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Il Patriarcato Ecumenico

Ultimo Aggiornamento: 15/11/2008 21:20
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Il Patriarcato Ecumenico ha sede a Costantinopoli, l’odierna Istanbul. Esso viene pure chiamato ‘’Patriarcato di Costantinopoli’’ o ‘’Santa Grande Chiesa di Cristo’’. I teologi non ortodossi e gli studiosi usano abbitualmente l’espressione convenzionale ‘’il Fanar’’. La sua creazione risale al 38 d.C., anno in cui fu fondata la Chiesa cristiana nell’antica Bisanzio dall’apostolo Andrea, il primo chiamato, fratello di Pietro, il corifeo.
Il Patriarcato Ecumenico dopo la fondazione di Costantinopoli-Nuova Roma, inauguarata ufficialmente come nuova capitale del nuovo Impero Cristiano Greco-Romano l’11 maggio 330, assume un ruolo di guida spirituale, di promozione civilizzatrice e di influenza mondiale. Vari popoli e nazioni subirono per secoli la benefica influenza del Patriarcato Ecumenico e grazie, all’alacre azione evangelizzatrice e missionaria irradiata da questo sacro centro, ‘’risorsero in Cristo’’. Inoltre, sotto la fulgida giuda spirituale e l’egida della chiesa costantinopolitana furono formulati i santi dogmi e i sacri canoni della Chiesa Cattolica e fu difesa la fede ortodossa-cattolica in Cristo dalle varie eresie cha la insidiavano.
La sua sede sita per secoli accanto alla Cattedrale di Santa Sofia (donde ‘’Grande Chiesa’’), si trasferì poi, a seguito della caduta di Costantinopoli (29 maggio 1453), in diversi quartieri della Città, per stabilirsi definitivamente dal 1601 nell’antico quartiere del Fanar.
Il Patriarcato Ecumenico è uno dei cinque antichi Patriarcati dell’Una, Santa, Cattolica ed Apostolica Chiesa: Roma, Costantinopoli, Alessandria, Antiochia e Gerusalemme. Dopo il grande scisma del 1054 la Chiesa si divide nella Chiesa d’Occidente (patriarcato di Roma) e nella Chiesa d’Oriente (i restanti 4 patriarcati dell’Oriente). Nel seno di quest’ultimi il Patriarcato di Costantinopoli assume il primo posto, diventando così il centro spirituale di tutta la Chiesa Ortodossa Orientale. Il Patriarca di Costantinopoli è considerato come la più alta autorità dell’Ortodossia e porta il titolo di ‘’Arcivescovo di Costantinopoli-Nuova Roma e Patriarca Ecumenico’’. Nella sua veste di ‘’primus’’ vescovo dell’Ortodossia, il Patriarca Ecumenico, intraprendendo varie iniziative di carattere panortodosso, coordina le relazioni tra le altre Chiese Ortodosse locali ed i rapporti dell’Ortodossia intera con le altre Chiese cristiane e le altre religioni. Così egli convoca i Concili e le Assembleee Panortodosse e li presiede; consacra il ‘’myron’’ (crisma) per le altre Chiese Ortodosse locali; concede l’autonomia o l’autocefalia alle Chiese Ortodosse locali che ne siano mature per ciò; ha la giurisdizione sulla Diaspora, cioè sulle comunità ortodosse che sitrovano fuori i territori canonici delle Chiese autocefale locali; ha il dirito di giudizio in appello riguardo le questioni disciplinari di chierici provenienti dalle altre Chiese autocefale locali; ha il dirito stavropigiale, ect.
L’ecumenicità del Patriarcato di Costantinopoli è stata sancita da due Concili Ecumenici: il Secondo (Costantinopoli, 381) e il Quarto (Calcedonia, 451). I diritti primaziali del Patriarca di Costantinopoli sono stati anche solennemente ribaditi dal Concilio in Trullo (Costantinopoli, 691). Bisogna sottolineare che i sacri e divini canoni della Chiesa indivisa concendono i diritti sulla diaspora e quelli di giudizio in appello soltanto alla Cattedra Ecumenica di Costantinopoli-Nuova Roma.
Il Patriarcato Ecumenico ha promosso una notevole opera missionaria attraverso i secoli, dalla conversione dei popoli Slavi dei Balcani e dell’Europa Centrale e della Russia kieviana nei secoli IX e X, fino alle iniziative missionarie nell’Asia e nelle Americhe negli ultimi decenni.
