utilizzarne i poteri. Gli stessi riti li troviamo nelle popolazioni africane deportate nelle Americhe : Umbanda ,Macumba, Woodoo etc...


L'esperienza sciamanica

I fenomeni sciamanici sono fenomeni caratterizzati da capacità estatiche permanenti . Sciamani si nasce e nello stesso tempo lo si diventa per vocazione divina, che si presenta ,secondo studi recenti , come epilessia, malattia che deve essere trasformata in sciamanesimo pena la degenerazione in pazzia o morte, attraverso esperienze iniziatiche di tirocinio oppure come possessione di spiriti o di anime di antenati.
In stato normale lo sciamano è una persona equilibrata, ma sotto crisi epilettica sperimenta la trance estatica in un modo singolare. Lo sciamano domina la propria crisi epilettica o la possessione. Anche se l'attitudine fondamentale è una malattia ereditaria, al contrario degli psicopatici gli sciamani ripetono volontariamente l'esperienza attraverso la possesione da parte di spiriti o l'estasi volontaria.La padronanza dell' estasi sciamanica (volo o viaggio sciamanico) è il cuore dell'esperienza sciamanica. E' la pietra angolare dell'esperienza e delle pratiche sciamaniche.

Uno sciamano è una persona iniziata ( attraverso l' insegnamento di altri sciamani) a mantenere la tradizione di viaggiare tra questo e l'altro mondo mentre si trova in uno stato di trance estatica e agendo da ponte tra i due mondi.
Si e' "chiamati dagli dei" con la nascita stessa , alla fine della puberta' o in seguito ad eventi traumatici .
Molti giovani , passata la pubertà aspirano o sentono la chiamata allo sciamanesimo. Prima della acquisizione della capacità di passare dal piano umano a quello divino,compare una vocazione divina, che precede la scelta umana e determina la sua attività.
Nelle tribu' native nordamericane essi si isolano per settimane praticando l'ascesi in attesa che la chiamata si compia con l'evento della iniziazione da parte del Grande Spirito.
Il raggiungimento di stati inconsueti di coscienza dipende dalla percezione di questa chiamata divina che fondamentalmente si identifica :
- nella epilessia ereditata
- o nella possessione ,
- dalla volontà e fede di seguire questa chiamata,
- dal sentimento di responsabilità verso la comunità,
- dalla disponibilità a sopportare con fiducia tutte le sofferenze che comporta.

Secondo gli studi antropologici piu' recenti lo sciamanesimo è sempre stato legato ad un certo tipo di epilessia ereditaria che gli antichi avevano imparato a "dominare" vivendo gli attacchi ed i conseguenti stati mentali alterati in modo cosciente, attivo e capace di memorizzare.
Recenti studi hanno dimostrato che da sempre gli sciamani hanno utilizzato sostanze tossiche per provocarsi crisi di tipo epilettico controllate secondo modalità diverse. Alcuni sciamani usano sostanze psichedeliche, bevande fermentate e tabacco, e più fra tutti il fungo allucinogeno "ammanita muscaria" conosciuto anche da altre culture come quelle siberiane. L'uso di tali sostanze (gli indiani d'america ne conoscono almeno 100 diverse) fa pensare ad un loro uso rituale che risale a 15-20,000 anni fa.

Lo sciamano- che puo' essere uomo o donna -si avvale sempre piu' della esperienza che acquisisce praticando la divina follia a vantaggio della comunità o di privati.




