00 21/11/2008 12:52
Stavo discutendo con alcuni conoscenti della situazione in Palestina,e la discussione è andata a finire sullo stato d'Israele.Non posso fare a meno di chiedermi se quando si parla della legittimità in senso storico-politico dello stato di Israele gli arabi non abbiano in parte ragione.Fino alla fine dell’Ottocento la questione non si poneva nemmeno perché la presenza ebraica in Palestina era minima, poi con una massiccia immigrazione e il clamore suscitato dall’Olocausto il sogno degli ebrei di ritornare in "Terra Santa"e creare uno stato Ebraico è diventato realtà.Mi chiedo tuttavia se sia stato giusto creare uno stato a tavolino senza consultare le popolazioni circostanti?Gli arabi hanno sempre espresso la loro contrarietà ad uno stato Ebraico anche prima del 1948, l’opposizione arrivata dopo è quasi ovvia secondo me.Inoltre nonostante le nazioni unite abbiano stabilito che la capitale ebraica debba essere Tel-Aviv,lo stato ebraico ha conquistato Gerusalemme,autoproclamandola capitale,andano contro la comunita internazionale;difatti la comunità internazionale non riconosce Gerusalemme come capitale in quanto città di fatto "occupata".Con questo non voglio dare addosso agli Ebrei in alcun modo,specifico che ovviamente le sparate di Ahmadinejad non possono essere condivisibili e che anche il revisionismo storico sull’Olocausto è una delle correnti di pensiero più squallide oggi in circolazione.Secondo voi lo stato d'Israele è leggittimo?Spero che possa nascere una discussione civile,senza eccessi,o eventuali discorsi estremisti.



[Modificato da Pain dio dei sei mondi 21/11/2008 15:08]