Dopo la caduta dell’Impero Ottomano il Patriarcato Ecumenico venne riconosciuto da parte del innternazionale e intercristiano non soltanto come una ’’Istituzione Panortodossa’’ (vd. Conferenza Panortodossa di Rodi, 1961), ma anche come ‘’Istituzione Pancristiana’’, a causa delle sue iniziative storiche di carattere ecumenico.
Il Patriarcato di Costantinopoli è uno dei più attivi centri del moderno movimento ecumenico. Già nel 1902 prese l’iniziativa di inviare tutte le Chiese Ortodosse a pronunciarsi sulla possibilità di rinnovare i contatti con gli altri Cristiani, compresa la Chiesa di Roma, la Chiesa Anglicana e quelle Protestanti. Da allora i contatti tra il Patriarcato di Costantinopoli e le Chiese non ortodosse sono divenuti numerosi e frequenti. Questo atteggiamento di apertura è culminato nella storica Enciclica che il Patriarcato Ecumenico indirizzò nel 1920 a tutte le Chiese cristiane chiamandone i loro capi a ‘’pervenire ad una relazione più stretta gli uni con gli altri’’. Il suo scopo concreto era di ‘’promuovere la causa dell’unione’’ creando un organismo chiamato ‘’Lega delle Chiese di Cristo’’, modellato sulla Lega delle Nazioni. E’ comunamente riconosciuto che fu l’Enciclica del 1920 a porsi come uno dei maggiori fattori che portarono alla creazione del Consiglio Mondiale delle Chiese nel 1948.
Negli ultimi decenni il Patriarcato Ecumenico, oltre all’unità panortodossa, si è fatto promotore in particolare dei dialoghi teologici con tutte le altre Chiese cristiane. Così oggi il Patriarcato dirige, tra l’altro, i dialoghi teologici in corso con la Chiesa Romano-Cattolica, con le Chiese Anti-calcedonesi, con la Comunione Anglicana, con la Federazione Mondiale Luterana e con tutte quasi le altre Chiese e Confessioni cristiane di matrice evangelica-protestante, nonchè con le grandi religioni monoteistiche dell’Islam e dell’Ebraismo. Inoltre, il Patriarcato Ecumenico svolge un’intera attività nell’ambito del movimento ecologico ed ambientalistico (il Patriarca Bartolomeo viene chiamato ‘’il Patriarca verde’’) e quello della pace, promuovendo continuamente notevoli iniziative inetr-ortodosse ed ecumeniche miranti a sensibilizzare i credenti, i popoli, i governanti ed il mondo intero su queste fondamentali questioni di vita.
La giurisdizione ecclesiastica del Patriarcato Ecumenico, oltre all’Arcidiocesi di Costantinopoli, comprende oggi in Turchia anche quattro altre diocesi (Calcedonia, Derci, Imbro e Tenedo, Isole dei Principi). Nella Grecia, la giurisdizione del Patriarcato Ecumenico si estende oggi sulle Isole del Dodecaneso, su Creta, sul Monte Athos e sulle diocesi della Grecia settentrionale (‘’Nuove Terre’’), che vengono amministrate pro-tempore dal 1928 dalla Chiesa Autocefala di Grecia. Inoltre, in seguito alla recente notevole emigrazione di cristiani ortodossi dai loro paesi nativi, essa si estende su diverse nuove diocesi create nell’Europa Occidentale e Centrale, nelle Americhe, nell’Oceania e nell’Asia (dal Pakistan fino il Giappone).
Recentemente, sotto la giuda dell’attuale Patriarca Ecumenico Sua Santità Bartolomeo I (22 ottobre 1991), il Patriarcato Ecumenico ha raggiunto alti livelli di prestigio, onore e rispetto. Egli, seguendo il ‘’cammino di amore, di pace e di unità’’ dei suoi indimenticabili predeccessori Athenagora I (1948-1972) e Demetrio I (1972-1991), visita tutte le Chiese Cristiane, ortodosse ed eterodosse, come anche tutti gli importanti centri religiosi e politici del mondo, incontrando popoli e autorità religiose e politiche e rivolgendo a tutti messaggi di pace, speranza ed unità. In tal maniera la Grande Chiesa di Costantinopoli continua a trasmettere gli illuminati messaggi di cristo ai popoli, alle nazioni, ai governanti, ai credenti e ai non credenti, per incoraggiarli e animarli confessando davanti a tutti con devozione e fedeltà la grande verità che salva l’uomo: Dio ‘’il comune Padri di tutti’’ è padre di amore, misericordia e perdono; Egli è Dio di Resurrezione.