Alcuni ricercatori canadesi cercano di studiare scientificamente il fenomeno, come appare in un articolo del corriere della scienza dell' 8/1/1995:
«La sede di elezione delle memorie e delle abilità linguistiche è il lobo temporale del cervello : esso contribuisce anche a dare connotazione alle emozioni senza le quali parleremmo in modo amorfo come gli automi. Alcuni attacchi epilettici nascono dalla corteccia temporale e nel corso della attività convulsiva si possono sentire suoni e voci,vedere immagini più o meno complesse. Tra un attacco e l'altro si hanno sensazioni irreali, allucinazioni visive o uditive, sensazioni di spersonalizzazione,paura o rabbia,dinamiche di tipo paranoico. Vi sono delle persone in cui gli attacchi epilettici sono rarissimi o non si manifestano mai in modo pieno, ma che presentano diverse alterazioni della personalità che vanno da un eccesso di emotività ad una religiosità ardente, ad un moralismo estremo, sino a vere e proprie forme dissociative in cui le persone prendono a colloquiare con entità soprannaturali, con persone inesistenti o appartenenti ad altri mondi. E' quindi possibile che il lobo temporale sia alle origini di questi fenomeni.
Il ricercatore canadese Michael Persinger ha sottoposto alcuni volontari normali a condizionamento del lobo temporale per mezzo di onde elettromagnetiche. I volontari hanno avuto sensazioni che hanno interpretato come il tentativo di qualcuno di entrare in contatto con loro per influenzarli, come se fossero in balìa di entità soprannaturali. Il ricercatore spiega questi fenomeni con il determinarsi di una situazione simile a quella di confine che si crea tra perdita ed acquisto di coscienza, come nelle epilessie o nei coma. »


Le attività tipiche dello sciamano sono :
- il viaggio estatico,
- la divinazione,
- il controllo sugli elementi della natura a scopo terapeutico o riparatorio,
- la presa in consegna e scorta di anime defunte verso il loro posto nell'altro mondo (psicopompi).

Uno sciamano puo' anche essere capace di
- captare o inviare messaggi e messageri su grandi distanze,
- volare in luoghi remoti durante l'estasi (bilocazione con o senza mutamento di forma).
- ottenere la collaborazione di animali e spiriti della natura in occasione della caccia, della raccolta di cibo, della pesca o per la protezione di animali domestici dai predatori.

Tutta l' attrezzatura dello sciamano, dal vestito ai paramenti, agli strumenti è simbolo di qualche animale o uccello.




Gli spiriti animali nello sciamanesimo

Da sempre gli uomini osservano gli animali : ogni animale ha intelligenze, abilità, risorse diverse. Gli animali sopravvivono più facilmente dell'uomo : ognuno di loro è uno specialista della sopravvivenza nel suo ambiente. Attingere ai poteri degli animali, ai loro spiriti , avrebbe potuto aumentare le risorse per affrontare la vita.
I racconti degli sciamani parlano di visioni e sogni in cui essi incontrano -tra l'altro-gli spiriti degli animali.

Le neuroscienze tendono a vedere in queste visioni la rappresentazione dell'inconscio umano in cui sono presenti tutti gli istinti e le forze dellla natura.
Secondo una diffusa esperienza sciamanica ogni uomo disporrebbe, fin da bambino, di uno spirito di animale alleato che gli trasmette la vitalità necessaria per sopravvivere durante l'infanzia.
Spesso gli anziani raccontano fatti della loro vita in cui si sono trovati in pericolo di morte e un animale ha dato loro l'ispirazione per salvarsi. Quell'animale viene considerato uno " spirito protettore " della famiglia e del clan, lo spirito " totem ".Gli sciamani si sentono alleati di diversi spiriti animali che li aiutano nei loro viaggi ed operazioni cui danno vari nomi: animale di potere, animale doppio, animale madre, animale totem... a seconda della loro funzione. Conoscere il totem o l' animale di potere, permette allo sciamano di attingere a energie fisiche, psichiche e mentali. Ogni animale ha un potere differente dagli altri.