Le Encicliche storiche del Patriarcato Ecumenico

Il Patriarcato Ecumenico seguendo la legge dell’amore di Cristo e il messaggio degli Apostoli ‘’fa uso di concessioni, dov’è lecito, non ritenendo come presupposto indispensabile la rigidezza e la statica uniformità in cose non sostanziali in quanto è abituato dalla sua vita collegiale all’unità nella varietà. Perciò ha sempre cercato l’incontro e la collaborazione delle altre Chiese cristiane, nella prospettiva del ristabilimento in tutto il mondo cristiano della tradizione apostolica e del rinnovamento dinamico delle perenni consuetudini’’ (+ Melitone, Metropolita di Eliopoli e Thira).

A tal fine, esso ha intrapreso una serie d’iniziative specifiche d’avanguardia riguardo al problema vitale dell’unità dei Cristiani. Nell’esercizio dei suoi obblighi derivati dalla sua peculiare posizione ed esprimendo lo spirito dell’Ortodossia, il Patriarcato Ecumenico ha coltivato nel seno della Chiesa Ortodossa l’ideale ecumenico e si è costituito messaggero della stessa idea anche nel resto del mondo cristiano.

I documenti storici del Patriarcato Ecumenico che a tal riguardo sono i più significativi per l’inizio di questo ideale sono:

* l’Enciclica del 1902;
* l’Enciclica del 1920;
* l’Enciclica del 1952.

Notevole è il rilievo che lo studioso dr. Visser T’Hooft esprime a proposito dell’Enciclica del 1920: ‘’(essa) presenta un triplice significato:

a) La Chiesa di Costantinopoli è stata la prima a decidere ufficialmente di proporre alle altre Chiese la creazione una Lega stabile o di un Consiglio delle Chiese;

b) L’Enciclica è importante perchè si rivolge a tutte le Chiese di Cristo ‘’coeredi e compartecipi della promessa di Dio in Cristo’’ (Ef 3,6);

c) Nella lettera accompagnatoria all’Enciclica stessa la Chiesa di Costantinopoli formula un importante principio quando indica che i contatti proposti alle Chiese dovranno essere posticipati al pieno accordo dogmatico e quando aggiunge che la cooperazione tra le Chiese stesse dovrà preparare la via verso una tale riunione. Questo principio ha costituito uno dei fondamentali presupposti del Movimento Ecumenico’’.



Biografia di S.S. il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I

Sua Santità il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I è nato nell’isola di Imbro il 29 febbraio 1940 da Christos e Merope Archontonis. Il suo nome di battesimo era Dimitrios. Dopo l’istruzione elementare nella sua terra natale e quella media superiore presso il ginnasio-liceo ‘’Zografio’’ di Costantinopoli, è entrato nella famosa Facoltà Teologica di Chalki, nella quale ha conseguito la laurea in teologia ‘’magna cum laude’’. Il 13 agosto 1961 è stato ordinato Diacono. Dal 1961 al 1963 ha assolto gli obblichi di leva col grado di ufficiale. Dal 1963 al 1968 ha conseguito, con borse di studio del Patriarcato Ecumenico, specializzazioni post-universitarie presso l’Istituto Orientale dell’Università Gregoriana di Roma, l’Istituto Ecumenico di Bossey (Svizzera) e l’Università di Monaco di Baviera. Ha conseguito il dottorato presso l’Istituto Orientale di Roma discutendo la tesi: ‘’La codificazione dei Canoni e dei Decreti canonici nella Chiesa Ortodossa’’.

Di ritorno a Costantinopoli nel 1968, è stato nominato Vice-rettore della Facoltà Teologica di Chalki. Il 19 ttobre 1969 è stato ordinato Presbitero. Dopo sei mesi, il Patriarca Ecumenico Athenagora I, l’ha nominato Archimandrita. Nel 1972, quando è stato eletto Patriarca Ecumenico Dimitrios e creò l’Ufficio Patriarcale Particolare, ha chiamato come direttore l’Archimandrita Bartolomeo, che fu eletto Metropolita di Filadelfia nel Natale 1973. Rimase direttore di questo Ufficio fino alla sua elezione come Metropolita di Calcedonia (gennaio 1990). Dal marzo 1974 e fino alla sua elezione al Trono Patriarcale, è stato membro del Santo Sinodo, come anche di diverse Commissioni Sinodali. Dopo la morte del suo padre spirituale, il Metropolita Melitone di Calcedonia, è stato eletto all’unanimità Metropolita di Calcedonia. Il 22 ottobre 1991 viene eletto all’unanimità dal Santo Sinodo, Arcivescovo di Costantinopoli-Nuova Roma e Patriarca Ecumenico, intronizzato il 2 novembre. Conosce oltre la lingua greca, anche quella turca, latina, italiana, francese, inglese e tedesca. Ha pubblicato numerosi articoli, studi ed omelie ed ha tenuto conferenze in diverse città del mondo, su temi attuali o su temi che riguardano la sua specializzazione. E’ socio fondatore della ‘’Società del Diritto delle Chiese Orientali’’, di cui è stato per diversi anni Vice-presidente. E’ stato, inoltre, per quindici anni membro, e per otto anni Vice-presidente, della Commissione ‘’Fede e Costituzione’’ del Consiglio Mondiale delle Chiese. Ha partecipato alle Assemblee Generali del C.M.C. quarta (Uppsala 1968), sesta (Vancuver 1983) e settima (Canberra 1991). In quest’ultima è stato eletto membro delle Commissioni Centrale ed Esecutiva del C.M.C. Ha rappresentato il Patriarcato Ecumenico in numerosi convegni inter-ortodossi ed intr-cristiani, nonchè in missioni ufficiali presso il Governo Turco, Chiese Ortodosse ed eterodosse, diocesi del Patriarcato ed il Monte Athos. Nel 1990 ha presieduto a Ginevra la Commissione pan-ortodossa preparatoria del Santo e Grande Concilio della Chiesa Ortodossa, che ha esaminato il tema della diaspora ortodossa.