La trasformazione espressiva zoomorfica e la danza rituale

Trasformazione espressiva significa l'imitazione dei movimenti degli animali o degli uccelli. Queste trasformazioni possono essere movimenti aritmici, quale la volta del corpo, l'ondeggiare della mano ecc., pantomime , o danze. Veramente è impossibile determinare una linea di demarcazione fra una pantomima ed una danza.
Per alcuni ricercatori la differenza è tra la semplice imitazione , e movimenti ritmici senza senso . Le pantomime dello sciamano eschimese che imitano gli spiriti zoomorfi per esempio sono diverse dalle danze ceremoniali.. Nella maggior parte dei casi l'imitazione degli animali è classificata come danza. Si differenziano due suddivisioni della danza rituale, quella di imitazione e quella estatica. Nel caso della danza rituale di imitazione, c' è la trasformazione negli spiriti zoomorfi in cui lo shamano si trasforma durante il suo viaggio. Le danze rituali estatiche invece servono per aiutare lo shamano a raggiungere l' estasi. Entrambe queste danze sono spontanee , improvvisate, e consistono di movimenti senza alcuna successione predeterminata. Sono considerate danze perché i movimenti sono effettuati sempre con certo ritmo .


Muchomor: il fungo che fa cantare



Il muchomor, conosciuto col nome scientifico di amanita muscaria, è un fungo, ritenuto erroneamente velenoso, che è conosciuto in tutta l’area siberiana per le sue qualità allucinogene. Nella letteratura sull’argomento si ritrovano testimonianze del suo uso tra gli ostiachi, i koriachi, gli jakuti ed altri popoli siberiani. Per la storia millenaria del suo consumo come vegetale visionario ed inebriante, questo fungo può essere considerato come il fungo allucinogeno "per eccellenza".

Anticamente, anche in Italia, il fungo veniva consumato abitualmente, anche se non era nel novero dei funghi più pregiati. Lo si mangiava dopo previa preparazione che poteva essere la bollitura con aceto, la conservazione sotto sale o lo spurgo in acqua corrente.

Lo sciamano procede alla raccolta usando un rametto e facendo attenzione a mantenere il fungo integro. Il modo usuale di consumarlo consiste nel seccarlo per almeno due settimane e nell’inghiottirlo in un colpo solo, arrotolato in forma di palla, dopo una lunga masticazione; affinche' non provochi dei disturbi digestivi. Il fungo, tradizionalmente, deve essere assunto sempre in dosi dispari per cui si potrà ingoiarne uno e mezzo, tre, cinque, sette e via dicendo. Gli effetti narcotici si manifestano dopo circa mezz’ora e la natura dell’estasi rende la persona inconscia e fa insorgere sensazioni gioiose che si accompagnano, di solito al canto e alle visioni. Lo stato di ebbrezza che genera corrisponde allo stato d’animo in cui ci si trovava nel momento in cui lo si è raccolto. Se si ballava per la gioia della scoperta del preziosissimo muchomor, si avvertirà il desiderio di danzare, se la raccolta era accompagnata da un canto ecco che quella stessa melodia si modulerà alle nostre labbra. Gli sciamani assumono il muchomor per il suo potere di visione e l'estasi da lui prodotta è molto potente, e può durare per alcuni giorni.


Visione dell'universo nello sciamanesimo

1-il cosmo è fatto di tre livelli:
- Sopraterra, dei divini ,
- Terra , dei mortali
- e Sottoterra , degli inferi .
Tutti i fenomeni che avvengono al livello della Terra sono legati al Sottoterra ed al Sopraterra .
L'universo è un fascio di energie vitali che si espandono e ricongiungono nel Mondo celeste e nel Mondo Tellurico.

2- Tutti le cose ed i fenomeni sono animati da una essenza creativa unica e trascendente: la forza vitale , che è Vita. Tutto l'esistente è pervaso di energia vitale . La materia è fatta di energie. Ci sono poi luoghi e momenti, o corpi in cui l'energia vitale si fa più concentrata, più feconda o addirittura più pericolosa.

3- L'universo dello sciamano è visibile e invisibile, materíale e spirituale, è giorno e notte, è maschio e femmina, è reale e simbolíco. L'universo è duale: ogni energia ha il suo opposto ma gli opposti tendono sempre ad un equilibrio, all'Armonia. Questa Armonia degli Opposti rende possibile la Vita. L'unità della coppia nella Natura riproduce l'unità dell'universo : come la coppia uomo-donna, l'universo ha una duplice dimensione che però è unità in quanto ogni forma converge ad un centro unitario , per questo è sorgente di armonia e Vita .

4-L'uomo è al centro dell'universo e cerca di "captare" le energie vitali per umanizzarle. L'universo ha "creato " l'uomo perchè faccia ciò che è tipicamente" umano", qualcosa che solo lui può fare . La nostra riflessione individua essenzialmente tre cose: parlare, sorridere e creare.
Questo l'universo si attende dall'uomo.

5-La relazione che lega l'anima al corpo è di natura instabile . L''anima può "abbandonare" il corpo nel senso che può allentare i suoi legami con esso e "viaggiare" autonomamente nei mondi in cui è immersa.
La malattia fisica è una conseguenza di una "malattia dell'anima" e lo sciamano può agire sull'anima del malato, nella dimensione spirituale, allentandone i legami con il corpo e operando su di essa nei mondi degli spiriti. Dal punto di vista dello sciamano la malattia è un procedimento di purificazione dalle cattive abitudini degli uomini.


Il pensiero tradizionale africano vede l'Essere Supremo, trascendente e insieme immanente nel mondo, come sorgente di tutte le forze vitali. Dio è la sorgente dell' energia dell 'universo, è la Vita. Tutta la Vita è uno scambio, una rete di comunicazioni in questo mondo di forze dinamiche, con la Fonte.
«Vivere -spiega un vecchio africano- è comunicare, attraverso il respiro, con l'aria; attraverso il cibo e l'acqua, con i regni minerale, vegetale, animale; attraverso l'amore e il pensiero, col mondo umano; attraverso la preghiera e l'accoglienza dei suoi benefici, con Dio».
La Vita, questa forza vitale , unifica l'universo ed è al di sopra di ogni essere, perché nessuno ne è padrone.
E' qualcosa che noi troviamo difficile da capire, perché vorremmo raffigurare questa «presenza» e sapere come è fatta, mentre per l'uomo di queste religioni è sufficiente sapere che c'è lo Spirito , che esiste.

Lo sciamano guida gli adolescenti dentro un percorso che in genere dura tre giorni e si svolge nell'ambiente di vita (foresta, montagne, ghiacci. ) Alla fine di questo percorso lo sciamano si accerta che tutti abbiano fatto l'esperienza de percezione della Vita, lo Spirito delle cose.

Con l'iniziazione viene trasmesso il patrimonio religioso degli antenati.



I defunti


Casa degli Spiriti-popolo Dogon-Mali

Con la morte l'individuo entra nella dimensione degli spiriti "antenati" , ma- secondo le religioni tradizionali africane, per esempio-i morti non si ritirano in una sfera ultraterrena, ma continuano a intervenire nella vita dei discendenti sotto forma di "spiriti protettori". Anche queste religioni hanno i loro "santi"

In Africa la morte non è vissuta come un incidente nella vita di un individuo: il modo con cui l'uomo si prepara alla morte ha una importanza determinante per la sua qualifica di " antenato". Per meritare di essere annoverato tra gli antenati una persona deve vivere la morte come coronamento di una vita onesta, coraggiosa e perseverante. L'omaggio reso ad un tale defunto non celebra la sua morte ma la Vita che in lui ha vinto definitivamente la morte trasferendolo nella sfera degli " antenati", i santi della comunità. Con la morte egli è diventato " invisibile" ma la Vita in lui continua in modo più intenso.

Non tutti i defunti, però, accedono al ruolo di antenati: ne sono esclusi i bambini, i "matti", gli "anormali", e coloro che con le loro azioni hanno arrecato danno alla comunità. In molte società africane, inoltre, spesso non diventano antenati coloro che sono deceduti di morte violenta, circostanza sospetta di stregoneria. Essi rimangono degli spiriti erranti, spesso pericolosi per la comunità.

Gli antenati sono dotati di personalità distinte: possono essere benevoli o astiosi, miti o irascibili, e così via.