E’ membro dell’Accademia Ortodossa di Creta e membro onorario della fondazione ‘’Pro Oriente’’ di Vienna. E’ Dottore honoris causa presso moltissime Università in Europa, America, Asia ed Australia.
Subito dopo la sua elezione al trono Ecumenico di Costantinopoli, ha cominciato la sua opera, secondo le promesse tenute durante le dichiarazioni programmatiche davanti al Santo Sinodo e nel suo discorso d’intronizzazione. Così, per favorire l’unità e la collaborazione inter-ortodossa, ha convocato al Fanar la Prima Sinassi dei primati delle Chiese Ortodosse, che hanno rivolto un memorale messaggio alla Chiesa e al mondo, che fu caratterizzato come la voce unita dell’Ortodossia (Domenica dell’Ortodossia 1992). Ha ricevuto in visita ufficiale il Principe Filippo, Duca di Edimburgo, con cui ha organizzato a Chalki un Convegno dedicato alla salvaguardia dell’ambiente naturale. Durante un altro incontro con Sua Altezza Reale, a Buchingham Palace (novembre 1993), hanno ulteriormente sviluppato riflessioni e progetti sull’importantissima questione ecologica. Parallelamente ha costituito il Primo Settembre di ogni anno come giornata di preghiera per la salvaguardia del creato, iniziativa adottata poi da tutto il mondo ortodosso. Ha presieduto cinque Sinassi dei vescovi residenziali del trono Ecumenico (1992, 1994, 1996, 1998, 2002), come anche l’Assemblea Clerico-laicale di tutte le diocesi del trono (novembre 2000). Durante il suo pontificato è stata canonicamente ricostruita la Chiesa Autocefala di Albania (1992, 1998), è stato riativato l’Autonomo della Chiesa di Estonia (1996) ed è stata proclamata Autocefala la Chiesa Autonoma di Cechia e Slovachia (1998). Su decisione unanime del parlamento Europeo è stato inviato a parlare alla sua Assemblea plenaria come capo religioso (1994). Invitato, inoltre, ha tenuto dei discorsi all’Assemblea Plenaria dell’Unesco (1995), al Forum Economico Mondiale di Davos e al ‘’Forum 2000’’ di Praga (1999). Ha presieduto nell’isola di Patmos alle manifestazioni per l’anniversario dei 1900 anni del Libro dell’Apocalisse di San Giovanni Evangelista. Per questa occasione: a) ha convocato la Seconda Sinassi dei Primati delle Chiese Ortodosse, i quali hanno inviato al mondo un messaggio; b) ha organizzato il Primo Simposio Interinazionale Ecologico con argomento l’inquinamento dei mari; c) ha organizzato un Convegno Scientifico Internazionale sul Sacro Libro dell’Apocalisse (settembre 1995).

Ha presieduto il Sacro Sinodo Maggiore convocato a Sofia per l’eliminazione dello scisma interno della Chiesa di Bulgaria (30 sett.-1 ott. 1998). Ha presieduto alla Terza Sinassi dei Primati delle Chiese Ortodosse tenutasi a Gerusalemme in occasione dei festeggiamenti per i 2000 anni della Nascita di Cristo (gennaio 2000), come anche a quelle a Fanar e a Nicea di Bitinia, in occasione della chiusura di questi festeggiamenti (dicembre 2000), con l’invio di messaggi analoghi alla Chiesa e al mondo. Ha partecipato a Simposi Internazionali Ecologici in Giappone, Inghilterra, Stati Uniti e Nepal ed ha organizzato con S.Ec. Jacques Santer il Secondo Simposio Internazionale Ecologico per la protezione del Mar Nero (settembre 1997), mentre con S.Ec. Romano Prodi, il Terzo Simposio Internazionale Ecologico per la protezione del Danubio (ottobre 1999), il Quarto Simposio per la protezione del Mar Adriatico (giugno 2002) e il Quinto per la protezione del Mar Baltico (giugno 2003), come anche l’Incontro Internazionale Interreligioso per la pace (Bruxelles, dicembre 2002). Ha compiuto visite ufficiali presso tutte le Chiese Ortodosse e le principali altre Chiese e Confessioni cristiane, molti Capi di Stato e Governi, Organismi intercristiani ed internazionali, le diocesi del Trono Ecumenico, Monte Athos ecc., mentre ha ricevuto a Fanar in visita ufficiale tutti i Primati delle Chiese Ortodosse locali e quasi tutti i Capi delle altre Chiese e Confessioni cristiane, nonchè quella di molti Capi di Stato, Capi di governo, Ministri, Parlamentari e Ambasciatori di diversi paesi del mondo e responsabili di organismi intercristiani, internazioni e di altre religioni. Fu conferito con l’alta onorificenza di molte Chiese, stati ed Organismi, con la medaglia d’oro del Congresso Americano e ha ricevuto premi internazionali per le sue attività ecologiche (New York, Oslo, Lihtenstain).
Festa d’onomastico: 11 giugno (San Bartolomeo Apostolo).


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