La comunità onora gli antenati medianti numerosi rituali destinati a mantenere in vita la relazione con il mondo spirituale.


Nelle Religioni tradizionali australiane all'inizio della vita tutte le forme di vita (gli "Antenati") giacevano nel sonno sotto la superficie terrestre, nascosti nelle loro buche di fango.
Un giorno il sole uscì dalla sua buca e, riscaldando la terra, svegliò gli Antenati, i quali emersero dalle buche e cominciarono a camminare, cantando. Con le loro canzoni gli Antenati chiamarono tutte le cose alla vita, lasciando dietro di sé scie di musica che avvolsero il mondo in una rete di canto.

Tra gli antenati (invisibili) e la comunità (visibile) c'è una comunione vitale, una comunicazione di Vita che li unisce e che si esprime a tutti i livelli : biologico, spirituale,etico, psicologico,teologico, etc.

Gli antenati sono coloro che hanno trasmesso la Vita : la fedeltà agli antenati è un dovere religioso e morale fondamentale. Staccarsi dagli antenati è staccarsi dalla Vita. La trasgressione delle norme sociali e morali che hanno dato gli antenati provoca disarmonia nella Vita e calamita' e disastri possono danneggiare il villaggio e la tribu'. Gli anziani sono in diretto contatto con gli spiriti degli avi che, tramite essi, comunicano i propri consigli e divieti alla comunità.

Se il volere degli antenati viene trasgredito, o se ci si dimentica di onorarli, essi si adirano e manifestano la propria collera provocando disgrazie (malattie, siccità, ecc.).


L'esorcismo nello sciamanesimo

Per lo sciamano i demoni sono entità molto insidiose. Non solo possono invadere altre persone, ma hanno un impulso ostinato a rientare nel corpo che li ha nutiriti. Egli ha due strade: distruggerli riconvertirli in energia pura oppure imprigionarli. In tal caso li attira fuori del corpo e li cattura in una pietra o in un simulacro (ad es. una bambolina che raffigura un uomo con un occhio metallico). Gli spiriti aiutanti suggeriranno allo sciamano cosa usare. Poi il simulacro viene seppellito in un luogo naturale isolato e ben lontano dalla casa del posseduto. Lo ricopre di terra e lo sigilla con un rituale.
Alle volte il simulacro si brucia, ed è uno dei modi che lo sciamano usa per riconvertirlo in pura energia. In tutte queste tecniche si cerca di usare la propria intenzione per auto-estrarsi il demone e trasferirlo nel simulacro. Per estrarre il démone, molte volte viene usato il potere sprigionato da un cerchio di persone: un rituale di gruppo, ad es. con un grande fuoco, che crea un grosso coinvolgimento collettivo: è allora l'energia del "cerchio" a estrarre i demoni e a indurre i singoli a lasciarli andare (l'attaccamento personale ai propri démoni per lo sciamano è uno degli ostacoli più grandi).


Le sciamane della Siberia


Doljin Kandro Suren

-Ultra ottantenne, Doljin Kandro Suren é una maestra buddista e una guida spirituale per migliaia di persone di ogni parte della Mongolia e della Russia. Doljin Kandro é sopravvissuta ai terribili anni di persecuzione religiosa, trovando dentro di sè la forza di superare la disperazione nella quale viveva la sua gente e dopo 70 anni di regime comunista é rimasta 1' unica detentrice del lignaggio del Chod in Mongolia . Il maestro tibetano Namkhai Norbu Rinpoche, invitato a dare insegnamenti Dzogchen e consigli al popolo mongolo in questi anni di ricostruzione della fede buddista, svolge un rituale del Chod insieme a lei.

"...se durante la vita ti sei dedicato al Dharma al momento della morte la tua mente seguirà naturalmente la via della verità...non rimanere attaccato a ciò che lascerai. Ci rivedrerno nella Terra delle Dakini" . Doljin Kandro Suren


Nadia Stepanova

-Nadia Stepanova é una sciamana buryata che sta riportando alla luce, dopo la repressione Staliniana le cerimonie che per per secoli hanno governato la vita della taiga.
La repubblica della Buriazia é un vasto paese situato tra il lago Baikal e la Mongolia, in Siberia, luogo di origine dello sciamanesimo che apparve all'alba del genere umano.

"..E' molto facile curare una persona quando la sua anima é aperta e piena di gentilezza, perche' avviene un miracolo...la sua stessa bontà ritorna a lui come il riflesso di uno specchio." Nadia Stepanova



-Savoniha appartiene ai "vecchi credenti", una setta della chiesa ortodossa russa i cui seguaci furono esiliati in Siberia, alcuni secoli fa e da allora non hanno mai cessato di essere perseguitati. Savoniha, che ora ha 95 anni, fu testimone della campagna anti religiosa di Stalin durante la quale perse suo padre, uno dei principali rappresentanti dei "vecchi credenti" siberiani.

".. il perdono mi ha permesso di godere dell'autunno della mia vita. Il perdono non é semplicemente una parola, una preghiera che si pronuncia con le labbra,ma é qualcosa che conquistiamo dentro di noi. Il perdono mi ha resa libera: ogni cosa ha preso una forma meno distinta, ogni pensiero é divenuto piu' leggero e passando dal cuore non ferisce piu i miei sentimenti...Ora, tante persone vengono a me chiedendo aiuto: le mie parole scorrono come un fiume lenendo le loro pene. Sono meravigliata e con la mente vado verso Colui che parla attraverso di me. Molte persone mi chiedono consiglio , credono che io abbia un tesoro che posso tirare fuon ogni volta che voglio aiutare altri esseri. Ma io non vedo alcuna borsa! Vedo solo una piccola chiave che mi permette di parlare al cielo come un uccello." Savoniha


Ai-Tchourek

-Ai-Tchourek (Cuore di Luna) é una sciamana di Tuva, una potente guaritrice in grado di parlare con le stelle. Tuva é un paese molto antico di sciamani e cantanti che fanno uso degli armonici del suono. Situata tra le foreste della Siberia e i deserti centro asiatici , segna il centro dell'Asia.
L'alta catena montuosa del Sayan la protegge mantenedola pura e selvaggia. I tuvini amano la natura e vivono in armonia temendo l'ira dei potenti spiriti delle montagne.
"..Per curare una persona io invoco la sua stella chiedendole di venire giu. Quando la stella appare un forte calore scende dall'alto riempiendo i miei occhi di lacrime. La sua forza venendo dalcielo obbliga ognuno a piegarsi al suolo."
Ai-Tchourek


Habiba

-Habiba e' un Tabib, una guaritrice musulmana. Appartiene alla piu' antica "Catena Mistica di Trasmissione" , un lignaggio sufi di maestri il cui principale rappresentante era il grande maestro Bahaudin Nacksband.
"...La natura perfetta di ogni uomo é l'insegnamento segreto di ogni religione .La verità, gli insegnamenti e i discepoli insieme formano una mano. Se una persona ignorante guarda la mano potrebbe pensare che ogni dito é diverso dall'altro e potrebbe non notare il movimento intrinseco alla mano stessa.Per questo motivo, il compito del Maestro e' quello di parlare a ogni persona secondo la sua capacità di comprensione. Il dovere di ogni musulmano, uomo o donna, é di acquisire conoscenza.." Habiba


Gli ultimi sciamani siberiani

Furono i Russi ad introdurre nella Etnografia il termine sciamano nel 18° secolo.Avvene che il potere sovietico si stabilì anche in Siberia e diede inizio ad una intensa campagna antireligiosa.Gli sciamani furono obbligati ad interrompere le loro pratiche e rituali.Tutti i loro oggetti sacri vennero distrutti.Il risultato fu che lo sciamanesimo siberiano negli anni 30 venne distrutto.Ancora sopravvive la cultura sciamanica ma non sappiamo quanto sia tradizione e quanto invenzione e contaminazione.


Fonti: rielaborato da corsodireligione.it - fonti varie



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